AL PROCESSO PER LA MORTE DI YARA, LA PROCURA SGANCIA IL MISSILE CONTRO BOSSETTI: “IL DNA SU SLIP E LEGGINGS È SUO” - DECISIVI SONO I NOVE CAMPIONI PRELEVATI SUGLI SLIP ACCANTO A UN TAGLIO, EFFETTUATO CON UN’ARMA AFFILATA
COPERTINA DI OGGI BOSSETTI YARA GAMBIRASIO
Paolo Berizzi per “la Repubblica”
Sentite le parole del colonnello Giuseppe Lago, comandante del Ris: «Sugli slip e sui leggings della povera Yara abbiamo trovato materiale genetico che, per qualità e quantità, risulta esorbitante. Molto oltre il necessario per stabilire, in maniera chiara e inequivocabile, che la componente maschile di quel materiale è attribuibile — senza dubbio alcuno — a Ignoto 1».
Ora provate a immaginarvi l’espressione di Massimo Bossetti (Ignoto 1, per l’accusa) mentre ascolta, e intanto sullo schermo scorrono le slide con le zoomate sui reperti prelevati dagli indumenti di Yara e le tabelle tecnico scientifiche che classificano in sigle le analisi. «Scusi, ma come fa a essere il mio Dna quello lì?».
La domanda, accompagnata da un’espressione perplessa, è sussurrata da Bossetti all’orecchio del genetista Marzio Capra, consulente della difesa che gli siede accanto in prima fila nell’aula della Corte d’Assise di Bergamo. «Per essere il tuo Dna — gli semplifica l’esperto — deve essere tuo al 100%. Invece risulta tuo solo al 50%».
È la tesi sostenuta dalla difesa: si fa leva sulla mancanza di compatibilità tra Dna nucleare e Dna mitocondriale nel campione genetico “targato” Bossetti — quello che lo collega all’omicidio di Yara. Ma per la scienza forense, è già stato acclarato, è il Dna nucleare l’unico che si utilizza per l’identificazione.
Udienza ipertecnica per addetti ai lavori ieri al processo contro Massimo Bossetti (unico indagato per l’omicidio di Yara Gambirasio). In aula sono entrate per la prima volta le prove. Anzi la, prova: il Dna sugli slip e sui leggings della ginnasta tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere il 26 febbraio.
giuseppe guerinoni massimo bossetti
«Decisivi», ha argomentato il comandante del Ris di Parma, sono i nove campioni prelevati sugli slip in prossimità di un taglio (effettuato con un’armaaffilata). Al netto dell’impiego di diversi kit, il risultato è sempre lo stesso: otto campioni hanno rivelato una “mistura biologica” (sangue) in cui è maggioritario il Dna della vittima. Il nono campione ha una “percentuale dominante di un soggetto maschile”: Ignoto1.