007

I PRIMI EFFETTI DEL CASO STRIANO - CON IL “DDL CYBER” PENE PIU' SEVERE PER CHI, COMMETTENDO REATI INFORMATICI (ACCESSO A BANCHE DATI, INTERCETTAZIONE FRAUDOLENTA, FALSIFICAZIONE DI UN SOFTWARE) MINACCIA O RICATTA QUALCUNO - GIRO DI VITE SUGLI INCARICHI NEL SETTORE PRIVATO PER GLI 007 CHE HANNO TERMINATO IL SERVIZIO: DIVIETO ESPLICITO DI ASSUMERE, NEI TRE ANNI SUCCESSIVI ALLE DIMISSIONI, INCARICHI ESTERNI IN SOCIETÀ PRIVATE CHE SVOLGONO ATTIVITÀ INVESTIGATIVE O LAVORANO NELLA SICUREZZA - SERVIRA' UNA DEROGA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO O DELL'AUTORITÀ DELEGATA…

Estratto dell’articolo di Francesco Bechis per “il Messaggero”

 

AISI

C'è un nuovo sequel del caso Striano, lo scandalo degli accessi illegali alle banche dati della Direzione nazionale antimafia (Dna) che per mesi ha scosso la politica italiana. Si voterà oggi alla Camera il "Ddl cyber" e nel decreto il governo ha inserito un'altra stretta last minute sugli accessi che secondo la procura di Perugia hanno consentito al luogotenente della Finanza Striano di collezionare e dare in mano a giornalisti centinaia di dossier finanziari riservati su politici e vip.

PASQUALE STRIANO

 

Un emendamento dell'esecutivo prevede la reclusione da sei a dodici anni e una multa dai 5mila ai 10mila euro per chi, commettendo reati informatici come l'accesso alle banche dati, l'intercettazione fraudolenta o la falsificazione di un software «costringe taluno a fare o ad omettere qualche cosa procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno».

 

Una stretta […] per chi usa le informazioni riservate carpite illegalmente, per minacciare o ricattare terzi. La pena è aumentata a un massimo di ventidue anni di reclusione se sussistono le aggravanti dell'articolo 628 del codice penale. Nel decreto il governo ha inserito poi un altro emendamento che interviene sul comparto dei Servizi segreti italiani.

spionaggio

 

E introduce un giro di vite sugli incarichi nel settore privato per gli 007 che hanno terminato il servizio. La nuova disciplina prevede il divieto esplicito, sia per i direttori e dirigenti di Dis, Aise ed Aisi che per il "contingente speciale", cioè i dipendenti del comparto, di assumere nei tre anni successivi alle dimissioni incarichi esterni in società private che svolgono attività investigative o lavorano nel settore della sicurezza in Italia e all'estero. Al divieto si può derogare solo con un'espressa autorizzazione del presidente del Consiglio dei ministri o dell'Autorità delegata.

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…