PENISOLA/2 - CI VUOLE UN BEL CORAGGIO E UNA NOTEVOLE FACCIA TOSTA PER SPIEGARE LE RAGIONI CHE HANNO INDOTTO LA MARINA MILITARE A ORGANIZZARE LA FIERA GALLEGGIANTE SULLA NAVE CAVOUR
DAGOREPORT
Ci vuole un bel coraggio e una notevole faccia tosta per spiegare le ragioni che hanno indotto la Marina Militare a organizzare la Fiera galleggiante sulla nave Cavour che inizia mercoledì prossimo.
Sulla bontà dell'iniziativa sono in pochi a spendere parole perché la vetrina delle aziende italiane che per sei mesi batterà l'Africa e il Golfo arabico per promuovere il made in Italy è un'iniziativa stravagante e costosa.
à stravagante se si guarda al modo con cui altri Paesi come la Francia, la Germania e l'Inghilterra vanno in giro per il mondo con plotoni di ministri e portano a casa affari colossali. Ed è un'iniziativa costosa perché i 147 giorni della missione costeranno la bellezza di circa 30 milioni dentro i quali bisogna considerare i 13 milioni garantiti dagli sponsor per un'esposizione di stand di qualche decina di metri quadri.
A difendere l'iniziativa è sceso in campo anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa Binelli Mantelli, ma a quanto si dice i più attivi sono stati il ministro Mario Mauro (quello che a Lampedusa è arrivato con un indecente ritardo) e l'ex-ministro della Difesa Di Paola, che fino a qualche mese fa sognava la poltrona di Finmeccanica.
La Fiera galleggiante ,esaltata soltanto da qualche sito internet caro agli ambienti della sicurezza ,è un esempio di spreco di un Paese che galleggia sulla crisi e rischia di affondare.
Mons Leuzzi e Ministro Mario Mauro Mario Mauro e Maurizio Lupi NAVE CAVOUR MARINA MILITARE ITALIANA NAVE CAVOUR MARINA MILITARE ITALIANA