LA GUERRA AL BUSINESS DEL FAKE - ARRIVA IN CONSIGLIO DEI MINISTRI IL DISEGNO DI LEGGE PER CONTRASTARE LE FALSE RECENSIONI ONLINE - LA NORMA VIETA L'ACQUISTO E LA CESSIONE DI RECENSIONI, APPREZZAMENTI O INTERAZIONI, MA ANCHE LA PROMOZIONE DI COMMENTI MEDIANTE INCENTIVI O REGALI - LE RECENSIONI ONLINE ARRIVANO AD INFLUENZARE L'82% DELLE PRENOTAZIONI DI ALLOGGI E IL 70% DELLE SCELTE NEI RISTORANTI - CHI RECENSISCE DOVRÀ DIMOSTRARE LA PROPRIA IDENTITÀ, MA ANCHE…
Estratto dell'articolo di Paolo Baroni per “la Stampa”
Arriva lo stop alle false recensioni on line che, nel bene e nel male, hanno un impatto significativo sugli affari di ristoranti, strutture ricettive e termali e attrazioni turistiche di vario tipo. Un fenomeno crescente, amplificato dall'uso degli algoritmi utilizzati dai social […] che fino ad oggi è stato difficile da sanzionare in maniera adeguata. […]
Il giro di vite è inserito nella Legge annuale sulle pmi che approda oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri per un primo esame e che nelle intenzione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha l'obiettivo di «semplificare, supportare e incentivare l'attività delle piccole e medie imprese innanzitutto favorendo le aggregazioni e il ricambio generazionale e di portare avanti la semplificazione burocratica, l'accesso al credito e la promozione della libertà di iniziativa economica e la concorrenza».
Stando ad una ricerca del Mimit le recensioni on line oggi arrivano ad influenzare l'82% delle prenotazioni di alloggi e il 70% delle scelte nei ristoranti e secondo le associazioni del settore hanno una incidenza tra i 6 ed il 30% del fatturato a seconda del tasso di fidelizzazione della clientela. […]
Per questo il primo principio che viene introdotto con la nuova legge, 6 articoli in tutto raccolti nel Capo IV stando alla bozza del ddl visionata da la Stampa, è quello che vieta l'acquisto e la cessione a qualsiasi titolo, anche tra imprenditori e intermediari e broker, di recensioni, apprezzamenti o interazioni, indipendentemente dalla loro successiva diffusione». Vietata anche la promozione di commenti mediante incentivi, regali o quant'altro.
Oltre a questo il disegno di legge, che - viene precisato - non avrà effetto retroattivo, non solo fissa il termine di 15 giorni entro il quale un consumatore può pubblicare una recensione «motivata» e «sufficientemente dettagliata», ma occorrerà anche dimostrare la propria identità e l'effettivo utilizzo di servizi o prestazioni che si vogliono recensire.
A sua volta l'imprenditore interessato avrà il diritto di ottenere la cancellazione di una recensione se l'autore non ha effettivamente usufruito del prodotto o del servizio recensito, oppure a fronte di recensioni «ingannevoli, o non veritiere, o eccessive». Trascorsi due anni si potrà poi richiedere la cancellazione dei giudizi negativi nel caso questi non siano più attuali oppure se si dimostrerà di aver superato le ragioni che li hanno prodotti.
Per quanto riguarda i controlli e le sanzioni il Ddl poi amplia il raggio d'azione dell'Antitrust prevedendo che l'Agcm eserciti i poteri previsti dal Codice del consumo che in questo ambito, fatti salvi i reati di tipo penale, prevede sanzioni che vanno da 5 mila euro a 10 milioni. Oltre a questo all'Antitrust viene assegnato il compito di stilare d'intesa con il Mimit ed il ministero del Turismo nuove linee guida per orientare le piattaforme online ad adottare accorgimenti per assicurare «la genuinità delle recensioni» e funzioni di monitoraggio «nel rispetto dei principi di trasparenza, non discriminazione e proporzionalità». […]