pierre zakrzewski oleksandra kuvshynova benjamin hall

LA MORTE IN PRESA DIRETTA - SI ALLUNGA LA LISTA DEI GIORNALISTI MORTI E FERITI SUL FRONTE UCRAINO: IERI SONO STATI UCCISI IL 55ENNE IRLANDESE PIERRE ZAKRZEWSKI, CAMERAMAN DELLA FOX NEWS, E LA CRONISTA UCRAINA OLEKSANDRA KUVSHYNOVA. FERITO IL CORRISPONDENTE DELL’EMITTENTE AMERICANA BENJAMIN HALL: ERA IN MACCHINA CON ZAKRZEWSKI QUANDO I DUE SONO STATI RAGGIUNTI DA COLPI DI MORTAIO DEI RUSSI ALLE PORTE DI KIEV. HALL È IN CONDIZIONI DISPERATE: GLI HANNO DOVUTO AMPUTARE UNA GAMBA E…

Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"

pierre zakrzewski

 

Alcuni morti, altri scomparsi, i più fortunati (in questo caso) solo feriti. Il fronte ucraino restituisce un pesante tributo di sangue. Il ventesimo giorno di guerra consegna alle cronache l'uccisione di un cameraman della Fox News, il 55enne irlandese Pierre Zakrzewski, e della cronista ucraina Oleksandra Kuvshynova. Entrambi vittime, lunedì, dell'artiglieria russa che ha martellato il villaggio di Gorenki, alle porte di Kiev. Il corrispondente dell'emittente americana Benjamin Hall, in auto assieme a Zakrzewski quando sono stati colpiti, è in condizioni gravissime. I medici, per salvargli la vita, hanno dovuto amputargli una gamba. Tuttavia non è ancora fuori pericolo.

oleksandra kuvshynova

 

CRONISTI UCCISI La lista dei giornalisti morti dopo l'invasione russa inizia, perciò, a diventare sempre più lunga. Tra loro ci sono il cronista ucraino Viktor Dudar (ucciso durante i combattimenti vicino a Mykolaiv), il cameraman del canale televisivo ucraino Yevhen Sakun (morto in seguito agli attacchi missilistici a Kiev) e il giornalista documentarista americano Brent Renaud (è stato ucciso in un posto di blocco a Irpin). Intanto, da ieri, non si hanno più tracce degli ucraini Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa.

 

Entrambi erano inviati a Kakhovka e Nova Kakhovka città a sud del Paese. L'auto blindata ha invece salvato la vita (nonostante avesse la scritta press) a Guillaume Bricke mentre si dirigeva a Mykolaiv. Il cronista svizzero è rimasto ferito. Così come i giornalisti dell'edizione ceca di Voxpot, Maida Slamova e Vojtech Bogach. E ancora i due corrispondenti danesi di Ekstra Bladet, Stefan Weichert e Emil Filtenborg Mikkelsen, hanno riportato ferite da arma da fuoco. L'inviato inglese di Sky News, Stuart Ramsay è stato colpito (non è in pericolo di vita) in un'imboscata assieme al cameraman, Richie Mokleri, che deve la sua vita al giubbotto antiproiettile che indossava.

 

pierre zakrzewski 2

IL BOMBARDAMENTO Zakrzewski e Kuvshynova sono rimasti vittime, lunedì, dello stesso attacco in cui è stato ferito il corrispondente di Fox News, Hall. Zakrzewski, 55 anni, «profondo conoscitore di teatri di guerra, era una assoluta leggenda del nostro lavoro, la sua perdita è devastante», il commento dell'emittente Usa. In un post su Telegram il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko ha spiegato la dinamica di quanto accaduto: «A giudicare dalla natura delle ferite di Hall, l'equipe di Fox News è stata raggiunta da colpi di mortaio o di artiglieria degli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin». Zakrzewski, spiega la Fox, aveva una lunga esperienza nei teatri di guerra.

benjamin hall

 

L'inviato della televisione americana, Hall, è invece ancora ricoverato in ospedale: «È in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subito numerosi interventi chirurgici», riferisce sempre Gerashchenko. «È con grande tristezza e angoscia che condividiamo questa mattina (ieri, ndr) la notizia della morte del nostro amato cameraman Zakrzewski», ha annunciato martedì il ceo della tv statunitens Suzanne Scott.

oleksandra kuvshynova 4

 

Zakrzewski aveva già coperto per l'emittente americana diverse zone di guerra, dall'Iraq all'Afghanistan alla Siria: «La sua passione e il suo talento erano impareggiabili. Con sede a Londra, Pierre lavorava in Ucraina da febbraio», ha aggiunto Scott. Zakrzewski infatti era cameraman, fotografo, montatore e anche produttore. Aveva ricevuto il premio Unsung Hero da parte della Fox lo scorso dicembre per aver «svolto un ruolo chiave nel portare i collaboratori afgani freelance e le loro famiglie fuori dal paese dopo il ritiro degli Stati Uniti».

pierre zakrzewski 4pierre zakrzewski 3benjamin hall 2pierre zakrzewski 5oleksandra kuvshynova 4

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...