roby facchinetti rapina

“E’ STATO UN INCUBO. SIAMO STATI PER 35 MINUTI IN BALIA DEI BANDITI. CI HANNO DETTO: DATECI I SOLDI O VI AMMAZZIAMO” - ROBY FACCHINETTI RACCONTA LA RAPINA SUBITA NELLA VILLA DI BERGAMO - I 3 LADRI SONO ENTRATI DA UNA PORTA LASCIATA APERTA: LA MOGLIE DI FACCHINETTI SI È POI SENTITA MALE. L'IPOTESI DI UNA TALPA. LO SFOGO DEL FIGLIO, IL DJ FRANCESCO: "NON È UNA CONDANNA AVERE UNA VILLA E AVERE GUADAGNATO I SOLDI ONESTAMENTE. PER CHI SI CHIEDE PERCHÉ SIAMO ANDATI A VIVERE IN SVIZZERA, IL MOTIVO E’ QUESTO…" - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Maddalena Berbenni per corriere.it

 

roby facchinetti foto di bacco (4)

In poche righe, affidate a Facebook quando la notizia della rapina è ormai rimbalzata ovunque, Roby Facchinetti fa capire l’essenziale. Che è stato un incubo. E che, più o meno forzatamente, è deciso a mantenere il silenzio.

 

«Cari amici — scrive il cantante —, avrete appreso dai media della vicenda che ha riguardato me e la mia famiglia. Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita. Voglio però tranquillizzarvi. Stiamo tutti bene. Non posso rivelare altro, sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio». E, ora di sera, i like superano i 15 mila, la bacheca si trasforma in un lungo elenco di cuori e messaggi di vicinanza, mentre un capitolo a parte se lo ritaglia dj Francesco con un post dei suoi su Instagram contro i politici.

 

villa roby facchinetti

Il colpo è avvenuto domenica (29 gennaio 2023), ora si sa, alle 20.50, in un orario in cui la villa era accessibile. Si trova ai piedi di Città Alta, a pochi passi dallo stadio di Bergamo. Tre banditi hanno fatto irruzione semplicemente scavalcando la recinzione del giardino, tra faggi e folte conifere, e passando da una porta che, come d’abitudine, non era chiusa a chiave. In casa, c’erano il cantautore, la moglie Giovanna Lorenzi, il figlio Roberto e la compagna, mentre l’ultimogenita Giulia, che pure abita in uno degli appartamenti, era fuori con il marito e i due bambini. I rapinatori indossavano passamontagna e in quell’interminabile mezz’ora hanno ripetutamente puntato le pistole contro i Facchinetti: «Dateci i soldi o vi ammazziamo», il succo delle minacce anche verbali. Non si sono accontentati dei soldi e dei gioielli che la famiglia ha consegnato loro subito, sostanzialmente tutto ciò che avevano a portata di mano. Ma hanno insistito per ottenere di più, come se avessero un’idea piuttosto precisa di ciò che potevano trovare.

roby facchinetti foto di bacco (3)

 

 

Questo dettaglio, unito al sospetto che ben sapessero come intrufolarsi senza problemi attraverso la porta aperta, fa dubitare che esista un qualche legame con la villa o con persone che l’hanno frequentata. Sono le prime impressioni tra gli investigatori. Al lavoro, anche sulle telecamere, ci sono i poliziotti della Squadra mobile, per ora coordinati dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per rapina pluriaggravata: erano più malviventi, a volto coperto e armati.

 

lo sfogo di francesco facchinetti dopo la rapina a casa del padre roby 1

Se ne sono andati con un bottino non ancora quantificato — a spanne parrebbe non così ingente — costituito da qualche migliaio di euro, orologi e gioielli. Dopo la fuga, a villa Facchinetti è stata chiamata anche un’ambulanza. La moglie del cantante ha avuto un lieve malore dovuto allo choc. Di un momento «psicologicamente difficile da gestire» ha parlato la figlia Giulia riferendosi al padre. A 78 anni portati benissimo, il leader dei Pooh si prepara a calcare la scena di Sanremo per la reunion della storica band, evento clou della prima serata del festival, martedì.

roby facchinetti foto di bacco (2)lo sfogo di francesco facchinetti dopo la rapina a casa del padre roby 5roby facchinetti foto di bacco (1)ROBY FACCHINETTI A SANREMO 2018lo sfogo di francesco facchinetti dopo la rapina a casa del padre roby 3

 

lo sfogo di francesco facchinetti dopo la rapina a casa del padre roby 2

(...)

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…