I NUOVI MOSTRI DELLA LAGUNA - INFOIATI CHE FANNO SESSO SUL PONTE DEGLI SCALZI, FAMIGLIOLE CHE ORGANIZZANO PICNIC IN PIAZZA SAN MARCO, BIVACCHI SUI PONTI: VENEZIA COME IL PIU’ TRUCIDO CAMPING E I CITTADINI INVOCANO L’ESERCITO!
Caterina Maniaci per “Libero Quotidiano”
La foto ha fatto il giro del mondo: ritrae una giovane donna con il posteriore bene esposto,
venezia ponte degli scalzi sesso
a cavalcioni su un uomo disteso per terra. No, non si tratta della solita foto pruriginosa che fa il giro del web perché riprende lo sfruttato leitmotiv e del «famolo strano». Anche se, in effetti, le effusioni avvengono in un posto inusuale: sopra il ponte degli Scalzi a Venezia, porta d’accesso al centro storico appena si esce dalla stazione ferroviaria.
La foto in questione è stata ripresa dal sito web del quotidiano Il Gazzettino, che da qualche giorno illustra, con un collage d’immagini da brivido, il punto di non ritorno a cui sembra essere giunto il turismo di massa nella Serenissima.
Il sito ha anche lanciato un sondaggio tra i lettori sulla questione. Alla domanda:«Venezia in preda al degrado e c’è chi propone l’intervento dell’esercito, sei d’accordo?». Il 79,3% dei lettori ha risposto «sì, non se ne può più», mentre solo il 17% ha risposto «no, è esagerato». La lista dei commenti ai servizi e alle foto si allunga di giorno in giorno. Forse quella più illuminante e sconfortante è la sintetica frase postata il primo agosto scorso da Michela: «L’Italia non è interessata al benessere di Venezia. Mi sembra evidente».
Ormai sembra non esistere più un limite alla fantasia del turismo mordi e fuggi, che ha in Venezia una delle sue vittime privilegiate. E così, oltre ai giovani infoiati che si accoppiano sui ponti, ci sono allegre famigliole che organizzano picnic in piazza San Marco, con tanto di tovaglia a quadretti stesa dinanzi i portici di Palazzo Ducale, mentre qualcuno pensa bene di cucinarsi un piatto di spaghetti, o sdraiarsi per un riposino coi piedi lasciati nudi a sventolarsi, tutto rigorosamente per terra, su un ponte o nel bel mezzo di un campicello.
E poi ci sono i bivacchi sugli scalini delle Procuratie e persino qualcuno che scorrazza in bici, monopattino o anchenudo tra le calli dove regnano indisturbati i venditori abusivi.
I veneziani paiono annichiliti da quest’ondata montante di malcostume, destinata ad aumentare. Vigili e polizia non sono in numero sufficiente per arginare il fenomeno, tanto che sono dovuti tornare in campo i «San Marco Guardians », i volontari «angeli» (ragazzi, manon solo, ci sono anche ultracinquantenni) riconoscibili per le tute arancioni,impegnatia tutelare il buon costume nella piazza cuore della città; sono organizzati dall’Associazione piazza San Marco, che si propone di proteggere e valorizzare uno dei luoghi più noti al mondo, ma ora anche più minacciati.
venezia bivacchi ponte calatrava
Gli «angeli», che ultimamente sono stati sponsorizzati da Costa Crociere, vigilano su quanto accade nella zona. Ora sono alle prese con le orde estive, accerchiati dalla moltitudine di ambulanti abusivi in piazza che si spartiscono il territorio in stile mafioso, anche minacciando i commercianti.
La Confartigianato di Venezia è passata all’azione, con un esposto al Commissario prefettizio, il quale s’è ritrovato alla guida del Comune dopo le burrascose dimissioni del sindaco Giorgio Orsoni, insieme a un dossier che descrive la situazione, con tanto di documentazione fotografica. «La situazione di Venezia è quella tipica delle grandi città d’arte italiane accomunate dalle conseguenze di folle di turisti sempre più frettolosi e con capacità di spesa molto limitata, a cui non fa fronte un adeguato controllo e misure di sicurezza », spiega a Libero Gilberto dal Corso, presidente di Confartigianato Venezia.
Che conferma il fatto che «Venezia ormai appare come una città poco presidiata, favorita da un turismo di basso profilo. Anche secondo noi sarebbe auspicabile che intervenisse l’esercito, anche se siamo consapevoli che sarebbe molto difficile ottenere una simile misura. Sono carenti anche le opere di manutenzione, il decoro urbano, i venditori ambulanti assediano calli e campielli, spuntano come funghi strutture alberghiere abusive,muoiono le attività artigianali che erano il cuore pulsante della città e ne disegnavano il volto.
Aumentano i borseggi e, per la prima volta,anche i furti in appartamento, per esempio nella zona del Lido, dove i cittadini si sono sentiti costretti a organizzare ronde di sorveglianza, iniziativa che probabilmente si estenderà anche al centro storico». I turisti senza freno molto raramente vengono fermati e anche se accade, non subiscono nulla se non qualche multa.
«Sì, quel che sta accadendo è senza dubbio preoccupante, le forze dell’ordine sono ridotte al lumicino», conferma Dal Corso, «i turisti hanno probabilmente l’impressione di entrare in un parco giochi, non in una città unica al mondo». E, sconsolatamente, sottolinea che «Venezia è riuscita nell’impresa quasi impossibile di diventare brutta, indecorosa, sporca».