anna maria canopi

MADRE CANOPI, 86 ANNI E 44 DI CLAUSURA NELL'ISOLA DI SAN GIULIO, SUL LAGO D'ORTA - PREGA, LEGGE, STUDIA, RISPONDE ALLE LETTERE, SCRIVE POESIE, ACCOGLIE CHI ARRIVA AL MONASTERO: ''C'È CATTIVERIA NEI NOSTRI CUORI, NEL SILENZIO DELLA CLAUSURA SI PUÒ COMBATTERE CONTRO LE TENTAZIONI. OGGI SOFFRONO I POVERI, I RICCHI, I GIOVANI DISOCCUPATI E GLI ANZIANI LASCIATI AI MARGINI''

 

Giangiacomo Schiavi per il ''Corriere della Sera''

 

Ogni giorno Anna Maria Cànopi, madre badessa dell' abbazia benedettina Mater Ecclesiae, abbraccia l' umanità sofferente del mondo, l' umanità che grida, che si sente naufragare nel mare tempestoso della storia, che cerca conforto. Nell' isola San Giulio, sul lago d' Orta, vive in ascolto e preghiera da 44 anni: è un riferimento mistico della presenza di Dio, capace di contagiare con la fede chi ha bisogno di aiuto.

anna maria canopianna maria canopi

 

Nel silenzio della clausura si parla di speranza, del coraggio di vivere, della forza del perdono e della visita a Milano di Papa Francesco, «una meteora nel cielo che si porta dentro le ferite dell' anima».

 

Alleviare le sofferenze

Fuori c' è gente in attesa, una famiglia, è venuta a pregare, due giovani sono in viaggio per monasteri, alcuni pensionati parlano della cattiveria del mondo.

 

«Ce n' è tanta - dice madre Cànopi - perché c' è cattiveria nei nostri cuori. Bisogna sempre tornare lì, al combattimento spirituale dentro di noi contro le tentazioni e le passioni. È lì che bisogna combattere e vincere la battaglia, con l' aiuto di Dio. Ogni giorno, senza mai stancarsi, senza mai perdersi di coraggio per le inevitabili sconfitte, ma gridare aiuto come Pietro quando si è sentito affondare sulle acque del mare in tempesta. E Gesù è pronto a tendere la mano...».

 

Nell' atrio del monastero ci sono i suoi libri, alcuni titoli hanno la forza della semplicità: Incontro con Gesù , Silenzio , Fammi sapere perché , Preghiera , Un angelo anche per te . Aiutano chi è stato azzerato nella vita e deve trovare ogni giorno la forza per superare le avversità.

san giulio a ortasan giulio a orta

 

«Oggi soffrono i poveri privi del necessario per vivere, ma soffrono anche i ricchi, quando si accorgono che la loro ricchezza non li mette al riparo dalle grandi prove della vita. Soffrono i giovani per la disoccupazione dilagante e per le ingiustizie sociali che urtano con i loro ideali. Soffrono gli anziani spesso lasciati ai margini della società. Soffrono le famiglie in difficoltà economiche, provate da malattie e lutti, e tanto spesso divise... Ma soffrono soprattutto i bambini...».

 

Un dolore innocente, che piega le gambe. «Tanta della loro sofferenza è dovuta a veri e propri scandali sociali: i bambini soldato, la pedofilia, il lavoro minorile, i genitori divisi... Ma vi è nei bambini anche tanta sofferenza fisica per malattie incurabili. Non passa giorno che non ci vengano segnalati casi di bambini molto piccoli, e già malati di tumore, leucemia... È un grande mistero: sembra quasi che il Signore voglia associarli più strettamente a sé nella Passione redentrice».

 

E cosa si può dire a chi arriva con un buco nel cuore? «Una persona che soffre non cerca parole. Si sta in ascolto del suo dolore. A volte è proprio di questo che c' è bisogno. Trovare un cuore che ascolti e accolga le lacrime. E poi pregare insieme».

 

anna maria canopi anna maria canopi

Le periferie e il carcere

Chi bussa al monastero trova un percorso di fede, che vale anche per chi non crede. «A chi è disperato perché ha perso la dignità e non ha una fede per invocare l' aiuto di Dio, si può soltanto dire che il suo grido di dolore non è inascoltato, perché Dio stesso, inviando suo figlio Gesù, è venuto a condividere la nostra condizione umana, si è caricato delle nostre colpe e dei nostri dolori per trasformarli in salvezza e gioia. Nessuno è abbandonato».

 

Ci sono periferie umane ed esistenziali, ricorda Papa Francesco, dove l' ascolto è un antidoto alla disperazione. Il carcere è una di queste. «Ho molti amici nelle carceri - dice madre Canopi - qualcuno è venuto a trovarmi appena rimesso in libertà. Chiedono anche solo una parola che possa far loro compagnia. Hanno bisogno di passare da un senso di colpa all' esperienza sanatrice della divina misericordia».

 

L' anno giubilare e i gesti di attenzione del Papa, in ginocchio davanti ai piccoli detenuti nel suo primo giovedì santo, anticipano la visita a San Vittore.

 

«Dalle tenebre si esce solo se c' è una finestra che si apre. Papa Francesco ci aiuta a vedere che Dio è luce, Gesù è luce. Luce di vita risorta. Il Giubileo lascia un patrimonio di fede e di bontà. Un forte incentivo ad una vita buona, altruista, accogliente e generosa verso tutti, pronta al perdono e alla riconciliazione. La misericordia è il mantello che copre le colpe del fratello, protegge gli indifesi, raduna i dispersi e si allarga all' infinito. Ci lascia pellegrini sulla via dell' amore».

 

Madre Cànopi ha 86 anni e la sua vita è stata amare gli altri. Da bambina si incantava con le stelle e con il vento.

 

isola di san giulio ortaisola di san giulio orta

«Mio padre guardava il cielo e si chiedeva: che cosa ci sarà mai dopo? Non finisce mai l' eterno, il senso del mistero...». Per studiare si alzava all' alba. «All' uscita dalla scuola, giocavo alle belle statuine. Un bambino sceglieva sempre me e un giorno mi sono arrabbiata: perché lo fai? Mi ha risposto così: con quegli occhi...». Madre Cànopi è sottile come un filo, dal mantello e dal velo spuntano due occhi abbaglianti, azzurri, con la luce dentro.

 

«Dicevano che guardavano il cielo. E io pensavo: il cielo è il Signore, lui mi guarda e mi bacia». Nella sua giovinezza c' è la guerra, la scuola, la Cattolica, laurea in Lettere, tesi su Boezio.

 

La chiamata matura quando fa l' assistente dei giovani carcerati, su richiesta della Procura di Pavia. «Erano ragazzi perduti, disadattati, senza riferimenti, senza morale. La loro richiesta di aiuto era immensa. Volevo fare di più per loro, per quelli come loro. Ho sentito una spinta dal cielo: mi invitava a raggiungere tutta l' umanità sofferente. E io avevo un desiderio: volevo abbracciare il dolore del mondo».

anna maria canopi  anna maria canopi

 

Le monache e i pellegrini

La clausura illumina la realtà contemporanea. Il convento distilla quel che serve per vivere. Madre Cànopi è arrivata sull' isola nel lago d' Orta senza nulla di superfluo. L' ha chiamata il vescovo di Novara, Aldo Del Monte, dall' abbazia di Viboldone. Il vecchio convento era un luogo morto. Non c' erano i draghi e le serpi della leggenda, quelli scacciati da San Giulio, l' evangelizzatore del Quattrocento.

 

C' erano i rovi dell' abbandono. Con le monache sono tornati i pellegrini. Chi sono oggi? «Nella luce della fede mi sembra che i veri pellegrini oggi siano le immense moltitudini di profughi che in estrema povertà lasciano la loro patria, la loro casa, i loro cari e vanno, fidandosi, consapevolmente o inconsapevolmente, di Dio. Ma tutti noi siamo pellegrini e viandanti sulla Terra, in cammino verso la patria celeste».

 

Che cosa chiedono quelli che vengono qui?

«Sant' Agostino risponderebbe che cercano la felicità. Ed è vero, lo scopo del pellegrinaggio è venerare le spoglie di un santo o mettersi in contatto con un luogo di culto, per chiedere una grazia o per ringraziare d' averla ricevuta.

 

Ma nel pellegrinaggio non è importante solo la meta, conta anche il cammino per giungere alla meta, a volte si scoprono motivazioni diverse da quelle per cui si è partiti...». La felicità, spiega madre Canopi, è «aver scoperto di essere amati da Dio è sentire il desiderio di riamarlo. La felicità ha la sua sorgente nell' amore». Si può essere felici davanti a un' alba luminosa o a un bel tramonto, ma lo si è certamente quando si sente l' amore degli altri.

abbazia di san giulioabbazia di san giulio

 

«Per renderci felici Dio ci da' se stesso al punto di farsi pane - l' eucaristia - che crea unità». Nel monastero è di nuovo silenzio. È l' ora di Compieta, la preghiera della sera. Alle nove le monache si ritirano. Erano sei, 44 anni fa. Oggi sono più di settanta. Nel silenzio Madre Canopi custodisce l' intensità dei pensieri. Prega, legge, studia, risponde alle lettere, scrive poesie. L' ultima raccolta si intitola Ancora cantando editore Morcelliana, a cura di Arnoldo Mosca Mondadori.

 

Madre Cànopi lavora fino a tardi, anche all' una di notte. Alle quattro è di nuovo in piedi.

Ora et labora , dice la regola benedettina. Le capita di pregare per l' Italia? «Io prego per l' umanità sparsa su tutta la terra. Ovviamente, in primis, prego per il nostro Paese, l' Italia, che mi sembra il più bello del mondo, perché lo amo. Così come un bambino vede la sua mamma e il suo papà come i più belli del mondo. Vorrei che i suoi abitanti fossero degni di stima, di onore, di ammirazione davanti a tutti gli altri Paesi del mondo».

 

Ci si allontana con l' eco dei passi. Dal traghetto l' isola di San Giulio è ancora più bella.

 anna maria canopi anna maria canopi

Anche la bellezza è consolatrice.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…