kentaro kobayashi michele serra

“ESISTE ANCORA IL DIRITTO DI SBAGLIARE?” – MICHELE SERRA E IL LICENZIAMENTO DEL DIRETTORE ARTISTICO DELLA CERIMONIA D’APERTURA DELLE OLIMPIADI DI TOKYO, KENTARO KOBAYASHI, PER UNA CAZZATA SULL’OLOCAUSTO DETTA 23 ANNI FA: “DAVVERO PUÒ ESISTERE PRESCRIZIONE PER CORROTTI E MAFIOSI, E NON PER UN ARTISTA CHE VEDE DISTRUTTO IL SUO ECCELLENTE LAVORO DI OGGI A CAUSA DI UNA SCEMENZA GIOVANILE VOMITATA DAGLI ARCHIVI? NON AVETE ANCHE VOI L'IMPRESSIONE CHE L'OSSESSIONE DELLA PUREZZA STIA FACENDO USCIRE DI SENNO IL MONDO?” – VIDEO

 

 

kentaro kobayashi

Michele Serra per “la Repubblica”

 

La cerimonia d'apertura dei Giochi di Tokyo mi è sembrata bellissima.

 

Sobria e sorprendente. L'opposto della pacchianeria fracassona che spesso anima questo genere di adunate in Mondovisione.

 

Qualcosa di riflessivo, di intenso, di gentile la animava, a conferma che i giapponesi sono il popolo più elegante del pianeta, nonché il più educato.

 

 

Ora, però, abbiamo un problema. Il primo artefice di questo spettacolo ammirevole, il direttore artistico Kentaro Kobayashi, è stato licenziato con disdoro, a poche ore dall'inizio della "sua" cerimonia, per avere pronunciato, ventitré anni fa, quando era un giovane cabarettista, una infelice frase sull'Olocausto che i suoi stessi accusatori inquadrano nel genere "barzellette antisemite".

 

michele serra (2)

La domanda, inevitabile, è: possibile che l'autore di uno spettacolo così umano, così partecipe dei dolori e delle speranze del mondo, debba essere scomunicato per una "barzelletta antisemita" uscitagli di bocca quasi un quarto di secolo fa mentre cercava, maldestramente, di fare lo spiritoso?

 

Visto che si parla tanto di prescrizione, davvero può esistere prescrizione per corrotti e mafiosi, e non per un artista che vede distrutto il suo eccellente lavoro di oggi a causa di una scemenza giovanile vomitata dagli archivi?

cerimonia apertura olimpiadi tokyo 2020 8

 

Esiste ancora il diritto di sbagliare? Esiste ancora il diritto di maturare, di cambiare, oppure ognuno di noi è inchiodato per l'eternità alle proprie tracce?

 

Non avete anche voi l'impressione che l'ossessione della purezza (puritanesimo, appunto) stia facendo uscire di senno il mondo? Che fine ha fatto il "chi è senza peccato scagli la prima pietra", in questo evo di lapidazioni, pentimenti, autodafé, che puzza lontano un miglio di Inquisizione, e di rogo?

Kentaro Kobayashi

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