firenze droga

"NON TI PREOCCUPARE DELLA POLIZIA...NON CI FA PAURA" – FIRENZE OSTAGGIO DEGLI IMMIGRATI SPACCIATORI - FUMO, COCAINA E EROINA: NON MANCA NIENTE NELL'ELENCO DELLE DROGHE VENDUTE DAI CLANDESTINI PUSHER CHE FANNO I BULLETTI SICURI CHE NESSUNO LI FERMERA': “TANTO LA POLIZIA DORME” - PER I LORO AFFARI IL RISCHIO È MINIMO, IL PROFITTO ALTO - LA "STANZA DEL BUCO" ALLA FORTEZZA DA BASSO…

Federico Giuliani Costanza Tosi per il Giornale

 

firenze droga immigrati clandestini

Nel buio della notte, ai lati della strada illuminata dal via vai continuo delle macchine, decine e decine di immigrati spacciatori si appostano sul ciglio in cerca di clientela.

 

 

Sono quasi sempre in due. Oltre al pusher, un palo. Basta questo per tenere la situazione sotto controllo e assicurarsi che nessuno veda il gioco illecito. Il meccanismo è ben oliato e niente e nessuno sembra poter ostacolare o anche solo infastidire i venditori di droga, tutti stranieri, operativi 24 ore su 24 e in ogni giorno dell’anno. Ottenere droga, qualunque tipo di droga, al Parco delle Cascine di Firenze, è facilissimo. Basta avvicinarsi agli stranieri, imbastire una trattativa, accordarsi sul prezzo, consegnare i soldi e la dose è già in tasca. Fumo, cocaina e eroina: non manca niente nell'elenco delle droghe vendute dagli africani.

 

droga

Alla Fortezza da Basso, nei pressi del centro storico, proprio sotto l’ingresso principale dell’edificio che ospita eventi e convegni, c’è un altro luogo chiave dello spaccio fiorentino. La chiamano "stanza del buco" ed è uno spazio oscuro delimitato da un cancello di ferro. Al di là delle grate i pusher preparano le dosi da vendere ai clienti, i quali non devono far altro che scavalcare una piccola siepe e scendere attraverso un sentiero nel luogo dove avviene lo scambio. Basta poco per accorgersene. Intorno decine di aghi e siringhe usate per una dose, in mezzo a bottiglie di alcol.

 

droga

Gli immigrati riescono a procurarsi dai fornitori cocaina, eroina e hashish. E se un cliente ha bisogno di grandi quantità non c’è nessun problema, basta saperlo prima. Magari con una chiamata. I pusher non si fanno problemi, “la polizia dorme”, dicono. Sono sicuri che nessuno li fermerà. Il rischio è minimo, il profitto alto. Molto alto. La maggior parte di loro non ha identità, sono invisibili. Entrati in Italia illegalmente con i barconi. Non hanno residenza, né domicilio. Impossibile rintracciarli. Quasi impossibile beccarli, soprattutto di notte. Sanno bene come aggirare i controlli e fregare le forze dell'ordine.

 

E così gli affari vanno a gonfie vele. La qualità della merce, assicurano gli immigrati, è ottima. Il ritornello che recitano è sempre il solito: la cocaina è pura, l’eroina è pura, il taglio è ridotto al minimo e il prezzo è trattabile. Ma senza esagerare. E così le mafie ingrassano, grazie alla manovalanza nera.

 

È emergenza droga in Toscana. Il consumo di sostanze stupefacenti ha raggiunto vette altissime e lasciato per strada diversi morti per overdose. Nella sola provincia di Firenze, da gennaio ad oggi, sono 13 i morti. Un numero altissimo. Gli immigrati spacciatori non si fanno scrupoli. Vendono la roba anche ai minorenni. L’ultimo decesso per overdose da eroina risale allo scorso 2 novembre, il cadavere di un trentottenne è stato trovato nei pressi della stazione centrale. A pochi passi dal maestoso Duomo di Firenze. E proprio l’eroina, è la droga che ha provocato più morti nel capoluogo toscano.

 

droga

 

 

Dietro le sue bellezze da cartolina, i musei e le opere d’arte, Firenze nasconde un’altra dimensione: quella di piazza di spaccio a tutti gli effetti, capace di attirare i tossicodipendenti dal resto della regione e non solo. Scordatevi nascondigli segreti, pusher acquattati dietro qualche cespuglio o imboscati in qualche vicolo secondario lontano dal centro storico. Gli spacciatori, a Firenze, sono ovunque e regnano nella più completa illegalità. Dalla stazione Santa Maria Novella al parco delle Cascine, dalla Fortezza da Basso al centro storico: ogni luogo è buono per comprare "la roba".

 

 

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…