satnam singh bracciante francesco lollobrigida

LOLLO E LE BRACCIA STRAPPATE DALL’AGRICOLTURA – PADELLARO INFILZA IL COGNATO D’ITALIA SUL CASO DEL BRACCIANTE SATNAM SINGH, MORTO DOPO AVER PERSO UN BRACCIO NEI CAMPI E ABBANDONATO PER STRADA DAI DATORI DI LAVORO: “BENE HA FATTO IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA AD AFFERMARE CHE NON BISOGNA, PER QUALCHE POMODORO MARCIO, ‘CRIMINALIZZARE TUTTE LE IMPRESE AGRICOLE’ E MENO CHE MAI ACCUSARE LA PATRIOTTICA ‘FILIERA’. È NORMALE CHE IN UN SISTEMA CHE OCCUPA MILIONI DI PERSONE, DUE O TRECENTOMILA DI QUESTE SIANO PAGATE, IN NERO, FINO AI QUATTRO EURO L’ORA…”

Estratto dell’articolo di Antonio Padellaro per “il Fatto Quotidiano”

 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

“Avevo avvisato il lavoratore di non avvicinarsi al mezzo e lui ha fatto di testa sua… Una leggerezza che è costata cara a tutti”.

Renzo Lovato, proprietario dell’azienda agricola di Latina dove Satnam Singh ha perso un braccio e successivamente la vita

 

Diciamolo una buona volta: che questi lavoratori facciano spesso e volentieri di testa loro, sordi a ogni cortese e responsabile richiamo, lo sanno tutti. Vogliamo parlare di quel Gill che nel marzo del 2022, in quel di Borgo Hermada (Terracina), in piena pandemia, piantò una grana e pretendeva che i suoi datori di lavoro gli fornissero una mascherina?

 

renzo lovato satnam singh

Richiesta a tal punto insistente che fece scattare, purtroppo, l’inevitabile procedura di licenziamento prevista per chi lavora in nero, privo di permesso di soggiorno: investito con un furgone gli vennero spaccate le ossa con una mazza da baseball e finì gettato in un fosso a meditare sulla propria ingratitudine.

 

Ci fu un qualche eccesso, vero, ma che poi certi atteggiamenti facciano saltare i nervi a chi ti ha trovato un’occupazione è anche comprensibile. Al confronto l’avvisato e avventato Satnam è stato trattato con i guanti gialli (anche se forniti per una mano soltanto).

 

francesco lollobrigida - mucche

Insomma, si fa presto a strillare contro il caporalato quando invece si dovrebbero apprezzare gli sforzi di coloro che pur di assicurare un lavoro a questi, diciamolo, irregolari e clandestini si adoperano per predisporre efficienti linee di trasporto locale onde dislocare la manodopera straniera nelle varie aziende.

 

Può accadere che considerato l’affollamento dei richiedenti asilo qualcuno nella calca accusi problemi respiratori e che, per motivi di puntualità, i boccheggianti vengano fatti scendere (come da filmati visionati dalla magistratura) e lasciati sul ciglio della strada (situazione analoga verificatasi l’altro giorno sul Frecciarossa, da Roma a Venezia, e senza che i passeggeri facessero tante storie).

 

SATNAM SINGH - VIGNETTA BY MILITANZA GRAFICA

Del resto, che la vedova Singh non sia stata convinta neppure dagli avvocati a presentare una denuncia (con la scusa che una donna sola ha un bisogno assoluto di quel lavoro) la dice lunga su certi piagnistei orchestrati dalla solita sinistra nemica acerrima del mercato.

 

Bene quindi ha fatto il ministro Lollobrigida ad affermare che non bisogna, per qualche pomodoro marcio, “criminalizzare tutte le imprese agricole” e meno che mai accusare la patriottica “filiera”. È normale che in un sistema che occupa milioni di persone, due o trecentomila di queste siano pagate, in nero, fino ai quattro euro l’ora che tanto scandalizzano le anime belle.

 

[...] Il governo non perde tempo e si convoca subito un vertice ministeriale che, apprendiamo, pur nella difesa di un “comparto strategico essenziale”, “accende un faro” e annuncia un “giro di vite sui controlli”, mentre “si tratta sui flussi e click day” (qualsiasi cosa significhi).

 

antonio padellaro foto di bacco

Confortati dalle misure predisposte dall’esecutivo, le comunità indiane, pachistane, bengalesi sono tornate serenamente a spezzarsi la schiena nei campi pregando le rispettive divinità di conservare loro quella invisibilità che rappresenta l’unica garanzia di non finire nelle maglie di un decreto Piantedosi sui rimpatri.

 

Si apprende intanto che il braccio tranciato del lavoratore Singh potrebbe rispondere dei reati di procurato allarme, imperizia, negligenza. Mentre s’indaga sui possibili danni d’immagine procurati alla filiera agricola, vanto del governo e della Nazione.

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - MASSIMO BOTTURA AL G7 DI BORGO EGNAZIA francesco lollobrigida

Ultimi Dagoreport

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DEL DIRETTORE MARIO PARENTE AD ATTIVARE LA PROCEDURA DI SPIONAGGIO...

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…