MISTERO A POTENZA: COM’È MORTA DORA LAGRECA? – L’EX MODELLA TRENTENNE È CADUTA DAL QUARTO PIANO DI UN PALAZZO, DOVE VIVEVA CON IL FIDANZATO. I DUE AVEVANO PASSATO UNA SERATA CON GLI AMICI IN PIZZERIA, POI UNA VOLTA RIENTRATI HANNO AVUTO UNA LITE MOLTO ACCESA. LA VERSIONE DEL RAGAZZO: È CORSA VERSO LA RINGHIERA DEL TERRAZZO, È CADUTA GIÙ, HA SBATTUTO LA TESTA CONTRO UN’ANTENNA PARABOLICA ED È CADUTA SULL’ERBA. MA QUALCOSA NON TORNA: PERCHÉ AVEVANO LITIGATO? ERANO SOLI O CON LORO C’ERA UN ALTRO UOMO?
Antonio E. Piedimonte per “La Stampa”
È un giallo a Potenza la morte di una giovane salernitana dopo una lite con il fidanzato. L'allarme è scattato alle due, quando ai carabinieri e agli operatori del 118 è stata segnalata la presenza di una donna ferita in strada, in via Di Giura, nel quartiere Aurora.
I sanitari hanno subito compreso sia la gravità delle ferite sia la loro possibile causa: un violento impatto con il suolo. Immediata la corsa al vicino ospedale «San Carlo», dove però la trentenne Dora Lagreca è morta dopo due ore di agonia. Devastanti i traumi provocati dalla caduta dal terrazzino di un appartamento all'ultimo piano del palazzo, una mansarda dove vive il suo fidanzato.
Ex modella, la ragazza era nata a Montesano sulla Marcellana, comune campano al confine tra il Salernitano e la Basilicata, e di recente, dopo aver vinto un concorso pubblico, aveva cominciato a lavorare in una scuola nel comune di Tito (Potenza). L'altra sera aveva trascorso alcune ore in compagnia del ragazzo che frequentava già da qualche tempo e altri amici in una pizzeria e in un pub del centro, una serata come tante altre a base di chiacchiere e buon umore. Poi, intorno alla mezzanotte, il rientro nell'abitazione.
Ma qualcosa aveva cambiato il clima tra i due. Cosa sia successo è ancora un mistero, i carabinieri hanno sentito a lungo il ragazzo, che non risulta indagato. Ma il riserbo di investigatori e inquirenti è pressoché totale. Il giovane (che avrebbe allertato i soccorsi) pare abbia raccontato di un furioso litigio, un alterco a dir poco acceso che sarebbe culminato con la corsa di lei verso la bassa ringhiera del terrazzino della mansarda e il suo tentativo di afferrarla prima che fosse troppo tardi. Sforzo vano.
Dora è caduta giù, nel silenzio della notte, ha colpito un'antenna parabolica, e poi si è schiantata sull'erba umida. Questa la versione dell'uomo, ma le indagini stanno andando avanti. Ancora diversi gli aspetti da approfondire. Non è chiaro, ad esempio, il motivo della discussione poi degenerata. Così come non sembra si sia fatta luce neppure sul fatto, non certo secondario, della possibile presenza di altre persone nell'abitazione.
Secondo alcune voci trapelate ieri, infatti, si era ipotizzato che in casa vi fosse almeno un altro uomo. Chiacchiere di un condominio sotto choc? Si vedrà, intanto come spesso accade in questi casi, le domande tendono ad aumentare con il passare del tempo. Su un punto però si registra un'estrema concordanza: tutti ripetono - nel suo paese d'origine, dove era ben conosciuta e molto amata, e anche nella stessa Potenza - che Dora era una ragazza piena di vita. Insomma, fanno capire, non era certo il tipo da fare una sciocchezza di tale gravità.
E tantomeno ora, cioè dopo aver trovato una stabilità lavorativa. Un aspetto sul quale anche gli stessi investigatori nutrono pochi dubbi, anche se, dicono a microfoni spenti, non si può escludere nessuna pista. Dal raptus di un attimo al gesto andato oltre il voluto. Il magistrato è prudente: «Stiamo ancora indagando e non è il caso di fare alcuna ipotesi. Stiamo ancora cercando di capire quello che è accaduto in quelle ore», ha detto ieri Francesco Curcio, capo della procura di Potenza.
Come è giusto che sia, si attendono nuove verifiche e altri riscontri, oltre all'esito dell'esame autoptico, che dovrebbe aver luogo martedì e potrebbe chiarire molti aspetti della vicenda. Le due comunità sono sconvolte, la piccola Montesano si è stretta intorno ai genitori e alla sorella Michela; il sindaco Giuseppe Rinaldi ha parlato di «Fiore profumato, bello, pregiato e libero...».
E anche il web è stato travolto dal dolore. Parole commoventi ma anche utili a inquadrarne la personalità e il carattere: «Quante serate e quante risate fatte insieme, tantissime confessioni, la vita è ingiusta, avevi tanti sogni da realizzare. Ci sei sempre stata. Voglio ricordarti così, felice e sorridente, Buon viaggio piccolo angelo», ha scritto Giovanna su Facebook. A farle eco Giuseppina: «Sono senza parole, con tutta quella gioia di vivere che emanavi. Buon viaggio Dorina».