1- GRAN AMMUCCHIATA PER L’ADDIO A ROMA DELL’AMBASCIATORE DI ISRAELE, GIDEON MEIR 2- UNA SERATONA DI GALA CELEBRATA ALL’AUDITORIUM CON UNA BOTTA DI SONNO DI PRODI 3- IN PLATEA IL MISCHIONE DEI “TECNICI” PAOLA SEVERINO E TERZI DI SANT’AGATA CON LA SECONDA REPUBBLICA DI VELTRONAL E FLICK FLOCK, IL DIPLOMATICO Più AMATO DAI COMPAGNI UMBERTO VATTANI, L’INCARFAGNATA CON MEZZAROMA, LUDOVICA ROSSI PURINI CON LE SUE TETTE PREFERITE. NEL PARTERRE SI INCONTRANO ANCHE I PALLONARI CLAUDIO LOTITO E ROSELLA SENSI. NON MANCANO ALL’APPUNTAMENTO FRANCESCO MICHELI E STEFANO LUCCHINI, CARLITO ROSSELLA E STEFANO PARISI, IL PREFETTO DI ROMA GIOVANNI PECORARO E IL QUESTORE DELLA CAPITALE FRANCESCO TAGLIENTE

Roberta Petronio per Il Messaggero
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

Il titolo del concerto dice già tutto. «Un ponte fra Italia e Israele. Il ritorno». Dopo cinque anni trascorsi nella Capitale come ambasciatore di Israele in Italia, Gideon Meir saluta e si prepara a rientrare nel suo Paese, dove lo attende un incarico nel Ministero degli Esteri come direttore generale per la diplomazia pubblica.

Tornerà a casa con la moglie Amira, docente di studi biblici che lo ha sempre sostenuto e ha condiviso con lui anche la missione italiana. A Roma insieme hanno ospitato artisti, organizzato concerti e una sfilata di moda, tutto per mostrare il volto moderno di Israele. Contenta di rimettere radici in Israele? L'ambasciatore Meir racconta: «La sua risposta è stata: un occhio ride e un occhio piange».

Il commiato con la città che lo ha accolto nel 2006, ieri ha preso forma e ufficialità con una serata di gala organizzata da Alessandro Casali e celebrata negli spazi dell'Auditorium Conciliazione, dove sono stati accolti centinaia di ospiti selezionati fra coloro che hanno condiviso con l'ambasciatore il percorso diplomatico romano e italiano.

«Sei un fulmine di diplomazia» sono le parole di entusiasmo pronunciate dal ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata che ha aggiunto: «Ci hai illuminati con brillanti interventi contribuendo a farci capire negoziati complessi».

L'imminente ritorno nella terra d'origine ha ispirato la scaletta dell'evento, condotto da Fabrizio Frizzi, ogni scelta e ogni artista coinvolto è un omaggio alla collaborazione fra i due Paesi. Ecco Noa, la cantante che diffonde gioia ed entusiasmo mescolando jazz, rock americano e atmosfere mediorientali. E' la stessa voce d'Israele che in Vaticano commosse tutti con la sua interpretazione dell'Ave Maria.

Ci sono i Solis String Quartet, gruppo partenopeo che proprio con Noa vinse il Premio della critica Mia Martini. E poi ancora sul palco, il cantante israeliano David D'Or e Raiz, ex leader degli Almanegretta, il tenore Pino Ingrosso che canta in napoletano, il Duo Opera d'Israele con le soprano Mirela Gradinaru e Hila Baggio, e l'Orchestra Roma Sinfonietta diretta dal maestro Massimiliano Carlini.

C'è spazio anche per una performance di Ilana Yaha, l'artista che dipinge con la sabbia le sue affascinanti fantasie.
In platea siedono istituzioni, ambasciatori e rappresentanti della comunità ebraica romana, tra cui il presidente Riccardo Pacifici, Leone Paserman presidente della Fondazione per il Museo della Shoah di Roma e Riccardo Di Segni rabbino capo di Roma.

Arrivano Romano Prodi - che Meir ha particolarmente ringraziato -, Walter Veltroni, Giovanni Maria Flick, il diplomatico Umberto Vattani. Nel parterre si incontrano anche Claudio Lotito e Rosella Sensi. Non mancano all'appuntamento il prefetto di Roma Giovanni Pecoraro e il questore della Capitale Francesco Tagliente.

Dalle sedi diplomatiche di Danimarca, Romania, Stati Uniti presso la Fao sono attesi gli ambasciatori Birgen Riis-Jorgensen, Razvan Rusu, Ertharin Cousin.

 

STEFANO PARISI STEFANO PARISI HANA YAHAV STEFANO LUCCHINI STEFANO LUCCHINI FRANCESCO MICHELI STEFANO LUCCHINI E SIGNORA ROSSELLA SENSI ROBERTA SEDORF FEDERICA MAGGIORE PAOLA SEVERINI AMIRA MEIR

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