prete preti pedofili pedofilo

“IN FRANCIA CI SONO OLTRE 3MILA PRETI PEDOFILI” – IL DOSSIER SULLA PEDOFILIA DA PARTE DI UNA COMMISSIONE INDIPENDENTE FA TREMARE IL CLERO FRANCESE – IL RAPPORTO SI BASA SUL CENSIMENTO E ANALISI DEGLI ARCHIVI DELLA CHIESA, DELLA MAGISTRATURA, DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA E DELLA STAMPA, COSÌ COME SULLE TESTIMONIANZE RACCOLTE DALLA COMMISSIONE...

pedofilia preti

Franca Giansoldati per "il Messaggero"

 

In Francia la Chiesa trema e si prepara ad accusare l'onda d'urto della imminente pubblicazione del mastodontico dossier sulla pedofilia, frutto di due anni e mezzo di lavoro da parte di una commissione indipendente (finanziata dall'episcopato). Dalle carte esaminate sarebbero emersi tra 2.900 e 3.200 preti pedofili, per un periodo che va dal 1950 ad oggi, ha affermato Jean-Marc Sauvé, il presidente della commissione che indaga sugli abusi sessuali. 

 

PRETI E PEDOFILIA

Una indiscrezione che testimonia la grande preoccupazione dell'episcopato d'Oltralpe per le conseguenze sulla immagine della Chiesa che potrebbero rivelarsi disastrose. Tema decisamente scottante e al centro di un lungo faccia-faccia tra Papa Francesco e i vertici dell'episcopato tre giorni fa. 

 

«È una stima minima» basata sul censimento e sull'analisi incrociata degli archivi della Chiesa, della magistratura, della polizia giudiziaria e della stampa, così come sulle testimonianze raccolte dalla commissione, ha aggiunto Sauvè, l'autorevole magistrato e presidente dell'organismo che ha firmato il dossier di 2.500 pagine. La cifra si riferisce a una popolazione totale di 115.000 tra sacerdoti e religiosi, conteggiata nel corso degli ultimi 70 anni. 

PRETI PEDOFILI

 

La Chiesa francese sotto la spinta dell'opinione pubblica tre anni fa aveva autorizzato l'apertura dei propri archivi dando modo ad un gruppo di esperti (giuristi, sociologi, storici) di ricostruire il quadro completo del fenomeno e aiutare a comparare la violenza sessuale nella Chiesa con quella individuata in altre istituzioni, per esempio le associazioni sportive, le scuole e le violenze maturate nell'ambito familiare. 

 

IL FENOMENO 

Il lavoro della commissione si è spinto anche a formulare una serie di percorsi per arginare questa piaga. «Le vittime non sono facili da ascoltare, le storie che ci hanno raccontato sono spesso raccapriccianti, durissime, impensabili. Parlano di sesso, di abusi, di sacro, di morte. E' stato davvero un ascolto sconvolgente per noi tutti» ha spiegato Antoine Garapon, uno dei membri della commissione. 

 

PRETI PEDOFILI

Tra giugno 2019 e ottobre 2020 sono state ascoltate 6.500 persone. Le vittime potrebbero essere state circa 10 mila. La pubblicazione di questo rapporto - prevista per domani - fa affiorare il progressivo cammino di trasparenza intrapreso in questi anni da diverse conferenze episcopali (Francia, Austria, Germania, Belgio, Lussemburgo, Spagna, Stati Uniti, Canada, Polonia). Un sentiero difficile ma considerato necessario da Papa Francesco. 

 

«Credo che i cattolici francesi ne saranno scioccati come tutti, anche se bisogna fare capire che non è una perversione specifica del clero cattolico» è stato il commento di monsignor Roland Minnerath, arcivescovo di Digione. Contrariamente alle iniziative improntate alla trasparenza dei vescovi francesi o tedeschi quelle della Chiesa italiana finora sono state decisamente insufficienti. 

pedofilia 1

 

Secondo l'associazione Rete L'Abuso la Cei è ancora restia ad aprire i propri archivi e fare luce sui vescovi che in passato hanno insabbiato casi di abuso e protetto sacerdoti. La scorsa settimana si è concluso un incontro internazionale in Svizzera tra decine di gruppi di vittime di tutta Europa. 

 

Da questa iniziativa partirà a breve una mozione al Consiglio d'Europa affinché i casi di abuso vengano affrontati a livello paneuropeo. In quel contesto è stato ricordato che in Italia l'argomento resta ancora tabù, persino sotto il profilo politico. 

pedofilo

 

IN PARLAMENTO 

L'unica interrogazione parlamentare che sia mai stata fatta in materia risale al 2017 e ad oggi non ha mai avuto risposte. Venne promossa dal deputato grillino Mantero che chiedeva al premier, ai ministri dell'Interno, della Giustizia, degli Esteri quali iniziative volessero prendere per prevenire e reprimere il fenomeno. 

PRETI E PEDOFILIA

 

Chiedeva, inoltre, di estendere l'obbligo del cosiddetto certificato antipedofilia per tutte le categorie oggi esenti che vengono a contatto con minori, compreso i sacerdoti. Inoltre domandava di avere elementi statistici sui procedimenti ancora pendenti nelle procure che vedono indagati o imputati ministri di culto, e di istituire un fondo per i risarcimenti a favore delle vittime.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…