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I MILLENNIALS NON SANNO MANGIARE - UN GIOVANE SU QUATTRO NON CONSUMA UNA COLAZIONE ADEGUATA AL RISVEGLIO – NON SANNO CHE E' IL PASTO PIU' IMPORTANTE DELLA GIORNATA PERCHE' FORNISCE ENERGIA, STIMOLA L'ATTIVITÀ CEREBRALE, AIUTA A CONTROLLARE IL PESO E MIGLIORA UMORE E PRESTAZIONI FISICHE – MA IL PEGGIO PER LA SALUTE E IL BENESSERE PSICOFISICO ARRIVA QUANDO SI SALTANO I PASTI MATTUTINI (I COSIDDETTI "BREAKFAST SKIPPER" SONO IL 18 PER CENTO, DUE SU DIECI)

Valeria Arnaldi per "il Messaggero"

 

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Alcuni dormono fino a tardi. Altri preferiscono dedicare qualche minuto in più alla cura del look. Altri ancora escono presto per raggiungere prima gli amici e ricontrollare insieme i compiti. E così via. Quali che siano le cause, sono tanti i giovanissimi, ben uno su quattro - il 25,5% - che al risveglio non consumano un pasto adeguato, nonostante le raccomandazioni dei genitori, i consigli degli esperti e, perfino, la gola. 

 

E i cosiddetti breakfast skipper, ossia quelli che la colazione preferiscono saltarla, sono due su dieci, il 18%. Attenzione, però, quei pochi minuti risparmiati possono esporre a gravi conseguenze per la salute e il benessere psicofisico.

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 IL DECALOGO 

Nasce proprio per ribadire l'importanza della prima colazione anche per i Millennial Io Comincio Bene, campagna di Unione Italiana Food, che, con la consulenza di Martina Donegani, biologa nutrizionista, ha realizzato un decalogo con i motivi per non saltare l'appuntamento del mattino. Fare colazione fornisce energia, stimola l'attività cerebrale, aiuta a controllare il peso, migliora umore, prestazioni fisiche, efficienza metabolica. 

 

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E ancora, favorisce la salute cardiovascolare, aiuta ad equilibrare i livelli di glicemia e a scandire i ritmi della giornata. «I ragazzi che trascurano la colazione evidenziano una minore capacità di concentrazione a scuola e una peggiore resistenza durante l'attività fisica», dice Donegani - Sono anche indotti a fare spuntini troppo abbondanti durante la mattinata e a ridurre al minimo il pranzo, con il risultato di un circolo vizioso che va a innescare un'alimentazione sregolata, ricca di fuori pasto spesso poco salutari». 

 

Il primo modello? I genitori. Una recente ricerca realizzata nell'ambito dell'Osservatorio Doxa-UnionFood, ha evidenziato che nell'81% dei casi, nelle famiglie dove i genitori fanno colazione la fanno anche i figli. Una questione di - sana - abitudine. 

 

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«Di solito, sono i ragazzi molto più frequentemente delle ragazze a saltare la colazione - afferma Maria Cristina Mele, responsabile Uoc di Nutrizione Clinica Policlinico Gemelli-Università Cattolica, a Roma - Prolungare il digiuno per molte ore, diciamo dalle 20, ossia dalla cena, fino alle 11, ora dell'intervallo, in un individuo in crescita può essere dannoso. Anche per la concentrazione. 

 

Pensiamo a chi va a scuola ed è un po' stressato per un'interrogazione: la paura si traduce in aumento degli ormoni adrenergici che consumano glucosio. I ragazzi, però, non sanno attribuire il calo di attività alla riduzione di energia che viene dal cibo». 

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IL CAMPANELLO D'ALLARME

La colazione fa bene anche alla socialità. «È un carburante per tutto il corpo: dovrebbe rappresentare il 20/25% dell'apporto calorico della giornata, ma è anche un momento per stare insieme - dichiara Giacinto Abele Donato Miggiano, nutrizionista, docente Università Cattolica - È importante per la vita in famiglia. E pure a scuola, è meglio consumare la merenda in compagnia. Mangiamo per stare bene anche dal punto di vista della mente». 

 

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Saltare il pasto del mattino può essere pure un campanello d'allarme per i disturbi alimentari. «Se un adolescente è abituato a fare colazione ma, a un certo punto comincia a non volerla fare più - commenta Mele - ciò può essere indizio dell'inizio di una restrizione volontaria del cibo. È un frammento di un panorama complesso, ma un genitore attento può coglierlo».

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