“IL MINISTRO DEGLI ESTERI TAJANI DICE DI ESSERSI MOSSO PER VIE DIPLOMATICHE A FAVORE DI MIA FIGLIA? SOLO CHIACCHIERE” - IL PADRE DI ILARIA SALIS, DETENUTA IN UNGHERIA IN CONDIZIONI DISUMANE, INCALZA IL GOVERNO: “NESSUNO MI HA CHIAMATO DALLA FARNESINA. VEDRÒ L’AMBASCIATORE IN UNGHERIA MA È LA PRIMA VOLTA DA UN ANNO" - LA RISPOSTA DI QUEL MERLUZZONE DI TAJANI: "LA VICENDA DI ILARIA SALIS? MI SEMBRA SI SIA ECCEDUTO" (UN VERO FALCO, SVEGLIO COME POCHI...)
TAJANI, 'QUESTA VOLTA SI È ECCEDUTO' CON ILARIA SALIS
(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Sulla vicenda di Ilaria Salis, portata in aula in tribunale in catene a Budapest, "questa volta mi sembra che si sia ecceduto": si tratta di "violazione delle orme comunitarie" e non è "in sintonia con la nostra civiltà giuridica": lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista a Radio Anch'io. Secondo Tajani, "gli avvocati devono chiedere gli arresti domiciliari in Italia", e ha detto anche che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha incontrato il padre di Ilaria, Roberto, e sta seguendo da vicino il caso.
Estratto dell’articolo di Federico Berni per il “Corriere della Sera”
ROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALIS
[…] Ilaria deve rientrare in Italia, le immagini parlano chiaro». Roberto Salis sapeva che sua figlia sarebbe stata portata in aula in catene. Ma […] per un genitore sarà sempre un colpo duro. […]
[…] È riuscito a parlarle?
«Sono riuscito a incontrarla per la prima volta da un anno a questa parte, senza un vetro divisorio in mezzo a noi».
[…] Sull’andamento del processo si sente di fare previsioni?
«Posso dire solo che Ilaria si dichiara innocente, e che porterà in aula tutte le motivazioni per dimostrare la sue estraneità alle accuse. Il punto è un altro: mia figlia deve uscire di lì, bisogna tirarla fuori. Denunciamo da tempo le condizioni in cui è detenuta, la privazione dei diritti fondamentali di una cittadina italiana, in un Paese europeo. Non è civile celebrare un processo equo in queste condizioni. Su questo mi sarei aspettato una indignazione trasversale».
E invece?
«Invece mi tocca leggere ancora certi titoli che la definiscono “l’anarchica” e simili. Mia figlia ha preso le distanze da certe posizioni già da tempo. Lei è un’antifascista, punto».
Il ministro degli Esteri Tajani, giorni fa, ha annunciato di essersi mosso per vie diplomatiche a favore di sua figlia.
«Solo chiacchiere».
Nessuno l’ha chiamata dalla Farnesina?
«Niente, domani (oggi ndr) vedrò l’ambasciatore in Ungheria. Ma è la prima volta da un anno. Il personale dell’Ambasciata, in questi mesi, è riuscito a prendere contatti, ma il risultato è stato pari a zero. Ilaria è ancora in carcere, e ieri ha fatto ingresso in aula in catene. L’hanno vista tutti no? Cosa serve ancora a capire la gravità della situazione?».
ROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALIS
Ilaria può restare ai domiciliari nel Paese di appartenenza. Che ostacoli ci sono?
«La giustificazione è ridicola. Ci siamo sentiti dire che, dal momento che è una legge del 2009 mai applicata, allora non si può attuare».