MILANO È FUORI CONTROLLO - UN 36ENNE EGIZIANO HA AGGREDITO LA POLIZIA E LANCIATO PIETRE CONTRO GLI AGENTI ALLA STAZIONE CENTRALE - DOPO UNA RAPINA, SI ERA MESSO A DISTRUGGERE TUTTO CIÒ CHE GLI CAPITAVA SOTTO MANO. I POLIZIOTTI HANNO DOVUTO USARE IL TASER E SPARARE UN COLPO DI PISTOLA PER FERMARE L’UOMO – IL TUTTO, A MENO DI 24 ORE DALL'ACCOLTELLAMENTO DI UN POLIZIOTTO DA PARTE DI UN MAROCCHINO IRREGOLARE...
Estratto dell'articolo di Federico Giuliani per www.ilgiornale.it
Milano sempre più travolta dalla violenza. A distanza di ventiquattr'ore dall'accoltellamento subito da un poliziotto nella stazione ferroviaria di Lambrate, un altro episodio ha macchiato di sangue le cronache cittadine. Questa volta l'aggressione si è materializzata presso la stazione Centrale del capoluogo lombardo. L'episodio è avvenuto intorno alle 2.20, in piazza Luigi di Savoia. Il protagonista della vicenda: un cittadino egiziano di 36 anni.
L'uomo era appena uscito dagli uffici della Polfer di Milano Centrale, dove era stato denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, quando ha iniziato a danneggiare gli arredi urbani. Decisivo l'intervento della polizia, contro la quale il riottoso si è scagliato lanciando pietre.
Gli agenti, per bloccarlo, hanno dovuto usare prima un taser, poi esplodere un colpo di pistola. Il 36enne è stato quindi soccorso e portato all’ospedale Niguarda dove i sanitari hanno accertato come il proiettile non avesse intaccato organi vitali.
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Il precedente intervento che aveva portato alla denuncia del 36enne egiziano per rapina e resistenza era stato effettuato all'esterno della Stazione da una pattuglia dell'Esercito Italiano che aveva richiesto l'intervento della Polfer. L'egiziano aveva rapinato un cittadino marocchino che, portato in ospedale in codice verde a seguito dell'aggressione subita, si era poi allontanato dal pronto soccorso, facendo perdere le proprie tracce.
L'egiziano, negativo nella banca dati delle forze di Polizia, era già stato foto segnalato lo scorso 24 aprile 2024 a Belluno poiché richiedente protezione internazionale con pratica approvata. In precedenza aveva fatto istanza ad Ascoli, dove la pratica era stata rigettata per irreperibilità.
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