putin sergej kirienko

“PUTIN È IN UNA SITUAZIONE CATASTROFICA NON SOLO SUL FRONTE UCRAINO, MA ANCHE SU QUELLO INTERNO” – SERGEJ KIRIENKO, INCARICATO DI CURARE I RAPPORTI CON LE REPUBBLICHE SEPARATISTE NEL DONBASS CONTESTA IL REFERENDUM PER L’ANNESSIONE - “NOVAJA GAZETA”: "NELLE FUGHE DI NOTIZIE PUTIN VIENE DIPINTO COME INSENSATO E INAPPROPRIATO” – INTANTO A MOSCA IL SINDACO STA FACENDO RIMUOVERE DALLA CAPITALE LE BANDIERE CON LA "Z" A SOSTEGNO DELL'OFFENSIVA...

Rosalba Castelletti per www.repubblica.it

 

PUTIN DISCORSO ALLA NAZIONE 3

Su un palco allestito in piazza del Maneggio, alle spalle del Cremlino, ieri si sono alternati i leader di diversi partiti politici per salutare l'avvio dei "referendum" sull'annessione alla Russia di quattro regioni ucraine. "È l'inizio di una nuova storia comune", "Un momento storico", hanno scandito mentre la folla - stipendiata, stando a diverse inchieste - riunitasi attorno alla statua del maresciallo Georgij Zhukov, uno dei grandi generali sovietici durante la Seconda Guerra Mondiale, sventolava bandiere con la "Z", nastri nero-arancioni di San Giorgio o cartelloni con lo slogan patriottico "Non abbandoneremo i nostri".

 

putin sergej kirienko

 Ma, a dispetto della manifestazione organizzata, non tutti gli uomini del presidente sarebbero d'accordo con il voto orchestrato in fretta e furia. Il primo ad avere espresso la sua contrarietà, stando a fughe di notizie dal Cremlino, sarebbe niente di meno che Serghej Kirienko, soprannominato "il viceré del Donbass", il primo vice capo dell'amministrazione presidenziale incaricato di curare i rapporti con le Repubbliche separatiste nell'Est Ucraina e con tutti i territori ucraini "liberati" dalla Russia. 

 

Altri esprimerebbero il loro dissenso verso la cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina in maniera più velata. Il primo ministro Mikhail Mishustin con il silenzio, mentre il sindaco di Mosca, Serghej Sobjanin, facendo rimuovere dalla capitale le "Z" a sostegno dell'offensiva. 

 

putin sergej kirienko

"Vladimir Putin è in una situazione catastrofica non solo sul fronte ucraino, ma anche su quello interno. Per la prima volta in vent'anni, l'amministrazione presidenziale "sta trapelando" a un ritmo allarmante e nelle fughe di notizie Putin viene dipinto come insensato e inappropriato", ha scritto su Novaja Gazeta Europe Julija Latynina, l'ex commentatrice di Eco di Mosca e Novaja Gazeta con ottime fonti. 

 

Proclamando la mobilitazione "parziale", Putin ha scontentato quello che l'analista Aleksandr Baunov ha battezzato "partito delle operazioni speciali" che credeva che soltanto i soldati professionisti dovessero essere coinvolti e che il conflitto dovesse restare ai margini della quotidianità.

vladimir putin

 

Anche se, secondo Latynina, ancora più pericolosi per Putin sarebbero proprio i falchi del cosiddetto "partito della guerra" che chiedevano la mobilitazione, come il leader ceceno Ramzan Kadyrov che ora invita i governatori ad armarsi e il cosiddetto "chef del presidente" Evgenij Prigozhin che recluta prigionieri nel suo gruppo di mercenari Wagner. 

 

"In un modo o nell'altro, in Russia, come in Cina durante la rivolta dei Taiping, il processo di creazione di eserciti privati è iniziato irreversibilmente", avverte Latynina. E quando, come prevedono diversi analisti militari, si capirà che la mobilitazione "parziale" non ha cambiato le sorti sul campo di battaglia in Ucraina, i Kadyrov e i Prigozhin saranno i primi a ribellarsi.

 

Il fatto è che, dal 24 febbraio a oggi, "quasi nulla è andato secondo i piani e ci sono seri dubbi sul fatto che Putin avrà risorse sufficienti per stabilire il controllo fisico sul "nuovo territorio russo", per non parlare del resto", osserva l'analista Tatiana Stanovaja, a capo del think tank R. Politik. Ma con la mobilitazione "parziale" Putin ha anche rotto il contratto sociale con i suoi cittadini: far tornare la Russia a essere "grande" senza interferire nelle loro vite. 

PROTESTE E ARRESTI IN RUSSIA CONTRO LA CHIAMATA ALLE ARMI DI PUTIN

 

E non basta che le autorità continuino a parlare ipocritamente di "operazione militare speciale". Con le chiamate al fronte, la realtà del conflitto adesso irrompe nelle famiglie russe. Non si può più nascondere. "La società lentamente si indignerà (non aspettatevi proteste di massa, ma ondate di indignazione)", prevede Stanovaja. "Il regime aumenterà la repressione. Questa è l'erosione del potere di Putin nella sua forma più pura". 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...