infortuni sul lavoro morti

LAVORARE UCCIDE – IN ITALIA NEL 2021 GLI INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO SONO AUMENTATI DEL 10% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE (CON UNA MEDIA DI 4 VITTIME AL GIORNO), GLI INFORTUNI DEL 20% E LE MALATTIE PROFESSIONALI DEL 22,8% – SONO I DATI DEL RAPPORTO ANNUALE DELL'INAIL, AL NETTO DEI CONTAGI DA COVID – E NUMERI DEI PRIMI 5 MESI DEL 2022 SONO ANCORA PEGGIORI PER QUANTO RIGUARDA GLI INFORTUNI…

Paolo Baroni per “La Stampa”

 

incidenti sul lavoro 1

Al netto dei contagi da Covid di origine professionale (che risultano in fortissimo calo) l'anno passato gli incidenti mortali sul lavoro sono aumentati quasi del 10%, gli infortuni tradizionali del 20% e le malattie professionali del 22, 8%. Il nuovo allarme sulla sicurezza arriva direttamente dal presidente dell'Inail che ieri alla Camera ha illustrato la sua relazione annuale ha presentato le cifre definitive riferite al 2021.

 

Dati «inaccettabili» li ha definiti il ministro del Lavoro Andrea Orlando, anche alla luce del fatto che nei primi 5 mesi di quest'anno gli infortuni sono aumentati di un altro 50%, mentre per fortuna i decessi sono scesi del 16% a quota 364. Comunque sempre troppi.

 

«La ripresa delle attività produttive dopo la pandemia deve proseguire in accordo con l'esigenza primaria di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro» ha ammonito Bettoni, che oltre ad illustrare l'andamento di infortuni e malattie professionali ha fatto il punto sulle attività svolte (oltre 7 milioni di prestazioni, 523mila prime cure e 139 mila interventi di riabilitazione erogati), illustrato i risultati economici conseguiti (9, 078 miliardi di entrate ed un risultato finanziario positivo per 820 milioni) e gli obiettivi strategici per il futuro, dall'attenzione ai cantieri del Pnrr all'impegno di far crescere la platea dei tutelati, a partire dagli studenti a quello per azzerare i morti sul lavoro, più volte sollecitato dal Capo dello Stato.

 

INFORTUNI SUL LAVORO

Al riguardo Bettoni ha confermato che «l'Inail è pronto a fare la sua parte, aumentando gli investimenti e avvalendosi dei progressi compiuti in questi anni dalla ricerca scientifica».

 

Per quanto riguarda in dettaglio i dati, le denunce di infortunio con esito mortale registrate dall'Inail l'anno passato sono state 1. 361, il 19,2% in meno del 2020. Ma come segnala lo stesso Istituto la contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dai circa 600 del 2020 a circa 200. Le denunce di infortuni mortali «tradizionali», al contrario, sono aumentate di quasi il 10% rispetto al 2020, sia nella componente «in occasione di lavoro» che in quella «in itinere».

 

Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono 685, di cui 298, pari al 43, 5% del totale, avvenuti «fuori dell'azienda» (57 casi sono ancora in istruttoria). Gli infortuni sul lavoro sono stati invece più di 564 mila, in calo dell'1, 4% rispetto al 2020. Anche in questo caso la diminuzione è dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi professionali da Covid-19, passati dai quasi 150mila a circa 50mila.

 

morti sul lavoro

Le denunce di infortunio «tradizionale», al netto dei casi da Covid-19, sono invece salite di circa il 20% rispetto al 2020, 349. 643 quelli riconosciuti sul lavoro, il 17, 5% dei quali avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Dall'analisi dei dati del 2021 emerge anche un aumento notevole delle denunce di malattia professionale salite del 22,8% oltre quota 55 mila, con oltre 38 mila lavoratori ammalati di cui il 40,3% per causa professionale riconosciuta (948 quelli con malattie causate dall'esposizione all'amianto), 820 i deceduti (-23, 6%), di cui 154 per silicosi/asbestosi.

 

«I dati dell'Inail fotografano una realtà inaccettabile, numeri indegni di un Paese civile. Ma il dato più allarmante è quello relativo ai primi mesi del 2022 che indica una crescita degli infortuni di quasi il 50% sul 2021» ha commentato il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, che dopo aver lanciato nei mesi passati la campagna «Zero morti sul lavoro» ora chiede che le aziende che violano le norme sulla sicurezza non siano ammesse a partecipare ai bandi pubblici e la loro espulsione dalle associazioni datoriali, perché non è accettabile che le imprese «puntino ad ogni costo solo a recuperare i profitti persi».

franco-bettoni presidente dell'inail

MORTI SUL LAVORO 2MORTI SUL LAVORO 3

INAILINAIL

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO