elena aubry con la mamma graziella viviano

PERCHÉ SONO STATE RUBATE LE CENERI DI ELENA AUBRY? – IL CONTENITORE CON GLI ULTIMI RESTI DELLA RAGAZZA MORTA IN MOTO SULL’OSTIENSE DUE ANNI FA È STATO TRAFUGATO E RITROVATO SENZA LA TARGHETTA CON IL NOME A CASA DI UN UOMO CHE ORA È INDAGATO – UN GESTO COMPULSIVO, OPPURE DIETRO C' È UN TRAFFICO DI OGGETTI DA RIVENDERE AL MERCATO NERO?

 

 

Michela Allegri e Alessia Marani per “il Messaggero”

 

graziella viviano elena aubry

Ritrovata. Mamma Graziella Viviano ieri alle 15 è stata convocata nella caserma dei carabinieri di via dei Volsci, nel quartiere San Lorenzo di Roma. «Quasi non volevo andare, al telefono ho risposto loro: possiamo fare lunedì? Ma sono stati categorici, no, signora, oggi. La sorpresa è stata grande: hanno ritrovato l' urna con le ceneri di mia figlia Elena. È la sua, anche se manca la targhetta con il nome. Perché è verde, con striature diverse, fatta a mano, è lei».

 

ELENA AUBRY CON LA MAMMA GRAZIELLA

I resti della 25enne che il 6 maggio di due anni fa morì sbalzata dalla sella della sua moto mentre viaggiava - «a velocità non sostenuta», secondo la perizia della Procura - sulla via Ostiense costellata di dossi e radici, erano stati trafugati dal cimitero del Verano. E sono stati ritrovati a casa di un uomo che è stato indagato con l' accusa di sottrazione di cadavere. Graziella si era accorta del furto il 5 maggio, alla vigilia dell' anniversario della scomparsa della figlia.

 

elena aubry

Qualcuno aveva smurato i foratini che chiudevano il fornetto nella fila più alta all' ultimo piano della palazzina denominata riquadro 73, portando via la scatola con le ceneri e un quaderno con le dediche di amici e motociclisti, lasciando solo i fiori finti che la mamma aveva sistemato accanto. I carabinieri, venerdì pomeriggio, hanno bussato all' appartamento di un 49enne nel quartiere di Casal Bertone, non distante dal Verano, e hanno trovato il vaso con le ceneri insieme ad altra refurtiva, la foto di Elena tolta dalla lapide ma non il quaderno.

LE CENERI DI ELENA AUBRY TRAFUGATE

 

L' EMBLEMA

Il volto di Elena, i suoi lunghi capelli e i grandi occhi chiari, in questi due anni sono diventati il simbolo della battaglia che la madre sta conducendo per migliorare la sicurezza stradale. Sua l' idea di cerchiare le buche sull' asfalto con la vernice fluorescente per segnalare il pericolo a chi viaggia su due ruote. Sua la proposta approdata in Parlamento di rimuovere i guard-rail ghigliottina per i centauri che carambolano negli incidenti.

 

elena aubry 8

«La cosa più importante - spiega Graziella Viviano appena uscita dalla caserma - è che non è stato rimosso il sigillo dell' urna e che, quindi, le ceneri non sono state disperse. Questo era il mio cruccio più grande. Ringrazio i carabinieri e voglio pensare che come tutti i motociclisti che sono spiriti liberi, mia figlia abbia visto un po' di sole e sia voluta uscire dal cimitero per farsi un giro. Adesso l' urna è ancora con in caserma, per questo week-end rimarrà lì. Ho sempre avuto fiducia nelle forze dell' ordine, per me sono persone speciali e ancora una volta hanno dimostrato di esserlo».

 

elena aubry 7

Ma chi e perché ha rubato le ceneri di Elena Aubry? Gli inquirenti hanno verificato le immagini riprese dalle telecamere ai varchi di accesso al cimitero nei primi giorni di riapertura dopo il lockdown per il coronavirus, annotando i sospetti. Quindi hanno fissato la loro attenzione su una sorta di habituè del Verano, visto aggirarsi più volte nei dintorni del cimitero. I carabinieri lo tenevano d' occhio da un paio di settimane. Venerdì pomeriggio lo hanno ritrovato dentro, non ha saputo dare spiegazioni della sua presenza.

 

A quel punto, d' accordo con la Procura, hanno deciso di pedinarlo individuando, così, la sua abitazione a Casal Bertone, zona vicina al Verano. Durante la perquisizione è spuntata fuori la refurtiva.

 

elena aubry 3elena aubry 2

SCIACALLAGGIO

L' urna, dunque, non è stata riconsegnata spontaneamente, nonostante gli appelli lanciati dalla famiglia. La mamma aveva anche fornito l' indirizzo di una chiesa di Monteverde per consentire di recapitare in forma anonima informazioni utili. Per la sottrazione di cadavere, questo il reato contestato, è stato indagato a piede libero il 49enne che già in passato si sarebbe reso protagonista di furti nei cimiteri capitolini, in particolare di fotografie riposte sulle lapidi. Non è stato arrestato poiché, secondo la pm Laura Condemi, titolare del fascicolo, non ci sarebbe pericolo di fuga. Ma perché questo furto? Un gesto compulsivo, oppure dietro c' è un traffico di oggetti da rivendere al mercato nero? Comunque, secondo chi indaga, non si tratterebbe di un gesto mirato contro Elena e la mamma Graziella.

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