CHE BRUTTA FINE AL - UNA NUOVA BIOGRAFIA RACCONTA GLI ULTIMI GIORNI DEL BOSS DEI BOSS AL CAPONE, CHE DA NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO ERA DIVENTATO UN VECCHIO PAZZO MALATO DI SIFILIDE - AVEVA LA CAPACITA' MENTALE DI UN BAMBINO DI DODICI ANNI E PARLAVA COI MORTI CHE AVEVA AMMAZZATO
Michael Riedel per ”New York Post”
Al Capone, il nemico pubblico numero 1, il gangster più potente dell’era del proibizionismo, passò i suoi ultimi anni recluso nella casa in Florida, in preda alla sifilide e alla pazzia. Aveva la capacità mentale di un bambino di 12 anni, e passava il tempo a pescare e a fare conversazione con mafiosi deceduti, spesso quelli che lui stesso aveva ucciso.
Per rendere felice l’uomo che aveva in pugno Chicago, costruendo un impero miliardario, ormai bastava portarlo a comprare caramelle al drugstore. Questi ultimi anni sono raccontati da Deirdre Bair nella nuova biografia (dopo quelle di Samuel Beckett, Simone de Beauvoir e Carl Jung) “Al Capone: His Life, Legacy and Legend”, basato su interviste ai nipoti e ai parenti del boss, che hanno chiesto comunque di restare anonimi.
Aveva riempito la piscina di pesci e passava le ore a pescare dal bordo, seduto su una sedia, indossando un pigiama. Verità o finzione? Secondo i parenti, è finzione, però Capone si divertiva davvero ad andare a caccia di farfalle coi nipoti. Era in fondo un italo-americano della “middle-class” che metteva la famiglia prima di tutto, in lui non c’era più traccia dello sfrenato Scarface. Negli anni ’20, guadagnava 40 milioni di dollari l’anno, ma gli anni ’30 li passò quasi tutti in galera per evasione fiscale. Negli anni ’40 se la cavava con un salario da 600 dollari a settimana, non abbastanza per mantenere famiglia, villa e staff.
al capone boss del proibizionismo
La “Chicago Outfit”, la magia di Chicago, lo aveva messo ai margini. Fu la moglie Mae che gli salvò la vita, impedendogli di uscire e di creare problemi, quindi di finire in un manicomio. Lei sapeva tutto della mafia. Era una di quelle moglie che cucinavano spaghetti per i gangster alle tre di mattina.
Quando Capone morì nel 1947, a causa di una polmonite, la mafia permise solo a pochi di partecipare al funerale. Tutto il mondo ne parlò, ma la cerimonia fu modesta. La villa di Palm Island è stata venduta due anni fa per oltre 7 milioni di dollari, ora la affittano per girarci film o per feste private.
la villa di al caponeal capone in prigione per evasione fiscalei fratelli gusenber uccisi da al caponecapone di fuma un sigaro nella sua villa anni 30al capone fini pazzo e con sifilide