morti ucraina

E' LA GUERRA PIU' "SOCIAL", SEGUITA E FILMATA DI SEMPRE MA NON SAPREMO MAI QUANTA GENTE E’ MORTA IN UCRAINA: TUTTI NASCONDONO LE VERE PERDITE - CI SONO SOLO STIME NON CONFERMATE: IL MINISTERO DELLA DIFESA UCRAINO SOSTIENE DI AVER UCCISO 11 MILA SOLDATI RUSSI, MOSCA HA AMMESSO DI AVER PERSO CIRCA 500 UOMINI, CON OLTRE 1.600 FERITI - LA DIFESA RUSSA SOSTENEVA A SUA VOLTA DI AVER UCCISO 2.870 SOLDATI UCRAINI, DI AVERNE FERITI 3.700 E CATTURATI 572 - MENTRE KIEV HA RICONOSCIUTO SOLO UN CENTINAIO DI VITTIME…

Andrea Marinelli,Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 5

Un punto sul conflitto, con numeri che non hanno il valore di un bilancio effettivo perché le parti, oltre a spararsi sul serio, sono impegnate nel duello della propaganda: nulla di strano, è la nebbia di guerra, è l'inganno, è una forma di pressione psicologica per confondere il nemico ed esaltare gli amici. I russi hanno avanzato su Kiev molto lentamente a causa dei loro guai logistici - in parte cronici - e per la feroce resistenza incontrata.

 

Il sito Oryx , che prova a raccogliere dati sulla base di video e altro materiale, ha preparato una prima tabella: Mosca avrebbe perso 130 tank, 84 blindati, oltre 170 mezzi per il trasporto delle truppe, 18 lanciatori di razzi multipli - le famose katyusha -, 10 aerei, 11 elicotteri, centinaia di camion di supporto/logistica.

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 6

 

Minori, in apparenza, le perdite di Kiev: 46 carri armati, 35 blindati, una cinquantina di mezzi per il trasporto truppe, 8 aerei, 64 veicoli per la logistica. Nota. C'è un maggior numero di filmati che riguardano i militari inviati da Putin, pochi quelli che riguardano gli avversari. Kiev, oltre a cercare di celare i suoi caduti, diffonde clip ridotte sulle azioni per non dare punti di riferimento sui reparti: ecco perché queste cifre vanno prese con grandissima cautela.

 

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 2

Sempre i russi hanno lanciato 600 missili dall'inizio del conflitto, ordigni particolarmente devastanti. Il dispositivo L'Armata ha mobilitato 179 mila uomini, di questi ne ha impiegati il 95% ed altri stanno arrivando. Lo schieramento era composto originariamente da 2.600 tank e 3.100 cannoni, ma sono stati inviati ulteriori mezzi ed equipaggiamenti. Un video da Melitopol mostra un treno blindato, un mezzo quasi d'altri tempi: la linea ferrata è fondamentale per la logistica e i russi già in passato, in Crimea, hanno usato uno dei due convogli ferroviari speciali, Baikar e Amur.

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 1

 

Proprio la dipendenza dai binari ha inciso sulla logistica. I mezzi sono arrivati fino in Bielorussia via treno e poi hanno dovuto proseguire via terra creando il «drago» lungo oltre 60 chilometri, la colonna che scende verso Kiev. Oggi è a circa 25 chilometri. La mancanza di benzina, i problemi di manutenzione, il fango e gli ostacoli frapposti dalla resistenza hanno allungato i tempi. Ma c'è chi offre attenuanti: è nel loro stile procedere per fasi, senza fretta, specie se non usano subito la potenza di fuoco.

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 3

 

Gli aiuti e le vittime Il presidente Zelensky ha aperto le porte ai volontari stranieri disposti a battersi: ne sono arrivati 17-20 mila (dati provvisori) da ogni parte del mondo. Molti sono veterani ed è chiaro che potrebbero portare esperienza. È un'estensione di quanto è già avvenuto nel Donbass: anche qui è stata ampia la presenza di miliziani venuti dall'estero e finiti nelle trincee contrapposte, molti gli estremisti di destra.

 

Altro capitolo, gli armamenti: gli Usa, la Nato, oltre 25 Paesi (Italia inclusa) hanno spedito tonnellate di forniture belliche a Kiev. Una cifra su tutte: 17 mila missili anti-carro. Il ministero della Difesa ucraino sostiene di aver ucciso 11 mila soldati russi, ma i numeri non sono confermati. Nei giorni scorsi Mosca ammetteva di aver perso circa 500 uomini, con oltre 1.600 feriti. La Difesa russa sosteneva a sua volta di aver ucciso 2.870 soldati ucraini, di averne feriti 3.700 e catturati 572.

 

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 4

Anche qui, sono bollettini inverificabili: Kiev ha ammesso un centinaio di vittime. Paga un prezzo la popolazione. «La Russia ha danneggiato e distrutto 202 scuole, 34 ospedali, oltre 1.500 edifici residenziali», ha scritto su Twitter Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino. «L'esercito russo non sa combattere contro altri eserciti, ma è bravo a uccidere i civili». Dall'inizio dell'attacco avrebbero perso la vita in 406 (fonte Onu), mentre 801 sono rimasti feriti. Nessuno nega possano essere molti di più.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…