CI SI STA AVVIANDO VERSO UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO DEGLI ALTRI - BERLUSCONI SI SENTE UN EROE E GLI EROI PERSINO SULL’ORLO DEL BARATRO NON RESISTERANNO ALLA TENTAZIONE DI FARE UN PASSO AVANTI - L’EUROPA CI DARÀ FIDUCIA FINCHÉ RESTEREMO IL TAPPO SUL FONDO DELLA BARCA COMUNE - PANICO IN AMERICA, DOMANI BLACK OUT DI TUTTE LE TV: TRENTA SECONDI DI UN FANTA FUTURO MEDIATICO, IN CUI SI COMUNICHERÀ SOLO ATTRAVERSO WEB E CELLULARI…

1 - UN PASSO AVANTI
Massimo Gramellini per "La Stampa"

Solo i mercati credono ancora a Giuliano Ferrara. Quando il direttore del Foglio ha annunciato che Berlusconi si sarebbe dimesso «a minuti», la Borsa si è trasformata in un carnevale di Rio, salvo precipitare nella più stretta quaresima dopo l'ovvia smentita dell'interessato. Nella migliore delle ipotesi Ferrara è un burlone. Da discreto conoscitore del Cav. dovrebbe sapere che Berlusconi non si è mai dimesso da nulla nella vita. Chi lo ha costruito in una notte di luna piena si è scordato di inserire la retromarcia.

Come imprenditore e come politico ha sempre e solo comprato: si ricordano due uniche cessioni di qualche rilievo, la Standa e Kakà, ma entrambe si sono poi rivelate un affare. Un suo amico mi raccontò la natura di B. con una metafora: non è fuoco che brucia, ma acqua che invade. E l'acqua non torna mai indietro. Può essere fermata solo dagli argini. Purtroppo in Italia, lo si è visto anche in questi giorni, quanto ad argini siamo messi maluccio.

Berlusconi è l'Anti Gambero, cioè l'Anti Politico. Un politico, al suo posto, si tirerebbe indietro o di lato e lascerebbe ad altri il compito di scottarsi, scommettendo sulla memoria corta degli italiani per ripresentarsi nel 2013 nei panni di novità candidabile al Quirinale. Ma B. si sente un eroe, un prescelto dal popolo come Napoleone o Gheddafi, fate voi. E gli eroi non arretrano, non trattano, non si dimettono. Gli eroi si inoltrano lungo un sentiero a spirale che li conduce alla gloria e poi alla disfatta, perché persino sull'orlo del baratro non resisteranno alla tentazione di fare un passo avanti.

2 - LA MANOVRA DIVENTERÀ ALTERNA. C'È CHI PAGHERÀ TUTTI I GIORNI PARI E CHI TUTTI QUELLI DISPARI
Massimo Bucchi per "Il Venerdì di Repubblica"

Ci si sta avviando verso una repubblica fondata sul lavoro degli altri. E su molte altre cose che bisogna leggere bene fra le righe prima di capirle. Capitava anche agli Egizi, chissà se anche agli Assiri. C'era una Carta di riferimento, ma ora siamo passati al digitale. Sul Ponte di Messina daremci la manina. Acqua passata. L'importante è invecchiare presto e vedere come se la passa chi resta.

Il Medio Evo è il dito di Bossi, o altri similaun. L'Europa ci darà fiducia finché resteremo il tappo sul fondo della barca comune. Ci daremo all'ippica con la colonna sonora della cavalcata delle Walchirie. Tra seimila anni troveranno la tomba di Governamen e si chiederanno, non so che cosa, ma si chiederanno. È il segreto della Sto ria, che passa, che passa, e che mai non va giù.

3 - PANICO IN AMERICA DOMANI BLACK OUT DI TUTTE LE TV...
Gianluca Nicoletti per "La Stampa"

Domani, alle due del pomeriggio, per trenta secondi si fermeranno tutte le televisioni degli Stati Uniti. Sarà solo un test del sistema di emergenza per far comunicare il Presidente con tutti gli americani. Quello che accadrà però sarà degno del miglior filone della cinematografia catastrofista, per trenta secondi l'intera America sarà proiettata in un fanta futuro mediatico, in cui si comunicherà solo attraverso il web e la rete dei telefoni cellulari.

Forse molti saluteranno con gioia quel mezzo minuto di apocalisse televisiva, un buco nero che si inghiottirà tutti i programmi della vecchia tv, da notiziari, ai reality show, alla pubblicità, ai telefilm. Ancora di più però forse saranno quelli che passeranno quei trenta secondi al telefono, o in rete, per capire se questa volta i marziani siano sbarcati per davvero.

 

BERLUSCONIMassimo GramelliniIL DITO MEDIO DI BOSSI famiglia davanti alla tv

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…