distrazione distratto taxi uber

SAPETE QUAL È L’OGGETTO DIMENTICATO PIÙ SPESSO SUI TAXI? – OGNI ANNO SUCCEDE A MIGLIAIA DI PERSONE IN OGNI PARTE DEL GLOBO - IL REPORT DI UBER, SECONDO CUI CI SONO DUE I GIORNI DELLA SETTIMANA IN CUI CAPITA PIÙ SPESSO DI DIMENTICARSI QUALCOSA: GIOVEDI' E VENERDI…

Serena Coppetti per “il Giornale”

donna entra in taaxi

 

Succede sempre un attimo dopo. Dopo aver pagato, dopo aver chiuso la portiera, dopo aver scaricato i bagagli, inforcato gli occhiali, imbracciato la borsa, sorriso al tassista.

Succede sempre dopo aver visto con la coda dell' occhio la targa dell' auto che si allontana. Dopo aver assaporato l' inizio del viaggio, quel primo attimo di compiaciuta beatitudine misto alla consapevolezza di aver vinto la lite contro l' abitudine. Pronti, via.

oggetti dimenticati in uber

 

È lì che cerchi il cellulare, il passaporto, il mazzo di chiavi, l' auricolare, il portafogli persino il computer e adesso, new entry, anche la mascherina e non li trovi. Calma calma calma ripetuto come un mantra per esorcizzare la paura, mentre frughi in ogni dove, tasca, taschina, valigia, zaino, apri zip, tasti giacche e giacchette, ribalti la borsa. E... niente. Non c' è.

 

distrazione

In un nanosecondo la consapevolezza è diventata un' altra. Dimenticato sul taxi. Abbandonato oppure cascato, ma tanto è lo stesso. Panico. Colpa di quella chiacchiera di troppo - ti maledici - di quella telefonata lunga lunghissima che ora devo scendere scusa ci sentiamo dopo... Lo stress, ecco, colpa dello stress, fastidioso ingombrante compagno di troppa vita e pure di viaggio. Quello sì che andava abbandonato in fretta sul sedile del taxi.

 

smemorato 1

Invece eccolo qui, lievitato a dismisura, ora quasi lo tocchi, appiccicato addosso, mescolato al caldo, distillato in goccioline di sudore con quella domanda che ti rimbomba nella testa. E ora? Sguardo veloce all' orologio, parte la corsa a ritroso e contro il tempo. Perché se è vero che a cambiare la via vecchia per la nuova, si sa quel che si lascia ma non quel che si trova (che a volte è anche un gran bene), quando si tratta di partenze in taxi per fortuna, adesso, si sa quel che si lascia ma anche quel che si ri-trova.

 

Lo dimostra la ricerca di Uber «Lost & Found» che fotografa ogni anno gli oggetti più dimenticati. Ogni viaggio prenotato con l' app è infatti tracciato tramite Gps. Tutto registrato conducente, passeggero, punto di partenza e punto di arrivo. Dimenticare qualcosa è così usuale ovunque che Uber ha persino messo a disposizione un team di supporto per smemorati impanicati. Clic, sezione «aiuto» dell' app oppure linea dedicata di assistenza ai clienti. Pronto?

dimenticarsi qualcosa

 

Pronto non tanto, specie di giovedì e di venerdì, i giorni che, secondo il report di Uber, sono i più votati alla disattenzione in Italia. E «pronto» un po' meno nel pomeriggio, dopo le 13 e prima delle 20. Al mattino i passeggeri, a quanto pare sono più svegli e più attenti a non dimenticare niente.

 

Al primo posto nel mondo la città più smemorata in assoluto risulta essere Tokyo, l' affollata capitale giapponese che batte tutti. Ma sul podio c' è anche il tricolore, con Milano che è la terza città «distratta» al mondo. Se restringiamo il campo alla sola Europa, balziamo al secondo posto dopo Vienna, la prima metropoli europea per oggetti smarriti.

 

A seguire nella classifica mondiale Perth in Australia, Johannesburg in Sud Africa e la texana Austin negli Stati Uniti. Mentre in Europa dopo Vienna e Milano, al terzo posto si piazza la tedesca Monaco, seguita dalla spagnola Malaga e dalla svizzera Zurigo.

 

homer simpson distratto

In comune, da una parte all' altra del globo, a qualsiasi latitudine, lo smartphone è l' oggetto più dimenticato: scordato e imprescindibile allo steso tempo. In Italia le dimenticanze sono importanti. Al secondo posto, dopo il cellulare, c' è infatti portafogli e borsellini, mollati magari dopo aver pagato la corsa. A seguire occhiali, poi zaini, borse e valigie (quarto posto), quindi vestiti, cuffie, chiavi, il computer, segue al penultimo posto il passaporto e per concludere la top ten con i libri. Se rientrate nella casistica fate due conti: avete perso qualcosa il 20 ottobre 2020 alle 12? In Italia è stato il giorno più smemorato.

distrazione

Giustificatevi: eravamo inseguiti dalla seconda ondata della pandemia.

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