tom bernthal sheryl sandberg

LA SUA VERA “META” ERA NON PAGARSI IL MATRIMONIO! – ALTRO CEH FILANTROPIA: SHERYL SANDBERG, LA NUMERO DUE DI FACEBOOK, SI È DIMESSA PER UN PAIO DI SCANDALETTI MICA MALE CHE LA RIGUARDAVANO: HA USATO I FONDI DI “META” PER FINANZIARE LA FESTA DI MATRIMONIO CON L’ATTUALE FIDANZATO, TOM BERNTHAL, E IN PASSATO HA FATTO PRESSIONI SUL DAILYMAIL PER NON FAR USCIRE UN ARTICOLO SULL’EX, BOBBY KOTICK – DA TEMPO I RAPPORTI CON ZUCKERBERG ERANO AI MINIMI TERMINI…

 

 

 

Massimo Basile per “la Repubblica”

 

sheryl sandberg mark zuckerberg

Non si è dimessa per lo stress o l'improvvisa voglia di fare la filantropa, ma fermata dagli scandali interni che hanno messo in imbarazzo Facebook e Meta, la società madre. Sheryl Sandberg, 52 anni, chief operating officer della società guidata da Mark Zuckerberg, la donna uscita da Harvard, quella che ha guidato la trasformazione di Facebook da startup a gigante planetario, una delle manager più potenti al mondo con patrimonio di oltre un miliardo e mezzo di dollari, se ne va perché la gestione disinvolta del suo privato l'ha rovinata.

 

sheryl sandberg

Non solo avrebbe fatto pressioni, per ben due volte, nel 2016 e nel 2019, sul tabloid inglese Daily Mail perché riponesse nel cassetto un articolo sul fidanzato di allora, Bobby Kotick, top manager con villa a Beverly Hills arredata con opere astratte, accusato di aver nascosto una storia di stupro riguardante una dipendente. Sandberg avrebbe usato anche fondi di Meta per finanziare la festa di matrimonio con il suo attuale fidanzato, l'ex producer di Nbc Tom Bernthal.

 

«Nessuna di queste storie ha a che fare con la decisione di lasciare », ha commentato al Wall Street Journal una portavoce di Meta. Ma il giornale finanziario newyorkese ha messo insieme i tasselli del puzzle, partendo dall'inizio del declino della numero due di Facebook, cominciato con il coinvolgimento di Sheryl nello scandalo Cambridge Analytica, la società accusata di aver usato i dati di 87 milioni di utenti di Facebook per farne target di campagne pubblicitarie a favore di Donald Trump. Zuckerberg, scrive il quotidiano, si sarebbe infuriato. Le tre storie, messe insieme, avrebbero accelerato la fine della manager considerata icona del movimento sui diritti delle donne #Me-Too.

 

tom bernthal sheryl sandberg

Sandberg si era fatta notare di recente per l'insolita assenza al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, dove il gotha del mondo degli affari si ritrova. Invece erano presenti altri membri del board di Meta. Ufficialmente era rimasta negli Stati Uniti, trattenuta dal bat mitzvah, la cerimonia ebraica di passaggio all'età adulta, della figlia.

 

Da tempo la manager raccontava di essere sfibrata dal lavoro, lasciando intendere di essere finita nel mirino delle accuse per una questione sessista («ogni donna di successo - aveva commentato - viene vista come una puttana rabbiosa») ma il tema del #MeToo è stato oscurato dalla sua immagine controversa.

sheryl sandberg tom bernthal

 

Il rapporto con Zuckerberg viene descritto come in crisi da tempo. Lei ha annunciato che si dedicherà alla filantropia, si prenderà un lungo sabbatico ma continuerà a battersi per le donne, a cominciare dalla difesa del diritto all'aborto. Sandberg aveva accusato la Corte Suprema di aver attaccato "diritti fondamentali", messaggio che non era piaciuto al board di Meta.

 

I progetti di sviluppo a cui stava lavorando la manager erano stati rallentati, segnale che gli spazi operativi si stavano riducendo da tempo. Sandberg, che solo nel 2021 aveva guadagnato 35,2 milioni di dollari, continuerà a far parte del cda di Meta, che oltre a Facebook ha Instagram e Whatsapp, ma lascerà formalmente l'incarico in autunno.

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