silvio berlusconi orologio louis xvi

LE OPERE D’ARTE DI BERLUSCONI NON ERANO SOLO CROSTE: ALCUNE ERANO RUBATE – NELLA COLLEZIONE DEL CAV C’È ANCHE UN PREZIOSO OROLOGIO LUIGI XVI, CHE IL FU SIRE DI ARCORE COMPRÒ NEL 1995. IL MANUFATTO ERA STATO TRAFUGATO QUATTRO ANNI PRIMA DA UNA BANDA DI LADRI SPECIALIZZATI. POI, DOPO UN LUNGO GIROVAGARE, FINÌ AL CAV TRAMITE UN ANTIQUARIO DI ZURIGO – LA POLIZIA FRANCESE GLI CHIESE DI RESTITUIRLO E LUI RISPOSE…

Estratto dell’articolo di Gianni Barbacetto per “il Fatto quotidiano”

 

silvio berlusconi e la sua passione per i quadri 6

Non ci sono solo “croste”, nella raccolta di opere d’arte che Silvio Berlusconi ha lasciato ai figli. C’è anche un prezioso orologio Luigi XVI che il fondatore di Forza Italia comprò nel 1995: ma che è risultato rubato in Francia, tanto che il capo delle operazioni dell’ocbc (Office central de lutte contre le trafic des biens culturels) volò a Milano cercando di recuperarlo. Invano.

 

La storia è raccontata da un autorevole giornalista francese, Vincent Noce, su La Gazette Drouot, uno storico settimanale che si occupa di mercato d’arte. Noce riprende le notizie italiane sui 2.500 quadri comprati da Berlusconi, per lo più alle aste televisive, negli ultimi anni della sua vita. Tra questi, un buon numero di ninfe desnude e perfino una Monna Lisa a seni scoperti.

 

orologio louis xvi progettato da robert robin 4

Citando Vittorio Sgarbi, […] Noce ricorda che oltre alla passione per le “olgettine”, Berlusconi aveva anche quella per l’arte, tanto da riempire le notti insonni […] con acquisti compulsivi di quadri e oggetti d’arte, ora raccolti in un grande capannone non lontano dalla sua villa di Arcore. Spesa stimata: una ventina di milioni, per opere che lo stesso Sgarbi non esita a definire “croste”.

 

Ma non è tutto qui. Con la morte di Berlusconi, è passato alla famiglia anche un oggetto d’arte che è stato rubato in Francia. È un prezioso orologio astronomico, adornato con le immagini delle figure mitologiche delle tre Parche, realizzato da Robert Robin, l’orologiaio di Luigi XVI. […]

 

La notte tra il 28 e il 29 maggio 1991, ladri specializzati penetrarono nel castello di Bouges, nei pressi di Châteauroux, nel centro della Francia, e portarono via l’orologio. Negli anni seguenti, il bottino fece il giro dell’europa del Nord. Si sa che fu portato fuori dalla Francia, varcò il confine del Belgio, fu acquistato da un “grossista” olandese per 50 mila franchi (meno di un decimo del suo valore).

 

silvio berlusconi e la sua passione per i quadri 2

Il trafficante d’arte lo rivendette per 200 mila franchi a un commerciante tedesco di Brema. Questi lo passò, al doppio del prezzo, 400 mila franchi, a un antiquario di Zurigo, proprietario della Galleria Ridding. La Ridding lo rivendette, nel 1995, a Berlusconi, per 700 mila franchi francesi. Fu molto probabilmente Veronica Lario, allora moglie di Silvio, a scegliere il prezioso oggetto. Il fondatore di Forza Italia aveva appena dovuto lasciare Palazzo Chigi, nel dicembre 1994, quando il suo governo era caduto per decisione del leader della Lega Umberto Bossi.

 

silvio berlusconi e la sua passione per i quadri 4

Dopo il furto, si era subito messo in moto Bernard Darties, gran cacciatore di opere rubate dell’ocbc, la struttura della polizia francese che si occupa di beni culturali. […] Darties arriva a Milano e, assistito dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico, interroga Berlusconi e gli chiede la restituzione dell’orologio. Ma l’ex presidente del Consiglio gli risponde che avrebbe ridato il prezioso oggetto alla Francia solo se rimborsato del prezzo che in buona fede aveva pagato al gallerista svizzero. Impossibile, gli aveva risposto Darties: il castello di Bouges e tutti i suoi arredi appartengono al Centre des monuments nationaux,

orologio louis xvi progettato da robert robin 3

 

 […] Oggi Vincent Noce prova a lanciare un appello alla famiglia: “Sarebbe un onore per i Berlusconi restituire alla Francia questo orologio, dimostrerebbero che la parola onore ha ancora un significato nella loro famiglia”. L’italia potrebbe chiedere ai francesi qualcosa in cambio, anche se non proprio la Gioconda.

orologio louis xvi progettato da robert robin 5orologio louis xvi progettato da robert robin 1orologio louis xvi progettato da robert robin 2silvio berlusconi e la sua passione per i quadri 1silvio berlusconi e la sua passione per i quadri 3

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?