E POI CI SI CHIEDE DEL PERCHE’ LE STRADE ITALIANE SONO UN CIMITERO: LE PATENTI SI COMPRAVANO – DOPO L’INCHIESTA DI “REPUBBLICA”, CHE RACCONTA QUANTO SIA FACILE OTTENERE LA LICENZA DI GUIDA USANDO DELLE SCORCIATOIE, QUALCOSA SI È MOSSO - ORA PER EVITARE CHE I CANDIDATI COPINO AL TEST SCRITTO DEVONO INDOSSARE CAMICI MONOUSO, GLI ORECCHINI E OCCHIALI DOVRANNO ESSERE MESSI IN DELLE BUSTE SIGILLATE E...
Estratto dell’articolo di Federica Angeli per “La Repubblica”
INCHIESTA DI REPUBBLICA SU PATENTI COMPRATE
Camici monouso, disturbatori di frequenze e in una busta sigillata orecchini, occhiali, collane e bracciali. A partire da ieri l’esame scritto per la patente nelle Motorizzazioni ha nuove regole. Dopo l’inchiesta di Repubblica sull’affare gestito da autoscuole, esaminatori delle Motorizzazioni corrotti e vigilantes complici, sotto la regia della camorra, che dietro pagamento di mazzette dai 3 ai 4.000 euro a pratica fanno superare l’esame di teoria a italiani e stranieri — qualcosa si è mosso. […]
«Per i candidati — si legge nella direttiva inviata nel Nord-Est dalla direzione del Mit — ci sarà l’obbligo per tutti i candidati di indossare camici monouso a maniche lunghe in tessuto non tessuto (tnt) con polsino in maglina, in luogo delle pettorine, del tipo in uso in ambito sanitario, resi disponibili dall’ufficio».
CANDIDATO INGOIA AURICOLARE DURANTE ESAME DELLA PATENTE
Non solo: è previsto anche l’obbligo di utilizzare esclusivamente gli auricolari monouso resi disponibili dell’ufficio in caso di richiesta del supporto audio; l’attivazione di un servizio di “controllo di sicurezza” a cura di personale qualificato (guardia particolare giurata) dotato di metal detector di tipo brandeggiabile, ovvero installazione di metal detector a portale all’ingesso delle aule esami”, con la turnazione dei vigilantes.
Considerato che i sistemi di comunicazione con l’esterno possono essere nascosti oltre che negli indumenti anche negli accessori di abbigliamento (occhiali, orologi, bracciali, anelli, orecchini, collane) “si dispone il divieto di ingresso in aula con detti oggetti. A tal riguardo è fatto obbligo, per ciascun candidato di riporre detti accessori all’interno di specifiche buste schermate, numerate, rese disponibili dall’ufficio, da lasciare in corrispondenza della postazione dell’esaminatore.
In nessun caso, fatti salvi quelli di natura sanitaria debitamente certificati, potranno essere ammessi in aula candidati che non abbiano superato il controllo di sicurezza al metal detector con esito negativo, ovvero senza che lo strumento abbia rilevato la presenza di oggetti non ammessi”.
Al Sud e al Centro Italia è stata presa la decisione di dotare anche ogni aula di jammer, ovvero i disturbatori di frequenza. Ma per questo si sta aspettando l’autorizzazione del ministero del Made in Italy, quello che sembra avere la competenza per poter dare l’ok all’uso di uno strumento ad oggi consentito solo all’esercito e alle forze dell’ordine.
TRUFFA AURICOLARE ESAME PATENTE
«C’è stata una sperimentazione alla Motorizzazione di Napoli per 8 mesi del jammer — ha spiegato un funzionario del Mit — e ha funzionato». La nuova direttiva intensifica anche gli accordi con gli organi di polizia.