
VICINO DA TENERE LONTANO - LA MAGGIOR PARTE DEI ROMANI NON HA PROPRIO RAPPORTI IDILLIACI CON CHI VIVE ALLA PORTA ACCANTO: SECONDO UN’INDAGINE DI NEXTPLORA IL 55% DEI RESIDENTI NELLA CAPITALE SE NE FREGA DEL VICINO FINO A QUANDO NON C’È DA SCAZZARE. TANTO CHE C’È UN 24% CHE PENSA PERSINO DI CAMBIARE CASA PER I RAPPORTI DIFFICILI – SI LITIGA SEMPRE PER LE STESSE RAGIONI: SCHIAMAZZI, POCO RISPETTO DELLE REGOLE CONDOMINIALI, MANCATO PAGAMENTO DELLE SPESE E…
Valentina Lupia per "la Repubblica - Edizione Roma"
Al mare, in montagna o al lago, purché lontano dai vicini di casa. Già, altro che rose e fiori: la maggior parte dei romani non ha proprio rapporti idilliaci con chi ha alla porta accanto. A rivelarlo è una ricerca dell'Osservatorio Sara Assicurazioni ( joint venture tra un'associazione di consumatori - l'ACI e una compagnia di assicurazioni), sulla base di un'indagine condotta dall'istituto di ricerca Nextplora su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d'età, genere ed area geografica.
Il 55% dei capitolini, per la precisione, ha un atteggiamento di sostanziale freddezza o persino indifferenza verso chi vive alla porta accanto. E non mancano i casi di aperta e continua conflittualità, coi dirimpettai: tanto che il 24% di chi ha partecipato alla ricerca pensa persino di cambiare casa per il rapporto difficile coi vicini. Per smettere di litigare continuamente. Qualche dato: per il 65% dei romani, gli animi si scaldano soprattutto a fronte di schiamazzi, specie adesso che con l'estate ha ripreso la vita notturna. Ma anche di rumori in generale.
Tra i motivi di litigio, rivela la ricerca, c'è anche il poco rispetto delle regole condominiali ( 59%) e il mancato pagamento delle spese di condominio ( 29%). Senza dimenticare i danni e i piccoli inconvenienti (16%) al dirimpettaio derivanti dalla gestione quotidiana della propria abitazione o provocati, magari, durante lavori di ristrutturazione. Ma poi, per civile convivenza, si prova a far pace. In caso di litigio, per più di un romano su due ( 55%) la soluzione migliore è il dialogo, che appiani i conflitti.
Il 24% lascerebbe semplicemente correre, dando tempo al tempo, mentre un 8% si rivolgerebbe ad altri vicini perché possano fare in qualche modo da mediatori. In questo senso, il 35% del campione considera utile una polizza assicurativa per far fronte alle conseguenze dei danni che si possono arrecare ai vicini di casa. Un ulteriore 18% apprezza la copertura per le spese legali. Anche perché, precisa Marco Brachini, direttore marketing, brand e customer relationship di Sara Assicurazioni « danni provocati ai vicini e ai loro beni, oltre a essere fonte di diverse problematiche, possono richiedere un esborso economico anche notevole».
Al contrario, però, c'è anche chi riesce ad andare abbastanza d'accordo. Anzi: per alcuni sarebbe importante costruirsi un buon rapporto di vicinato. Che può essere anche utile, in un certo senso: nel sorvegliare l'abitazione mentre si è in ferie ( 53%), per esempio, soprattutto in estate, così come nell'avere un aiuto in caso di bisogno ( 20%). Tipo: « Ho dimenticato il latte, per caso ne ha un po'?». Oppure, sarà capitato a molti, «Mi si è scaricata la batteria dell'automobile, hai i cavi elettrici per riattivarla? » . E per un altro 27% il solo sapere che di fianco vive qualcuno dà un senso di maggiore sicurezza. Soprattutto a Roma, dove i furti in appartamento sono tutt' altro che rari.
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