francesco lollobrigida alluvione

"LOLLO" COLPISCE ANCORA: IL FONDO DEL MINISTERO DELL'AGRICOLTURA PER I "RISTORI" ALLE IMPRESE ALLUVIONATE DELL'EMILIA ROMAGNA FA FLOP - UN ESEMPIO: UN IMPRENDITORE HA DOCUMENTATO 30 MILA EURO DI DANNI E LO STATO GLIE NE HA VERSATI...  SOLO 13,87!: "È UNA PRESA IN GIRO, NON COPRO NEMMENO LE SPESE DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA" - IL MINISTRO DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE AVEVA PROMESSO EFFICIENZA E VELOCITÀ,  STANZIANDO 50 MILIONI DI EURO. MA L'80% DELLE RICHIESTE SONO STATE RESPINTE...

 

Estratto da www.open.online

 

stefano Mordini

Ha il sapore della beffa quanto capitato all’azienda agricola Mordini di Riolo Terme, nella zona collinare di Faenza. Dopo aver visto la propria impresa devastata dall’alluvione del maggio 2023, infatti, la famiglia Mordini aveva sperato nelle parole del ministro Lollobrigida, che aveva rassicurato la categoria sull’efficienza e la velocità con cui avrebbe agito la macchina dei risarcimenti pubblici. Così uno dei titolari, Stefano Mordini, fa domanda per ottenere i ristori, documentando 30mila euro di danni. Quando arriva il bonifico di AgriCat, il fondo mutualistico cui il governo ha destinato 50 milioni di euro per sostenere le realtà agricole emiliano-romagnole, l’amara sorpresa: il versamento ammonta a 13,87 euro.

francesco lollobrigida alluvione emilia romagna

 

I CALCOLI

«Non copro nemmeno le spese di presentazione della domanda», ha raccontato Mordini al Fatto Quotidiano. […] «Non riesco a darmi una spiegazione e non riesce a darsela la mia organizzazione, la Cia. C’è una grande confusione. Nessuno di noi – prosegue Mordini – riesce a capire come siano stati calcolati quei 13 euro e 83 centesimi».

 

LA RIUNIONE

«Adesso, ci siamo nuovamente rivolti alla Cia regionale, che ci affianca. A inizio settembre dovrebbe esserci una riunione in cui, si spera daranno chiarimenti su conti», ha concluso l’imprenditore, parlando con il Corriere della Sera. L’appuntamento è fissato a Roma per martedì 3 settembre. Lo ha confermato anche il presidente emiliano-romagnolo di CiaAgricoltori Italiani Stefano Francia. […]

 

NESSUN DETTAGLIO

l alluvione in emilia romagna nelle foto di rosa mariniello per tim riconnessioni 1

«Non ci è stato fornito nessun altro dettaglio e quindi fino al 3 settembre non sapremo nulla né sulle modalità di calcolo usate né su eventuali interventi che possano sistemare la situazione. Solo quel giorno avremo maggiori dettagli, per adesso è impossibile sbilanciarsi», prosegue Francia. Quello di Mordini, infatti, non è un caso isolato: Il Fatto Quotidiano cita, tra gli altri, anche il caso di Stefania Malavolti, dell’azienda agricola Scania di Settefonti, che si trova a Casola Valsenio. Aveva fatto domanda per un risarcimento di 50mila euro, gliene hanno accordati 181.

 

LA BEFFA

«Sarebbe stato molto meglio se non mi avessero riconosciuto nulla – ha commentato Malavolti –perché questa è una presa in giro». Chi ha visto le proprie richieste bocciate tout-court c’è: come Gianni Fagnoli, agricoltore di Rocca San Casciano, sempre sull’Appennino, nel Forlivese. […]

 

2. ALLUVIONE E RISTORI NEGATI “NESSUNO SPIEGA PERCHÉ”

Estratto dell'articolo di Natascia Ronchetti per “il Fatto quotidiano”

 

dati sull alluvione in emilia romagna dataroom

[…] Il fondo Agricat – che nelle intenzioni del ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, avrebbe dovuto risarcire gli agricoltori alluvionati della Romagna – è un pasticcio.  Come riportato ieri dal Fatto, Agricat sta respingendo quasi tutte le domande di indennizzo (l’80% delle circa 5 mila ) e quando non le respinge beffa gli imprenditori agricoli con ristori che si riducono a pochi spiccioli a fronte di danni per decine di migliaia di euro.

 

Ma il procedimento che sta alla base dei dinieghi e delle mance non lo ha ancora compreso nessuno. Né gli agricoltori – sono 12 mila quelli che hanno subito danni, stimati nell’ordine di un miliardo di euro – né le associazioni di categoria. “Non siamo ancora riusciti a capire cosa accade né come uscire da questa situazione assurda”, dice Stefano Francia, presidente regionale della Cia, Confederazione italiana agricoltori.

MILITARI SPALANO FANGO DOPO L'ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA

 

“Non sappiamo rispondere e abbiamo chiesto interventi urgenti per correggere il meccanismo. Gli imprenditori agricoli sono stremati dalle difficoltà degli ultimi anni: la siccità, le gelate e infine l’alluvione”, osserva Marcello Bonvicini, alla guida di Confagricoltura Emilia-Romagna. […]

 

In molti si domandano se il problema sia tecnico e burocratico o se “siamo di fronte a una questione politica ed economica? – si chiede Bonvicini – visto che la coperta degli stanziamenti è sempre troppo corta, mi domando se il governo non stia pensando di ridistribuire le risorse a disposizione, dato che siamo reduci da un anno segnato da una drammatica siccità nelle regioni del Sud. Qualcuno vuole suddividere diversamente i fondi?”. […]

alluvione a faenza

 

Adesso tutti attendono l’incontro convocato da Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare, per il 3 settembre. Vertice tecnico con i coordinamenti nazionali dei centri di assistenza agricola, per capire prima di tutto le modalità di determinazione dei danni e le procedure di liquidazione. È stato infatti Ismea (al quale abbiamo chiesto chiarimenti senza ricevere risposta) a istituire la Agricat, che gestisce operativamente il fondo, istituito nel 2021 e alimentato dal 3% dei contributi europei della Pac (politica agricola comune) per coprire i danni da eventi catastrofali.

alluvione a faenza

 

A queste risorse si sono aggiunti i 50 milioni stanziati dal governo con il decreto Alluvioni, poi convertito nella legge 100 del 31 luglio 2023. Un canale di stanziamenti da non confondere con quello gestito dalla struttura del Commissario alla ricostruzione Francesco Figliuolo e che avrebbe dovuto distribuire indennizzi al 100%: parola del ministro Lollobrigida. “Invece finora non abbiamo ottenuto nemmeno una risposta attesa”, dice Bonvicini. […]

 

 

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…