re carlo iii dracula

MA LO SAPETE CHE RE CARLO SVACANZA IN ROMANIA? IL SOVRANO INGLESE VA NELLA TERRA DI VLAD L’IMPALATORE, CON CUI È PURE IMPARENTATO, DA VENTICINQUE ANNI: HA ALMENO UNA DECINA DI PROPRIETÀ E OGNI OCCASIONE È BUONA PER MOLLARE CAMILLA A CASA – IL MOTIVO PER CUI CARLO SENTE QUESTA CONNESSIONE È CHE PER LUI LA ROMANIA INCARNA QUEL PARADISO PERDUTO PRE-MODERNO – ALLA FACCIA DELLA POVERA GENTE CHE VORREBBE UN PIZZICO DI MODERNITÀ IN PIÙ…

Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

re carlo

Sulle orme di nonno Dracula: il primo viaggio all’estero di re Carlo dopo l’incoronazione ha avuto come meta la Transilvania, la regione romena terra d’origine di Vlad l’Impalatore, il principe del XV secolo noto per la sua abitudine di impalare vivi i nemici catturati e che fornì la base d’ispirazione per il personaggio del celebre vampiro creato da Bram Stoker.

 

Ebbene, il sovrano britannico discende da Dracula per parte della bisnonna, la regina Maria, moglie di re Giorgio V, che era una Wurttenberg, casata legata a quella dell’Impalatore. Ma non è (solo) per questo motivo che Carlo è andato in questi giorni in Transilvania: il suo è un attaccamento profondo a quella terra, che visita addirittura ogni anno dal lontano 1998.

dracula

 

Un rapporto poco noto al pubblico: ma si può dire che nel corso della sua vita Carlo abbia intrattenuto due lunghe relazioni clandestine, una con Camilla e una con la Transilvania. La prima fatta di cuore e carne, la seconda di mente e spirito.

[…]

 

Carlo possiede almeno una decina di proprietà in Romania, fra cui una casa di villeggiatura che affitta ai turisti e i cui proventi vanno a finanziare la Fondazione Romania Principe di Galles, stabilita nel 2015 per offrire corsi di formazione alla gente locale per la conservazione del patrimonio culturale. La Fondazione è ospitata in una casa contadina del Seicento, anch’essa di proprietà di Carlo e che si trova, al pari della villetta, nel villaggio transilvano di Viscri, vero luogo dell’anima del re.

land of fairy tales romania

 

[…]

«Stento a credere — ha detto Carlo — che siano passati 25 anni dalla mia prima visita in questa notevolissima terra, anche se già prima di venire qui sentivo una profonda connessione con la Romania». E il motivo è presto detto: «Sono giunto ad amare la Romania — ha proclamato il sovrano britannico —: la vostra cultura e arte, il vostro patrimonio e la vostra storia, i vostri panorami travolgenti e l’inestimabile biodiversità.

 

romania

La Romania ha preservato, nelle sue antiche foreste, nella sua campagna intatta, e attraverso alcuni notevoli esempi di agricoltura sostenibile, un’incomparabile ricchezza della Natura. Questa è ancora la casa di molte specie di flora e fauna che sono scomparse o sono minacciate altrove in Europa e nel mondo, cosa che rende tutto ancora più prezioso». Ecco svelato il mistero: la seconda patria di Carlo incarna per lui quell’idillio naturale, quel paradiso perduto pre-moderno cui lui anela da una vita e che ha trovato nei boschi della Transilvania, fra borghi di contadini e carretti trainati da cavalli.

dracula 4dracula 1dracula 2dracula 3case sperdute romania

[…]

transilvania, romania

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…