massimo falconi fedez

“DA QUESTO TIPO DI TUMORE AL PANCREAS SI PUÒ GUARIRE” - L’OTTIMISMO DI MASSIMO FALCONI, IL CHIRURGO CHE HA OPERATO FEDEZ: “RISPETTO ALL’ADEOCARCINOMA PANCREATICO HA MAGGIORI POSSIBILITÀ DI CURE, CON LE OPPORTUNE TERAPIE” - “IN GENERALE SI TRATTA DI FORME RELATIVAMENTE RARE, SEBBENE LE DIAGNOSI SIANO AUMENTATE NEGLI ULTIMI ANNI…”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Estratto dell'articolo di Alessandra Corica per www.repubblica.it

 

massimo falconi

(…) "I tumori neuroendocrini del pancreas (…) sono una minoranza. Ma hanno una prognosi diversa, generalmente migliore". Massimo Falconi è ordinario all'università Vita Salute e primario di Chirurgia del pancreas al San Raffaele di Milano, che dal 2019 è un centro di eccellenza nella cura dei Net (Neuroendocrine Tumors) riconosciuto dalla Enets, la Società europea dei tumori neuroendocrini.

 

 Falconi (…) ha operato il rapper Fedez, asportando una porzione del pancreas dove era stato individuato, appunto, un tumore di questo tipo, come confermato dal cantante e presentatore con un post sui social di oggi.

 

fedez

"Ma l'intervento - specifica Falconi - non è la prassi: dipende da paziente a paziente, nonché dallo stadio in cui la neoplasia si trova nel momento in cui viene fatta la diagnosi. Il messaggio da dare è che si tratta di un tipo di tumore che, rispetto all'adenocarcinoma pancreatico, ha fortunatamente maggiori possibilità di cura".

 

Quindi si può guarire?

"Si hanno migliori possibilità di guarigione con le opportune terapie. Ovviamente, tutto è connesso alla precocità della diagnosi: quanto prima questa avviene, tanto maggiori sono le possibilità di cura. Non è un messaggio ottimista, ma reale".

 

(…)

 

Fedez è un paziente molto giovane, che ha solo 32 anni: questi tumori colpiscono a prescindere dall'età?

"A differenza dell'adenocarcinoma del pancreas, che nella maggior parte dei casi si manifesta in pazienti con un'età mediana di 67 anni, i Net non hanno un'età in cui c'è una maggiore incidenza.

Massimo Falconi 1

 

In generale, però, si tratta di forme relativamente rare, sebbene le diagnosi siano aumentate negli ultimi anni grazie al diffuso utilizzo di tecniche radiologiche e di endoscopia che permettono di individuare lesioni anche molto piccole. Vent'anni fa scoprivamo questi tumori solo quando erano diventati masse importanti e metastatiche: oggi, per fortuna, riusciamo a farlo prima".

 

Che tipo di terapie sono previste?

fedez

"I Net sono stati i precursori della target therapy, le terapie oncologiche 'personalizzate' a bersaglio molecolare. Il motivo è che questo tipo di tumore produce un recettore ormonale che dal punto di vista terapico è come se fosse la serratura di una porta: inserendo la giusta chiave, siamo in grado di regolare la crescita delle cellule tumorali, rallentandola o arrestandola.

 

Accanto a questa terapie, c'è poi la Prrt, un particolare tipo di radioterapia molecolare mirata, e le chemioterapie. Ci sono diverse opzioni terapeutiche, che consentono di avere una prognosi migliore a cinque anni per i pazienti: è una buona notizia".

 

 

 

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