
PRIMA DI INDIGNARVI, ACCENDETE IL CERVELLO E LEGGETE PERCHÉ A FILIPPO TURETTA NON POTEVA (PER LEGGE) ESSERE CONTESTATA L’AGGRAVANTE DELLA CRUDELTÀ. I GIUDICI, CHE HANNO SCRITTO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA CON CUI HANNO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO L’OMICIDA DI GIULIA CECCHETTIN, SPIEGANO: “ERA NECESSARIO PROVARE CHE TURETTA AVESSE AGITO CON LO SPECIFICO INTENTO DI INFLIGGERE SOFFERENZE AGGIUNTIVE E GRATUITE OLTRE A VOLER UCCIDERE”. CON BUONA PACE DELLA ORMAI ONNIPRESENTE ELENA CECCHETTIN (CHE HA PARLATO DI “TERRIBILE PRECEDENTE”): I GIUDICI NON SI SONO INVENTATI NULLA DI NUOVO VISTO CHE…
Estratto dell’articolo di Rosario Di Raimondo per “la Repubblica”
filippo turetta e il suo legale
In questi giorni segnati da polemiche anche molto dure, parlando con amici e colleghi ripetono un concetto: «Abbiamo il dovere di applicare la legge anche quando non la condividiamo e a prescindere dalle reazioni che possono avere le persone.
Quello che abbiamo scritto non significa che un soggetto inesperto non può essere crudele, ma che l’aggravante della crudeltà – concetto tecnico che differisce tantissimo dal senso comune – non è provata oltre ogni ragionevole dubbio. Per Filippo Turetta non ci sono stati sconti».
giulia cecchettin filippo turetta
I giudici che hanno condannato all’ergastolo l’ex studente di Torreglia per il femminicidio di Giulia Cecchettin hanno alle spalle una lunga esperienza.
Stefano Manduzio è il presidente della Corte d’assise che ha processato Filippo; Francesca Zancan, un passato ai vertici della sezione locale dell’Anm, è la magistrata che ha scritto le motivazioni che fanno discutere oggi, dopo il confronto con gli altri sei giudici popolari assieme ai quali è stato deciso l’epilogo in primo grado.
Un passaggio, fra gli altri, ha ferito i familiari di Giulia – uccisa con 75 coltellate l’11 dicembre del 2023 dall’ex fidanzato – e scatenato le reazioni.
Questo: «Turetta non aveva la competenza e l’esperienza per infliggere sulla vittima colpi più efficaci, idonei a provocare la morte della ragazza in modo più rapido e “pulito”».
A chi ha parlato con loro lungo i corridoi della cittadella della giustizia veneziana, i protagonisti della decisione spiegano che dal punto di vista giuridico il numero di coltellate non c’entra. «Umanamente sarebbe stato facile dire che con 75 colpi è crudeltà. Ma noi dobbiamo applicare la legge, decidere su parametri oggettivi stabiliti dalla Cassazione».
E secondo la giurisprudenza, per avallare quell’aggravante – che la procura, con il pm Andrea Petroni, aveva contestato – «era necessario provare che Turetta avesse agito con lo specifico intento di infliggere sofferenze aggiuntive e gratuite oltre a voler uccidere». Dai video agli atti si vede invece che agisce «con la rabbia e la concitazione di chi vuole uccidere subito», pur senza riuscirci. Non è stato un raptus, il suo. Anzi: la violenza, la volontà di sopraffarla c’erano fin dall’inizio, motivo per cui è stata blindata la premeditazione. «È stato un omicidio efferato, cruento – le parole condivise dalle toghe con chi ha parlato con loro – Ma la crudeltà è un concetto tecnico».
[…] Elena Cecchettin, la sorella, ha definito «un terribile precedente » le motivazioni. «In realtà questa sentenza non dice nulla di nuovo, siamo nel solco dell’orientamento consolidato e univoco delle Sezioni Unite.
Abbiamo guardato tutte le sentenze della Cassazione sulla crudeltà, relative a omicidi commessi con un grandissimo numero di coltellate.
filippo turetta giulia cecchettin
Sia chiaro, lei ha tutto il diritto di non conoscere i precedenti», è un’altra riflessione riferita a Repubblica , parole che di certo mai vorrebbero mancare di rispetto a una donna che «ha avuto il merito di aver portato all’attenzione pubblica » il tema della violenza di genere. Chi ha scritto la sentenza la riscriverebbe allo stesso modo, perché così è stato deciso dalla camera di consiglio. Ci sarà tempo per capire cosa pensano altri giudici.
La procura di Venezia riflette infatti sulla possibilità di fare appello. Così come i legali di Turetta.
FILIPPO TURETTA IN AULA
elena cecchettin la sorella di giulia 3
filippo turetta
GIULIA CECCHETTIN E FILIPPO TURETTA
FILIPPO TURETTA IN AULA