rodeo

PRIMA GLI ANIMALI: I RODEO RISCHIANO L'ESTINZIONE - IL CONSIGLIO COMUNALE DI LOS ANGELES VORREBBE PROIBIRE I RODEO, O ALMENO INTRODURRE REGOLAMENTI CHE RENDEREBBERO ILLEGALI ALCUNE PRATICHE, COME L'USO DI SPERONI, CINGHIE E PUNGOLI ELETTRICI - SE LE PROIBIZIONI DOVESSERO PASSARE A LOS ANGELES, IL RESTO DELLA CALIFORNIA POTREBBE SEGUIRE L'ESEMPIO…

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Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”

 

Otto secondi. Otto secondi per sfidare un toro a mani nude, uomo o donna, cowboy o cowgirl, contro un animale di una tonnellata. Il duello - perché di questo si tratta - del rodeo è antico quanto il West, il toro o il cavallo selvaggio come una balena bianca, Moby-Dick sulla sabbia del deserto, duello commemorato in innumerevoli libri e film.

 

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«Junior ha un solo problema: il ventesimo secolo»: nel trailer di un film di cinquant' anni fa esatti, «L'ultimo buscadero» con Steve McQueen, c'è la poesia della fine dell'epopea del west uccisa dalla modernità, e c'è questa frase, che spiega con mezzo secolo d'anticipo il 2022 e la notizia, destinata a fare imbizzarrire i tradizionalisti, clamorosa: il consiglio comunale di Los Angeles è intenzionato se non a proibire tout court - per ora - i rodei, almeno a limitarne fortissimamente il numero, approvando restrizioni e regolamenti che renderebbero illegali varie specialità dello sport che più di ogni altro identifica l'estremo occidente americano, quello dell'«Urban Cowboy» John Travolta e del «Dallas Buyers Club» di Matthew McConaughey .

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È, senza esagerazioni, uno scontro di civiltà. Da una parte l'America delle città, e del «benessere degli animali», per la quale il rodeo è il crudele, obsoleto rottame di un'era sorpassata. Dall'altra la provincia, le campagne, il deserto, nel quale il rodeo è sinonimo di valori tradizionali come coraggio, lavoro, abnegazione, e libertà. Soprattutto libertà. Con un codice preciso - gli 8 secondi sono il tempo oltre il quale il toro o il cavallo cominciano a avere un calo di adrenalina e lo scontro comincia a favorire, fisicamente, l'homo sapiens, e a quel punto ci si ferma.

 

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Se Los Angeles vietasse («Per rendere più umana la città degli angeli», ha spiegato il consigliere Bob Blumenfield della San Fernando Valley), come pare quasi certo, l'uso di speroni, cinghie e pungoli elettrici, i rodei dovrebbero fare le valigie dalla vecchia estrema frontiera - Los Angeles è un deserto che finisce nell'oceano -, uno dei motivi per i quali la luce è così inconfondibile, la luce che non ha bisogno di riflettori e anche per questo ha partorito il cinema di Hollywood più di un secolo fa.

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Come è già capitato, nello Stato della California, a San Francisco, San Juan Capistrano e Pasadena, municipalità che hanno già restrizioni sui rodei, così come Leesburg in Virginia e Fort Wayne in Indiana, il rodeo rischia l'estinzione, e con esso il cowboy , che ha resistito al revisionismo hollywoodiano di «Brokeback Mountain» ma non semplicemente al tempo che passa. Altri Stati, città, contee e paesi hanno vietato eventi specifici, come il «wild cow milking» con le mucche recalcitranti che vengono immobilizzate e munte con la forza, e il «mutton busting» nel quale bimbi e ragazzini cavalcano montoni.

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 «Quando Los Angeles starnutisce, l'intero Stato prende il raffreddore», ha detto Blumenfield, indicando che presto il resto della California - presa singolarmente, è la quinta economia mondiale - potrebbe pensare a un bando generalizzato del rodeo.

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