cocaina agnello

“TE POSSO PAGA' CU L'ARROSTICINI?” - IN ABRUZZO UNO SPACCIATORE HA VENDUTO DUE DOSI DI COCAINA A UN RAGAZZO CHE HA PAGATO CON UN AGNELLO VIVO, RUBATO DALL’ALLEVAMENTO DEL PADRE - LA DROGA VALEVA CIRCA 150 EURO

Da “Radio Cusano campus”

 

AGNELLOAGNELLO

Una storia che ha dell'incredibile quella da un paese vicino ad Avezzano, in Abruzzo. Uno spacciatore ha venduto due dosi di cocaina ad un ragazzo che ha pagato la sostanza stupefacente, invece che col denaro, con un agnello vivo, rubato dall'allevamento del padre.

 

A spiegare quanto nei dettagli quanto accaduto, ai microfoni di Radio Cusano Campus, la radio dell'università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, è l'avvocato Motta, legale dello spacciatore.

 

L'avvocato Motta specifica: "La vicenda è assolutamente atipica. Questo agnello veniva sottratto dal consumatore dall'allevamento del padre. In pratica, un consumatore di cocaina ha rubato un agnello al padre e, non avendo i soldi, ha pensato di procedere all'acquisto della cocaina chiedendo allo spacciatore uno scambio. L'agnello, vivo, in cambio di due dosi di cocaina. Il mio assistito, lo spacciatore, ha accettato il baratto.

 

cocainacocaina

Dopo qualche ora, però, i carabinieri, allertati dal padre del ragazzo che ha rubato l'agnello, hanno fatto un blitz in casa dello spacciatore, rinvenendo l'animale, già macellato, pronto per essere cucinato. L'agnello poi è stato sequestrato, come provento di una attività illecita. Il figlio aveva comunque la gestione della stalla, aveva questo vizietto della cocaina e ha quindi scambiato un agnello vivo con due dosi di droga.

 

I termini del baratto prevedevano due dosi di cocaina in cambio dell'agnello. Le due dosi di cocaina valevano circa 150 euro. Tra poco, per tutta questa storia, inizierà un processo. Per ora siamo ancora in una fase istruttoria. Che fine ha fatto l'agnello? E' stato sequestrato dai carabinieri ed è stato affidato alla asl.

LA COCAINA MENO CARA STA IN COLOMBIALA COCAINA MENO CARA STA IN COLOMBIA

 

Probabilmente lo hanno distrutto, non credo che l'abbiamo mangiato. In tutta la mia carriera da avvocato, non ho mai visto una storia del genere. Lo spacciatore, mio assistito, è di origine marocchina, pur di mangiare qualcosa era disposto a scambiare la cocaina con un agnello. Voleva cucinarlo infatti, quando sono intervenuti i carabinieri l'agnello stava per essere consumato".

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