UN LETTORE CI SCRIVE: "PER ASSIA NEUMANN DAYAN LA “GRANDE TRAGEDIA DELLA MODERNITÀ” È LA VOGLIA DI FARE GLI SPIRITOSI ESPRESSA DAL LEGHISTA ANDREA CRIPPA SULL’ESSERE ETEROSESSUALE. MI CHIEDO SE DI QUESTA “TRAGEDIA” FACCIA PARTE ANCHE L’AFFERMAZIONE DEL CURATORE DELLA BIENNALE D’ARTE, ADRIANO PEDROSA, CHE HA SUA SPONTE DICHIARATO DI ESSERE 'IL PRIMO CURATORE QUEER': MA DI UN CURATORE D’ARTE INTERESSA SOLO LA SUA PROPOSTA ARTISTICA, NON ALTR INCLINAZIONI PERSONALI. ANCHE QUESTA È TRAGEDIA MODERNA?
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Riceviamo e pubblichiamo:
ANDREA CRIPPA - ANNA FALCHI - FOTO DIVA E DONNA
Per Assia Neumann Dayan, che ha scritto un libro intitolato “Lo dico da madre” (qualcuno le ha chiesto di farci sapere che è madre?) la “grande tragedia della modernità” è la voglia di fare gli spiritosi espressa dal leghista Andrea Crippa con l’affermazione “è evidente che sono eterosessuale”.
Mi chiedo se di questa “tragedia” faccia parte anche l’affermazione del curatore della Biennale d’arte, Adriano Pedrosa che – senza che nessuno gli abbia chiesto nulla al riguardo, ovviamente – ha sua sponte dichiarato di essere “il primo curatore queer”: ma di un curatore d’arte interessa solo la sua proposta artistica, non altre inclinazioni personali. Anche questa è tragedia moderna? Questa forse sì, però Assia Neumann Dayan non lo nota.
Un lettore
IL BACIO TRA IL LEGHISTA ANDREA CRIPPA E ANNA FALCHI - FOTO DIVA E DONNA ADRIANO PEDROSAADRIANO PEDROSAadriano pedrosaadriano pedrosaandrea crippa