cane morto hashish parco delle groane

ERBA DI CASA MIA - A MILANO UN CANE È MORTO DOPO AVER MANGIATO UN PANETTO DI HASHISH: UNO SPACCIATORE AVEVA NASCOSTO LA DROGA NEL GIARDINO IN CUI ERA TENUTO L'ANIMALE - UN ALTRO CANE È RISULTATO POSITIVO ALLA CHETAMINA - LA PROPRIETARIA: “UN PUSHER HA NASCOSTO NELLA SIEPE DEL MIO GIARDINO TUTTA LA DROGA CHE AVEVA CON SÉ E I MIEI CANI L'HANNO ANNUSATA E INGERITA”

Lucia Landoni per www.milano.repubblica.it

 

CANE MORTO DOPO AVER MANGIATO UN PANETTO DI HASHISH

Uno spacciatore si libera di un panetto di hascisc gettandolo nel giardino di una villetta, il cane che faceva la guardia lo mangia. E muore di overdose. E' accaduto nella frazione Villaggio Brollo di Solaro (nell'hinterland milanese), uno dei Comuni del Parco delle Groane dove da tempo i sindaci stanno lottando contro il fenomeno dello spaccio di droga. Il drammatico episodio è stato denunciato sui social.

 

Ecco i fatti. Nel week end Margot - aveva sei anni ed era un incrocio tra un pastore maremmano e un Rottweiler - dopo una breve agonia, muore sotto gli occhi impotenti della padrona, Alessia. La donna, sotto shock, decide di rivolgersi a un esponente politico impegnato da tempo sul fronte della lotta allo spaccio: si tratta di Dante Cattaneo, vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Ceriano Laghetto, un comune limitrofo che condivide con Solaro la piaga della tossicodipendenza nella zona. E' stato Cattaneo, poi, a rendere pubblica la vicenda postando sulla propria pagina Facebook la lettera ricevuta da Alessia.

CANE MORTO DOPO AVER MANGIATO UN PANETTO DI HASHISH

 

"Questo fine settimana è accaduta una cosa per noi orribile - è la lettera denuncia della padrona di Margot - Qualche spacciatore, nel tentativo di liberarsi della dose che aveva addosso, ci ha lanciato nel giardino di casa un panetto di droga e il mio cane lo ha mangiato. Purtroppo non è sopravvissuto". "Il veterinario da cui è stata portata l'animale - spiega il vicesindaco - non ha potuto fare nulla per salvarla, ma gli esami a cui l'ha sottoposta hanno rivelato che nello stomaco il cane aveva una notevole quantità di Thc, ovvero tetraidrocannabinolo, principio attivo della cannabis".

 

"Quando ho letto il messaggio che mi ha mandato Alessia, la padrona del cane mi si è gelato il sangue nelle vene - si legge ancora nel post di Dante Cattaneo - Margot è stata ammazzata dai venditori di morte che infestano il Parco delle Groane e in particolare la zona di Solaro, lungo la Saronno-Monza". In passato il vicesindaco di Ceriano Laghetto, all'epoca primo cittadino, aveva organizzato varie sedute del consiglio comunale proprio nei boschi dello spaccio, incoraggiando i cittadini a "riprendersi il Parco delle Groane".

SPACCIO PARCO DELLE GROANE

 

Iniziative che hanno portato alla diminuzione del numero di pusher e tossicodipendenti in zona, senza però risolvere del tutto il problema: "A tutti i cittadini e in particolare a coloro che vivono vicino a boschi o piazze di spaccio rivolgo l'appello a tenere gli occhi ancora più aperti - continua Cattaneo - Proteggiamo i nostri amici a quattro zampe".

 

La morte per overdose di Margot ha suscitato un'ondata di indignazione sui social network: "Povera cucciola innocente. Questi criminali spacciatori devono finire in galera" è una delle considerazioni ricorrenti e molti utenti invocano "retate serie in ogni luogo di spaccio per arrestare chi vende morte", lamentando il fatto che "un parco così bello e rigoglioso in alcune zone è invivibile per colpa dei pusher. È assurdo".

 

SPACCIO PARCO DELLE GROANE

Alessia: "Il mio cane è morto e ora temo che possa succedere ad altri"

"Sabato 17 luglio ho fatto uscire come di consueto in giardino i miei due cani, Margot e Milo. Io sono rimasta fuori con loro, ma dato che eravamo all'interno della nostra proprietà privata ho abbassato la guardia rispetto a quando li porto al parco - racconta Alessia, la proprietaria del cane - Non ho controllato tutto quello che hanno annusato. Quando siamo rientrati in casa non ho notato nulla di strano: Margot si è addormentata nella sua cuccia, come sempre dopo un pomeriggio di giochi".

SPACCIO PARCO DELLE GROANE

 

L'allarme è scattato solo qualche ora più tardi: "Quando l'ho svegliata per mangiare, faticava ad aprire gli occhi e barcollava un po'. Inoltre non ha accolto festosamente gli amici che io e il mio fidanzato abbiamo ospitato a cena quella sera - continua la donna - In passato Margot aveva sofferto di otite, quindi inizialmente abbiamo pensato a una labirintite, ma l'abbiamo comunque portata subito al Pronto soccorso veterinario di Parabiago".

 

L'indomani i veterinari hanno chiamato Alessia chiedendole informazioni sulla sua zona di residenza e l'autorizzazione per poter fare analisi specifiche per accertare la presenza di stupefacenti nel corpo del cane: "Ho spiegato che abito vicino al Parco delle Groane o ovviamente ho dato l'ok a tutti i test del caso - prosegue - Ne è emersa la positività di Margot al Thc: pesava 42 kg e una dose normale l'avrebbe solo fatta sentire intontita. Ma purtroppo è andata in overdose e il suo cuore non ha retto. La domenica mattina mi hanno chiamata per comunicarmi che non ce l'aveva fatta".

SPACCIO PARCO DELLE GROANE

 

Anche Milo, l'altro cane di Alessia, è stato sottoposto ad analisi, risultando a sua volta positivo alla chetamina, ma non in dosi letali: "Evidentemente uno spacciatore ha nascosto nella siepe del mio giardino tutta la droga che aveva con sé e i cani l'hanno annusata e ingerita - conclude la padrona di Margot - Ora ho paura. Non porto più Milo in giardino e temo che quello che è successo alla mia Margot possa ripetersi con altri cani che abitano nei dintorni. Invito i proprietari a non distrarsi mai".

SPACCIO PARCO DELLE GROANESPACCIO PARCO DELLE GROANE

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