LAUREATO? SÌ, IN PARACULAGGINE /2 - L’UNIVERSITÀ DI GENOVA CHIEDE UN RISARCIMENTO DI MEZZO MILIONE DI EURO A 26 EX STUDENTI DI ECONOMIA E A UN EX PROF DI SCUOLA SUPERIORE CHE PER I RAGAZZI SCRIVEVA TESI O RISOLVEVA SESSIONI DI ESAME RISPONDENDO DA CASA VIA WHATSAPP IN TEMPO REALE – L’INCHIESTA È PARTITA DOPO LA SEGNALAZIONE DI ALCUNI UNIVERSITARI. A QUEL PUNTO È PARTITO IL BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA PROPRIO DURANTE UN ESAME: I MILITARI AVEVANO SCOVATO IL DOCENTE A CASA SUA MENTRE…
Marco Lignana per www.repubblica.it
[…] Cinquecento mila euro che l’Università di Genova, tramite l’Avvocatura di Stato, chiede a 26 ex studenti di Economia e a un docente di scuola superiore. Che secondo la Procura per i ragazzi scriveva tesi, o risolveva sessioni di esame rispondendo da casa via WhatsApp in tempo reale. Naturalmente, dietro compenso.
Ma nella prima udienza di un processo iniziato ben due anni dopo la chiusura delle indagini […] i difensori degli imputati […] Si sono opposti alla richiesta dell’Avvocatura, invocando i criteri sempre più stringenti che indica la riforma Cartabia per costituirsi parte civile.
E sostenendo che nella richiesta fatta per conto dell’Università diversi requisiti non siano stati rispettati. Così il giudice Massimo Deplano ha rinviato la decisione alla prossima udienza: quando i legali degli ex studenti, alcuni rampolli di alcune note famiglie genovesi, e di Luca Goggi, il docente oggi dirigente dell’Istituto Comprensivo Pra’, indicheranno quale percorso seguire nel processo.
C’è chi ha intenzione di chiedere un dibattimento ordinario, e chi sta valutando la richiesta di messa alla prova. Nessuno, al momento, sta pensando al patteggiamento. Ai 27 imputati è contestato il reato previsto da una vecchia legge del 1925 sulla “falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche”. […]
L’inchiesta in mano al pm Francesco Cardona Albini era partita nel 2019 dalle segnalazioni allo stesso Ateneo di alcuni studenti. Una di loro, in particolare, aveva spiegato ai finanzieri incaricati degli accertamenti che «dopo l’ennesima bocciatura un mio collega mi ha dato il numero di telefono di tale Luca di Albaro, il quale terrebbe lezioni di ripetizione a casa sua in Ragioneria Generale che ti garantirebbero il superamento dell’esame. Ma i costi erano troppo alti e pertanto anche su divieto dei miei genitori ho deciso di non avvalermene».
Le indagini sono proseguite fino al blitz delle fiamme gialle, proprio durante un esame. I militari avevano scovato il prof a casa sua mentre suggeriva ai ragazzi le risposte di una prova. Nel frattempo un finanziere si era “infiltrato” in una sessione d’esame, e aveva avuto la conferma di come stavano andando davvero le cose. Goggi, difeso dall’avvocato Federico Figari, ha sempre preferito non rilasciare dichiarazioni. Gli alunni sono difesi fra gli altri dagli avvocati Nicola Scodnik, Maurizio Tonnarelli, Maurizio Mascia, Ernesto Monteverde, Andrea Vernazza. […]