L’ULTIMA PURGA DEL #METOO: BANDITI GLI UOMINI DALLA GIURIA DI "MISS UNIVERSO" - E’ LA STESSA FOLLIA CHE HA GIÀ CANCELLATO LA PROVA COSTUME DALLA PASSERELLA DI "MISS AMERICA" CONDANNANDO CANDIDATE E SPETTATORI A NOIOSISSIME INTERVISTE E ACIDE RIFLESSIONI SUI DANNI CHE UN BIKINI PUÒ ARRECARE ALLA CAUSA FEMMINISTA…
Viviana Ponchia per “il Giorno”
Ci avevano già pensato i francesi a tenere gli uomini alla larga dai concorsi di bellezza. Adesso la rivoluzione diventa galattica: per la prima volta Miss Universo avrà una giuria di sole femmine. Alla 67esima edizione a Bangkok il 17 dicembre a stabilire chi sia la più bella dalla Terra ai bastioni di Orione saranno imprenditrici e donne d' affari. Nessun maschio è autorizzato ad aprire bocca, a sollevare una paletta. È una delle derive dell' epoca #MeToo. La stessa nemesi che ha già cancellato la prova costume dalla passerella di Miss America condannando candidate e spettatori a noiosissime interviste e acide riflessioni sui danni che un bikini può arrecare alla causa femminista.
IN QUEL trattatello visionario che è L' Uomo delinquente Cesare Lombroso metteva in guardia anche dal revanchismo delle donne. Sosteneva che in quanto a crudeltà sanno superare di parecchio gli uomini, come dimostra Shakesperare dipingendo Lady Macbeth molto più feroce e impassibile del suo complice. È così che nasce un autogol. Tenere fuori i maschi da un concorso per miss è vendetta puerile e inutile.
È fare ancora una volta di tutta l' erba un fascio pensandoli in massa bavosi e arrapati. È anche mettersi al livello imbarazzante della zia pedante e punitiva. In un vecchio film Mae West sussurrava: «Quando sono buona sono buona, ma quando sono cattiva sono meglio». Detto da una donna: anche no. Facciamo le brave e facciamoci furbe cercando magari di pareggiare la bilancia con serie prese di posizione sugli stipendi, non cantando e suonando da sole la ballata dell' emancipazione.
«Il nuovo formato di Miss Universo - spiega la presidente del concorso Paula M. Shugart - consentirà alla nostra commissione giudicante di conoscere davvero ognuna delle partecipanti. Ogni membro è una donna motivante che riflette il nostro impegno per migliorare le opportunità delle detentrici del titolo sia a livello personale che professionale per tutto l'anno, oltre a essere un modello per queste giovani donne che saranno le leader del futuro».
Ma che barba. E peccato che non sia quello il posto giusto. Non è uno stage della Bocconi, un farsi le ossa nella Silicon Valley. Rinnegando il costume e chiudendo gli uomini nello sgabuzzino sono proprio le donne a strapazzare il corpo delle donne. E a fare il gioco degli sporcaccioni, che saranno anche tanti ma non proprio tutti e non così sciocchi da imbucarsi a Miss Universo.
Avere come padrone un' idea senza adattarla al contesto è la peggiore delle schiavitù e lo slancio collerico di #MeToo sta creando qualche imbarazzo. Arriveremo a ripudiare Madame Bovary, Anna Karenina e Lolita perché danno il cattivo esempio? Non è discriminante impedire a un uomo di votare anche fosse l' assemblea di condominio?