LA VENDETTA DI ANTONIO MARANO SU RANUCCI – IL PRESIDENTE PRO TEMPORE DELLA RAI, IN QUOTA LEGA, HA PROPOSTO IN CDA UNA MORATORIA CONTRO I GIORNALISTI-MANAGER: IN PRATICA, CHI HA UNA RESPONSABILITÀ DIRIGENZIALE NON POTREBBE PIÙ SVOLGERE CONTEMPORANEAMENTE ATTIVITÀ IN VIDEO – UNA MOSSA CHE TAGLIEREBBE LE GAMBE A DIRETTORI COME MONICA MAGGIONI, MILO INFANTE, FRANCESCO GIORGINO E SOPRATTUTTO SIGFRIDO RANUCCI - MARANO HA UN CONTO IN SOSPESO CON "REPORT" PER LE INCHIESTE SULLA FONDAZIONE MILANO-CORTINA, DI CUI È CONSULENTE (IN ASPETTATIVA) A 240MILA EURO L'ANNO -ASPETTATIVA CHE SCADE A FINE NOVEMBRE: SE PER QUELLA DATA NON DOVESSE ESSERE TROVATA LA QUADRA SULLA NOMINA DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI, PER MARANO POTREBBE PRESENTARSI UN PROBLEMA D'INCOMPATIBILITÀ...
Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
Una moratoria contro i giornalisti-manager in Rai. È quanto ha proposto ieri nel consiglio di amministrazione dell’azienda il presidente facente funzioni Antonio Marano (Lega). Che ha sollevato una serie di tematiche, a partire dalla presenza in video di figure che hanno responsabilità dirigenziali: chi ricopre questi incarichi, secondo Marano, non deve svolgere contemporaneamente attività in video. Una proposta che, se attuata, metterebbe in difficolta direttori come Sigfrido Ranucci, Monica Maggioni e Milo Infante, contemporaneamente titolari di trasmissioni. […]
Marano ha sostenuto anche che le attività extra aziendali dei dipendenti (a partire dalla moderazione di convegni ma non solo) dovrebbero essere autorizzate e giustificate come assenze lavorative e restare senza retribuzione, cosa che attualmente non sarebbe certa e consentirebbe ai dipendenti di risultare presenti al lavoro anche quando svolgono attività extra aziendali. Infine, per Marano bisognerebbe evitare l’assegnazione di ruoli manageriali ai giornalisti al di fuori delle testate giornalistiche.
La presa di posizione di Marano colpisce perché ritaglia per il manager lombardo un ruolo propositivo inedito per un presidente facente funzioni, rendendo ancora più imbarazzante lo stallo attuale sulla nomina di un presidente con pieni poteri, posizione per cui resta candidata Simona Agnes.
Il plauso riservato a Marano dai componenti leghisti della commissione di Vigilanza Rai è il segno che la manovra ha una valenza politica. Con il segretario del Carroccio Matteo Salvini che punta ad avere presa su una Rai che annovera un amministratore delegato, Giampaolo Rossi, in quota Fratelli d’Italia, e una presidente designata in quota Forza Italia. Anche la battaglia sulla riduzione del canone e delle spese del personale va nella stessa direzione, gettando benzina sul fuoco. […]
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