GLI STUDENTI E I GENITORI PICCHIANO I PROF… E NOI PAGHIAMO! - IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE GIUSEPPE VALDITARA INTERVIENE A TUTELA DEL PERSONALE SCOLASTICO: D'ORA IN POI SARÀ LO STATO A RAPPRESENTARE NEI GIUDIZI CIVILI E PENALI I DOCENTI E I LAVORATORI DELLA SCUOLA - LA DECISIONE ARRIVA DOPO L'AUMENTO DI CASI DI VIOLENZE NELLE SCUOLE ITALIANE: "PERCHÉ UN INSEGNANTE AGGREDITO DA UN SUO ALUNNO DEVE PAGARSI L’AVVOCATO DI TASCA PROPRIA? È UN PUBBLICO UFFICIALE"
Estratto dell'articolo di Ilaria Venturi per “la Repubblica”
[…] Ormai la violenza in classe contro i docenti (e non solo) sta diventando cronaca diffusa. Sarà la rabbia che esplode post pandemia. Ma preoccupa, è un campanello d’allarme. […] Un aumento di episodi di violenza nelle aule, «imbarbarimento» lo chiamano i presidi, rispetto al quale il ministero guidato da Giuseppe Valditara ha deciso di intervenire a tutela del personale scolastico. In che modo? Chiedendo all’Avvocatura generale dello Stato di rappresentare nei giudizi civili e penali i docenti e i lavoratori della scuola. La circolare è arrivata ieri nelle scuole. […]
I presidi, recita la circolare, sono invitati a segnalare tempestivamente all’ufficio scolastico regionale, dove sarà creato una sorta di ufficio legale, episodi di violenza ai danni del personale scolastico all’interno delle scuole. […]. «È un segnale di grande attenzione nei confronti del personale della scuola» rivendica Valditara[…] «Perché un insegnante aggredito da un suo alunno deve presentare da solo la denuncia e pagarsi pure l’avvocato di tasca propria? È un pubblico ufficiale, lo Stato lo difenda» si chiedeva già cinque anni fa la Gilda degli insegnanti.
«Finalmente qualcosa si muove per le aggressioni ai docenti — dice il coordinatore Rino Di Meglio — […] Si tratta di un passo avanti nella tutela della dignità di chi insegna».
Bene anche per la Cisl scuola: «Serve un segnale per dire che i docenti non sono soli. […] — dichiara la segretaria Ivana Barbacci — Il fenomeno è stato sempre derubricato come marginale e non è così. Trovo pertinente l’utilizzo dell’Avvocatura, come avviene per i dirigenti scolastici. Ma tutto va fatto in una logica non divisiva». Attacca invece la Flc-Cgil con Francesco Sinopoli ricordando che il ministro non ha scritto nulla di nuovo.
«La norma c’è già, il dipendente è libero di avvalersi o meno dell’Avvocatura. La vera questione è che il patto tra scuola e famiglia si è compromesso e questo riguarda la centralità che il Paese dà alla scuola. Gli studenti sono stati trasformati in clienti, se non capiamo questo non ne usciamo fuori ». […] In realtà il nodo mai sciolto è stato quello della tutela legale degli insegnanti a fronte di un peggioramento nelle relazioni tra cattedra e banchi. Avvocati pagati di tasca propria, in sostanza, benché pubblici ufficiali. «C’è un aspetto sostanziale che è alla base di tutto — fa notare Giuseppe D’Aprile, segretario Uil scuola — Ci dovremmo domandare perché la scuola è sempre più denigrata ». […]