MATTATOIO DONNE - UCCISA DAL FIDANZATO CON DUE COLPI DI PISTOLA. SPARATI A 12 ORE DI DISTANZA L’UNO DALL’ALTRO!

Mara Chiarelli per "La Repubblica"

«Perché sono al Sud se su a Como stavo bene, senza pensieri, senza paure e senza problemi? Voglio scappare via di qua». Era il 31 luglio, così scriveva Ilaria su uno dei suoi profili Facebook (ne aveva almeno tre). Occhi truccati, volto emaciato e stivali borchiati, lei stupiva così. Adorava Eminem, cantava canzoni napoletane e litigava con il suo fidanzato Mimmo, 24 anni, giù a Statte, ex borgata di Taranto, lì dove l'Ilva deposita i suoi veleni.

Ma Ilaria Pagliarulo, vent'anni tormentati, è morta diversamente, uccisa dal proiettile di una pistola scacciacani modificata, una calibro 22, che Mimmo De Biaso nascondeva ancora nei pantaloni quando il 15 settembre è stato fermato dai carabinieri. Una settimana di agonia, ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Taranto, poi l'altra notte il decesso. E per il suo fidanzato-assassino l'accusa si è trasformata in omicidio volontario.
Due volte, in 12 ore, ha puntato la pistola contro di lei, colpendola la sera prima ad un fianco e perforandole un rene, l'indomani mattina all'emitorace sinistro.

Nel mezzo, una notte di silenzio e dolore, che Ilaria ha tenuto per sé, senza chiedere aiuto a sua madre che viveva al piano di sopra e che l'ha soccorsa solo la mattina del 15 settembre, chiamando il 118 mentre il giovane sparava ancora contro la sua auto e contro l'ambulanza che portava via la ragazza.

Una palazzina a due piani nella zona residenziale di Statte, fra stradine alberate e col tetto spiovente, nel cuore di un giardino ben curato. Lì, al primo piano, viveva Ilaria con Mimmo, noto in paese come una "testa calda", numerosi episodi di violenza segnalati, tossicodipendente con precedenti per spaccio di droga.

Senza lavoro, sempre pronto ad aggredire. Di urla in casa se ne erano sentite, soprattutto da quando sua mamma si era trasferita al piano di sopra. E non le credevano i vicini quando lei, con gli occhi gonfi e il viso graffiato, si giustificava: «È stato il gatto».

Litigi per tutto: «Non mi faceva campare - si è giustificato lui dinanzi al gip del tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, durante l'udienza di convalida del fermo - In quella casa mi trattavano come un nemico, non ero libero nemmeno di chiedere un caffè». Una personalità bipolare, così lo ha inquadrato il suo difensore durante la stessa udienza, chiedendo contestualmente una perizia psichiatrica.

«Ha dimostrato di essere soggetto portatore di una spiccatissima e assolutamente allarmante inclinazione alla violenza - ha sentenziato invece il giudice - e di non avere scrupolo di utilizzare con disinvoltura armi da fuoco». Per la mamma di Ilaria, «un animale».

Ogni giorno al lavoro con la mamma in lavanderia, e poi le frasi su Facebook: «E m'hanno detto che la vita è una puttana, ma veramente però!», l'ultimo testamento di Ilaria, il 10 agosto.

Perché lei rimpiangeva i suoi amici di Como, che aveva lasciato un anno e mezzo fa, si faceva fotografare in pose sataniche, con le labbra tinte di finto sangue. Ma poi abbandonava la musica metal e scriveva sul suo profilo frasi di struggenti canzoni napoletane, dedicate a giovani mamme violate, ad amori impossibili, perché «si cambia nella vita».

 

PISTOLA TOKAREVPISTOLAArticolo le Donne e il FemminicidioLe donne e il femminicidio, facciano sana autocritica, quante volte provocano? CORTELLESI NEL VIDEO SUL FEMMINICIDIO

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO