vladimir putin reliquie russia

PUTIN ORDINA: DIO LO VUOLE! - LA "SVOLTA RELIGIOSA" DI "MAD VLAD" HA FATTO ESPLODERE IL MERCATO DI RELIQUIE SACRE CHE ARRIVANO DALL'ITALIA - C'E' SOLO UN PICCOLO PROBLEMA: MOLTISSIMI DI QUESTI "CIMELI" SONO FALSI - IL CASO È ESPLOSO DOPO CHE MIKHAIL DANILOV, IL PROPRIETARIO DEL CLUB DOVE È STATO ORGANIZZATO IL PARTY "QUASI NUDO", HA REGALATO A UNA CHIESA DI MOSCA LE RELIQUIE DI SAN NICOLA, DICENDO DI AVERLE "COMPRATE IN VATICANO", PECCATO CHE…

Estratto dell'articolo di Anna Zafesova per "la Stampa"

 

PUTIN E IL CAPO DELLA CHIESA ORTODOSSA

L'amore dei russi benestanti per il made in Italy è celebre: […] le sanzioni internazionali e la proclamazione dell'Italia come "Paese ostile" da parte del Cremlino non ha impedito ai ricchi e ai famosi di Mosca di continuare a desiderarlo. Anzi, con la svolta verso i "valori tradizionali" del conservatorismo religioso, è stata aperta anche una nuova voce nelle importazioni russe dall'Italia.

 

nastja ivleeva e philipp kirkorov

Il largo pubblico se ne è accorto quando Mikhail Danilov, proprietario di diversi locali notturni nella capitale russa, si è presentato davanti alle telecamere per donare al parroco di una chiesa del centro di Mosca le reliquie di san Nicola, vantandosi di averle «comprate in Vaticano». […] Con il prezioso dono, l'imprenditore voleva ingraziarsi nientemeno che il Cremlino, e salvare il suo night club Mutabor, diventato un mese fa il teatro dell'"Almost naked party".

 

Il festino "quasi nudo" ha attirato decine di star dello spettacolo insieme a numerosissimi esponenti del grande business moscovita, vestiti in abiti a effetto "nudo" o vistosa lingerie […].Tra le celebrità che più hanno fatto scandalo, il rapper Vacio, vestito con soltanto un calzino firmato Balenciaga, indossato non sul piede, e la blogger Nastya Ivleeva, che sfoggiava su quella che ha definito «la scollatura posteriore» una collana di diamanti con uno smeraldo gigantesco, vantandosi che costava 230 mila euro.

Nikolai Vasilyev ALLA FESTA NUDISTA A MOSCA

 

Pochi giorni dopo, l'ira del Cremlino si è abbattuta sulle star "quasi nude". Vacio è in carcere, e probabilmente dovrà scegliere tra l'incriminazione per «propaganda Lgbt» […]Altre superstar sono state censurate dai concertoni di Capodanno, indagate dalla guardia di finanza e scaricate dagli sponsor.

 

[…] Secondo l'agenzia Bloomberg, dietro alla improvvisa svolta moralista c'è Vladimir Putin in persona. Per salvare il club dello scandalo, il suo proprietario ha quindi tirato fuori l'artiglieria pesante: la reliquia del santo che ha ispirato Babbo Natale. Non ha funzionato: il Mutabor è stato chiuso dal tribunale per aver servito della «birra avariata».

 

E ora, l'imprenditore rischia di trovarsi in uno scandalo ancora più imbarazzante: alcuni giornalisti e blogger non si sono limitati a ironizzare sulle reliquie «comprate in Vaticano», ma si sono presi la briga di ingrandire il "certificato di autenticità" che le accompagnava. Per scoprire che il documento, in latino, è stato emesso dalla diocesi di Novara, a firma del subdiacono Franco Cerruti, nel 2018.

 

Mikhail Danilov dona la reliquia di san nicola a un parroso

Una inchiesta di Radio Liberty ha permesso di individuare almeno altre quattro reliquie provenienti da Novara e certificate dallo stesso esperto: la cintura della Madonna, donata da un imprenditore e deputato di Russia Unita alla cattedrale di Kazan di Pietroburgo, i resti di san Spiridone, donati alla diocesi di Oryol da un altro imprenditore, proprietario di un mercato moscovita, le reliquie di Fede, Speranza e Carità e la loro madre Sofia, donate dal vescovo di Tikhvin a un convento pietroburghese, e un cofanetto con resti di 18 santi nella chiesa di san Giovanni Battista a Yukki.

 

DETTAGLIO DELLE RELIQUIE DI SAN NICOLA DONATE DA MIKHAIL DANILOV

Sulle origini dichiarate delle reliquie, la confusione è massima: la cintura viene dichiarata proveniente dal Monte Athos, la diocesi di Oryol sostiene di aver ricevuto san Spiridone da «Navarra in Spagna» (avendo le idee poco chiare su dove si trovi Novara), e la badessa pietroburhese sostiene in un'intervista che il reliquario sia venuto dalla Francia. L'antiquario pietroburghese Ivan Boldyrev ha raccontato al canale Telegram "Teleghi i memasy" di possedere reliquie autenticate da Cerruti, e di credere che passassero da Novara perché «c'era un deposito di reliquari da monasteri dismessi».

 

Nell'immaginario degli acquirenti russi, una sorta di outlet [...] Se non fosse per un piccolo particolare: Franco Cerruti non lavora più nella diocesi di Novara dal 2015, e quindi il giallo non riguarda soltanto la provenienza delle reliquie, ma anche dei "certificati di autenticità", con i quali posare davanti alle telecamere.—

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