afef jnifen

“L’ITALIA E’ IL PAESE CHE AMO”. NO, NON LO HA DETTO BERLUSCONI MA AFEF! - L’EX MODELLA CELEBRA I 30 ANNI DALL’ARRIVO IN ITALIA: “CERTO, MI È CAPITATO DI SENTIRMI DIRE: ‘VATTENE A CASA TUA’ MA IO NON CI PENSO PROPRIO! - QUELLO CHE HO IMPARATO DI PIÙ IN TUTTI QUESTI ANNI IN QUESTO PAESE È CHE…”

afef tronchetti provera

Dalla bacheca facebook di Afef Jnifen

 

Oggi festeggio 30 anni esatti dal mio arrivo in Italia. Da quando ci sono venuta a vivere stabilmente. L'amore per un uomo mi ha fatto scoprire un sentimento ben più duraturo per un intero Paese. Conoscevo già l'Italia, dalla Tunisia ero venuta qualche volta in vacanza e per shopping. E poi, come modella, facevo la spola tra Parigi e Milano. Ma è dalla fine del gennaio del 1987 che non l'ho più lasciata.

afef jnifen

 

Mia madre, con sensibilità tutta femminile, aveva già intuito tutto. Quando andai a trovarla per dirle che sarei andata all'estero, mi disse: "So che questa volta è per sempre". Vivevo già da sola, in un'altra casa, per rivendicare la mia indipendenza. Unica femmina su 6 figli, educati e cresciuti nell'amore.

DONATELLA VERSACE CON AFEF

 

Grazie al ruolo di ambasciatore di mio padre, in realtà, in Tunisia avevo già vissuto con discontinuità, girando tra l’Iraq, Libano, Libia e gli altri paesi arabi. Poi Parigi, la moda, le sfilate. E finalmente l'Italia. Sì, lo dico con affetto, con orgoglio e con un sorriso: ho avuto l'opportunità e il privilegio di scoprire, conoscere e amare l'Italia. Gli abitanti, i costumi, la cultura, l'arte, la musica, il cinema, i monumenti, la natura, la lingua, i dialetti, la cucina, il gusto, le abitudini, i tic, la simpatia, la capacità di passare attraverso tempi non facili e di saper sempre ripartire.

marco tronchetti provera e afef

 

Caratteristiche che ho assimilato giorno dopo giorno, perchè chi vive in Italia, senza essere nato qui, non se ne rende conto ma un giorno si sveglia e realizza di comportarsi come gli italiani. Di più: di pensare, arrabbiarsi , muovere le mani e alla fine ridere come solo gli italiani sanno fare.

afef

 

Certo, mi è capitato di sentirmi dire: "Vattene a casa tua". Ma, a parte il fatto che un atteggiamento di rifiuto verso chi arriva da oltre i confini del proprio Paese serpeggia, in misura minore o maggiore, in tutti i paesi (anche tra i tunisini in patria c'è chi si rivolge agli stranieri apostrofandoli con un: "Tornatevene da dove siete venuti"), il punto è che...io non ci penso proprio!

 

ELISABETTA GREGORACI FLAVIO BRIATORE E AFEF SERATA CALENDARIO PIRELLI

Perchè questa è anche casa mia, sono naturalizzata italiana dal 1992, e l'Italia è il Paese in cui ho trascorso la maggior parte dei miei 54 anni, e in cui è nato il mio Sammy, bello ( Ecco qui che esce la mamma Italiana ) come può essere il figlio di un matrimonio tra un padre italiano e una mamma tunisina.

 

Qualche tempo dopo essermi trasferita qui, sentii due frasi sul carattere degli italiani che mi colpirono. Erano di un signore che, mi fu spiegato, era stato giornalista, scrittore e sceneggiatore de "La dolce vita" di Federico Fellini: Ennio Flaiano. La prima era: "La situazione è grave, ma non seria". La seconda: "In Italia la linea più breve tra due punti non è la linea retta, ma l'arabesco".

AFEF E NAOMI CAMPBELL A IBIZA

 

Espressione che mi rimase impressa anche perchè il termine"arabesco" rimanda ai disegni sulle superfici perimetrali delle moschee, quelli che in italiano ho sentito definire anche come "ghirigori", parola che mi ha sempre divertito. Ho sempre pensato che l'autore intendesse riferirsi, con ironia, a certi aspetti della vita pubblica italiana, per esempio ai tempi biblici della burocrazia. Ma quello che ho imparato di più in tutti questi anni è che la vita gli italiani non se la vogliono complicare, l'abbracciano sempre con fiducia generosità e ottimismo.

afef tronchettiafef tronchetti provera foto di luciano di baccole sorelle kardaschian con afef tronchetti provera e un'amicariccardo bocca twitta renzi con tronchetti afef e naomi

Grazie per avermi dato una seconda patria!

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…