i reali inglesi al concerto di natale

SIAMO SICURI CHE QUELLA DI HARRY E MEGHAN SIA LA STRATEGIA GIUSTA PER RIABILITARSI? – HARRY RIPERCORRE IL FAMOSO INCONTRO CON I PARENTI PER LA “MEGXIT”, MA NON SPIEGA NULLA, LIMITANDOSI A FARE LA VITTIMA: NON CHIARISCE PERCHÉ WILLIAM FOSSE TANTO INCAZZATO DA URLARE, NON DICE QUALI SONO LE BUGIE RACCONTATE DA CARLO E TRATTA LA NONNA COME UNA RINCOJONITA – E I REALI COME RISPONDONO? CON IL SILENZIO E MOSTRANDOSI SORRIDENTI AL CONCERTO DI NATALE…  - VIDEO

 

Gaia Cesare per “il Giornale”

 

principe harry meghan markle

Il j' accuse di Harry e Meghan contro la Casa Reale britannica e contro «il sistema» avvelenato di commistione tra il Palazzo e i media si chiude in mondovisione con la messa in onda delle ultime tre puntate del documentario Netflix, già il più visto in tutta la storia della piattaforma la scorsa settimana, quella del debutto. Sei primi tre capitoli avevano già causato qualche mal di pancia a Buckingham Palace, il finale suona come il redde rationem nella relazione già compromessa fra Harry, il secondogenito di Carlo e Diana, e la famiglia reale più pop al mondo.

 

famiglia reale al concerto di natale 1

Urla e bugie, denuncia il ribelle di casa Harry, nella seconda parte della serie, in cui con la moglie Meghan reitera le accuse sul clima irrespirabile che li avrebbe costretti a fuggire da Londra, destinazione California. Le prime, le urla, imputate al fratello William, futuro erede al trono. Le seconde, le bugie, attribuite al padre Carlo, che allora non aveva ancora ereditato la corona, quando la famiglia si riunì nel gennaio 2020 nella residenza di Sandringham per discutere la decisione della coppia di ritirarsi dal ruolo di reali a tempo pieno.

 

«È stato terrificante vedere mio fratello urlare contro di me mentre mio padre diceva cose che semplicemente non erano vere e mia nonna (la regina Elisabetta) assistere all'intera scena e assorbire tutto». Harry avrebbe voluto fare un passo indietro, ma continuare a lavorare per la Casa reale e trovare un compromesso. Non gli fu concesso: «Era dentro o fuori».

il 2022 dei reali inglesi 9

 

«Non avevamo altra scelta che andare via a quel punto», racconta il duca di Sussex, spiegando come la goccia che fece traboccare il vaso fu una dichiarazione congiunta, a nome dei due fratelli, rilasciata senza il suo consenso, subito dopo quell'incontro, «in cui si negava la storia di William che ci bullizzava, per cacciarci fuori dalla famiglia». Harry racconta l'enorme delusione per il patto infranto dal fratello. I due - dice - sapevano come lavorava l'ufficio del padre.

re carlo

 

Il riferimento è a verità negate o edulcorate e a menzogne per non mettere in cattiva luce Carlo come futuro Re. «Ci eravamo sempre detti che non sarebbe mai successo tra noi».

Invece, è il senso della denuncia di Harry, per coprire il clima pesante attorno a lui e Meghan, per far brillare il fratello William, il copione si è ripetuto. «Erano felici di mentire per proteggere mio fratello».

 

«Un gioco sporco», «una manipolazione istituzionale». Così viene definito l'intreccio tossico tra il Palazzo e i media del «royal rota», quei sette giornali, tra cui diversi tabloid ma anche The Times e il Daily Telegraph, che hanno accesso prioritario e diritto di anteprima su notizie e immagini della Famiglia reale sulla base di un accordo. Per tutto il documentario Harry addita questa commistione come il male profondo che avvelena le relazioni di casa Windsor.

 

La coppia, nonostante, anzi a causa dell'enorme popolarità raggiunta nel Regno Unito con l'arrivo di Meghan, che avrebbe «turbato» altri membri della famiglia, sarebbe diventata «il capro espiatorio» sul quale si sono riversati pettegolezzi, bugie e attacchi, per salvare Carlo e William - e dunque la monarchia - dalle malelingue e della cattiva stampa. «Non fui solo gettata ai lupi, venni data in pasto ai lupi», spiega Meghan, mentre i due rincarano le accuse di razzismo e tornano sui pensieri suicidi di lei.

 

Da Buckingham Palace ieri un silenzio eloquente. Re Carlo e la regina Camilla, insieme a William, Kate e i loro figli, hanno partecipato al concerto di Natale a Westminster Abbey. Uniti e impassibili di fronte agli attacchi. Come a dire: questa è la vera famiglia reale.

famiglia reale al concerto di natale 3camilla parker bowleskate middleton 1re carlo, la moglie camilla, william, kate middletonkate middleton 2kate middleton 3famiglia reale al concerto di natale 2kate middleton

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO