"NON ODIO, VOGLIO ESSERE COME GIULIA. ANCHE IO MI SONO CHIESTO DOVE HO SBAGLIATO" – GINO CECCHETTIN, PADRE DELLA RAGAZZA UCCISA DA FILIPPO TURETTA, PARLA A “CHE TEMPO CHE FA”: “VORREI INVITARVI A DIRE TI AMO ALLE VOSTRE MOGLI, DOVETE DIRLO SEMPRE, IN OGNI MOMENTO" - FABIOLO EVITA ACCURATAMENTE DI PARLARE DEI PRESUNTI TWEET SESSISTI ATTRIBUITI A CECCHETTIN, CHE PRECISA COSA INTENDEVA QUANDO DICEVA DI STAR VALUTANDO UN "IMPEGNO CIVICO": "MIA FIGLIA ELENA HA DATO UN MESSAGGIO CHIARO. LA SUPPORTERÒ E MI IMPEGNERÒ NELLA CREAZIONE DI UNA FONDAZIONE" - VIDEO
"Il patriarcato significa che c'è un concetto di possesso, è quello il cuore della faccenda. La donna vista come proprietà di qualcun altro."
Gino Cecchettin a #CTCF pic.twitter.com/rtYFlVSR7R
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 10, 2023
Estratto dell'articolo di Enrico Ferro per www.messaggeroveneto.gelocal.it
gino cecchettin - che tempo che fa
Una fondazione in memoria di Giulia Cecchettin, per combattere la violenza contro le donne, per incanalare tutta l’energia vitale che questo orribile delitto ha paradossalmente generato. Nello studio di "Che Tempo Che Fa” con Fabio Fazio, dopo una lunga standing ovation del pubblico, è Gino Cecchettin ad annunciare ciò che sarà d’ora in avanti. Partecipa alla conversazione Cosa ne pensi? Esprimi ora la tua opinione Commenta per primo "Dobbiamo fare tutti qualcosa, Elena ha dato un messaggio chiaro.
giulia cecchettin filippo turetta
La supporterò nelle sue battaglie, perché è qualcosa che dobbiamo fare tutti". E allora ecco l’annuncio. “Io mi impegnerò, creare una fondazione è nei nostri piani”. “E se servirà avrete il nostro supporto”, gli dice Fazio. Gino Cecchettin si è presentato negli schermi di Nove con la forza che migliaia di persone hanno già visto il giorno del funerale di sua figlia. Sguardo sincero, occhi che brillano, fiocco rosso appuntato alla giacca blu, il padre di Giulia ha dato un’altra prova di grande dignità.
“Quando leggevo di femminicidi ero dispiaciuto per la vittima ma poi giravo pagina”, ha detto. “E ora mi ritrovo senza una moglie e senza una figlia. Quando Elena mi ha parlato di patriarcato sono rimasto interdetto, conoscevo quella parola ma non nella sua applicazione nella società moderna. Ora l’ho capita. Supporterò Elena in ogni modo”.
gino cecchettin - che tempo che fa
[...] “Patriarcato vuol dire che c’è un problema di possesso. E’ la donna vista come proprietà. La mia donna. Sembrano parole innocue ma non sono così. Non è la tua donna. Anche nel quotidiano bisogna cambiare visione della società. Sono retaggi del passato che nella maggior parte dei casi non producono danni ma in qualche caso, con persone fragili, che non accettano che una donna possa disporre della propria vita, sfociano nell’omicidio”.
Uomini agenti di cambiamento. Torna uno dei concetti espressi durante il funerale a Santa Giustina, a Padova. “Dobbiamo iniziare dal nostro credo più profondo. Dalle convinzioni, dalle espressioni che usiamo tutti i giorni”. Fabio Fazio fa poi la domanda che tutti vorrebbero fare a Gino Cecchettin: come ha fatto a lasciare la rabbia fuori dalla più grande tragedia che possa accadere a un genitore?
“Ho avuto un processo di cambiamento” risponde il padre di Giulia. “Io iniziato a piangere per lei già da domenica, perché me lo sentivo. Viene normale provare rabbia e odio. Però poi mi sono detto: voglio essere come Giulia. E così ho azzerato sia l’odio che la rabbia. Portano via energia inutilmente”. [...] Vorrei dire una cosa ai maschi: in questo momento vorrei invitarli a dire “ti amo” alle compagne, alle mogli. Ditelo sempre ma fatelo in questo momento”.
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