tumore al colon

COSA SI PUÒ FARE PER LA PREVENZIONE E LA CURA DEL TUMORE AL COLON - CIRCA L'80% DEI CASI INSORGE A PARTIRE DA LESIONI PRECANCEROSE - CONTRIBUISCONO FATTORI DIETETICI QUALI IL CONSUMO DI CARNI ROSSE E DI INSACCATI, FARINE E ZUCCHERI RAFFINATI, IL SOVRAPPESO E LA RIDOTTA ATTIVITÀ FISICA, IL FUMO E L'ECCESSO DI ALCOOL (TUTTO CIO' CHE E' BUONO FA MALE...)

Lettera al “Corriere della Sera - Salute”

 

TUMORE AL COLON

Mia madre, fumatrice e da molti anni in sovrappeso, è stata da poco operata per un tumore al colon, fortunatamente ancora all' inizio, per cui sembra che tutto volga al meglio. I medici ci hanno più volte ribadito l' importanza della prevenzione e di convincerla a cambiare il suo stile di vita anche ora. Ma perché si parla così poco del fatto che si può fare concretamente qualcosa per evitare d'ammalarsi? Quanto alle terapie, i farmaci più efficaci e innovativi sono disponibili davvero in modo uguale in tutta Italia?

 

La risposta di Carmine Pinto e Stefania Gori, past president e neo-presidente della’Associazione Italiana Oncologia medica pubblicata dal Corriere della Sera

 

TUMORE AL COLON

Il tumore del colon-retto è la neoplasia più frequente con circa 53 mila nuovi casi stimati nel nostro Paese nel 2017. La prevenzione primaria (stili di vita corretti) e secondaria (adesione ai programmi di screening) sono le armi più importanti per combatterlo. Circa l' 80% dei carcinomi del colon-retto insorge a partire da lesioni precancerose. Gli stili di vita scorretti e la familiarità sono fattori di aumento del rischio.

 

Tra i primi spiccano fattori dietetici quali il consumo di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, il sovrappeso e la ridotta attività fisica, il fumo di sigaretta e l' eccesso di alcool. Una protezione è conferita dal consumo di frutta e verdura e carboidrati non raffinati. Senza dimenticare il controllo del peso, anche con una costante attività fisica.

 

DIETA CARNE ROSSA

È fondamentale inoltre l' adesione ai programmi di screening. Il test utilizzato è la ricerca del sangue occulto fecale, che viene offerto alla popolazione fra i 50 e i 69 anni con cadenza biennale. In caso di positività, l' esame di approfondimento è la colonscopia. Il programma di screening per i tumori colo-rettali è quello più recentemente implementato in Italia (e in Europa). A livello nazionale, fino al 2005 le esperienze di screening colo-rettale erano sporadiche, ma in seguito hanno avuto ampia diffusione.

 

L' incremento è stato notevole, passando da una copertura di poco più del 10% nel 2005 a quasi il 75% nel 2015. Sono stati invitati allo screening quasi 5 milioni e mezzo di cittadini,tra i 50 e i 69 anni nel 2015. Rispetto all' anno precedente, c' è stato un forte aumento (quasi 500 mila inviti in più).

 

fumo

L' efficacia di questi programmi è tanto maggiore quanto più elevata è l' adesione all' invito. Il dato del 2015 non è, però, del tutto soddisfacente: solo il 43% degli invitati ha aderito, con notevoli differenze fra Nord (53%), Centro (36%) e Sud (25%). Serve ancora molto impegno su questo fronte. Lo screening, con la possibilità di individuare precursori che possono essere asportati per via endoscopica o tumori in fase iniziale e quindi suscettibili di una chirurgia curativa, ha un rilevante impatto nel ridurre la mortalità per questa patologia neoplastica.

 

Nel nostro Paese per i pazienti con carcinoma del colon-retto la sopravvivenza, per tutti gli stadi, a 5 anni dalla diagnosi, è più alta rispetto alla media europea (66% contro il 57%). Importanti risultati sono stati raggiunti anche nei trattamenti per la fase avanzata, che si basano sull' integrazione di farmaci chemioterapici con le terapie biologiche e, in alcuni casi, con la chirurgia e la radioterapia.

 

GIOVANI ALCOOL

Nella malattia avanzata con i regimi di terapia a disposizione si possono superare i 30 mesi di sopravvivenza contro i 12 di qualche decennio fa. Questi risultati sono stati raggiunti anche perché abbiamo a disposizione rilevanti innovazioni: la caratterizzazione molecolare con la determinazione delle mutazioni dei geni RAS e BRAF che possono permettere di selezionare i pazienti per il trattamento con farmaci anti-EGFR, la disponibilità di farmaci anti angiogenetici e l' introduzione di farmaci orali di prima e seconda generazione che favoriscono l' adesione alle terapie.

 

Inoltre per i pazienti con metastasi epatiche già operabili alla diagnosi o diventate operabili dopo chemioterapia, si può ottenere nel 25% dei casi dopo resezione una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni/guarigione. L' intera strategia nel controllo dei tumori del colon-retto sta producendo importanti miglioramenti in guarigioni e sopravvivenza, anche se persistono ancora criticità in alcune regioni del nostro Paese.

 

GIOVANI ALCOOL1

Il problema non riguarda solo i farmaci e la sostenibilità economica, per questo l'Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha condiviso con le istituzioni il Fondo per i farmaci anticancro innovativi anche per il 2018, ma soprattutto la realizzazione di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (dagli screening, alle terapie, alla riabilitazione) con la presa in carico del singolo paziente nell' ambito della rete oncologica regionale.

 

 

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…