IL CINEMA DEI GIUSTI - BOMBE FINTE COREANE E BOMBE VERE A BOSTON? ARRIVA “ATTACCO AL POTERE”

Marco Giusti per Dagospia

Attacco al potere di Antoine Fuqua.

"Fanculo Mike!" - "Fanculo te!". Più cafone e cazzaro di così è difficile fare un film. Ma i tempi sono perfetti per la sua uscita. Perché è vero che questo superaction di fantapolitica, "Attacco al potere", che traduce il titolo originale "Olympus Has Fallen", diretto da un bravo regista di thriller come Antoine Fuqua, dove un gruppo di scatenati terroristi coreani attacca la Casa Bianca e prende come ostaggio il presidente e tutto il suo staff è piuttosto incredibile e scritto con una rozzezza estrema (opera di due esordienti, Creighton Rothenberger e Katrin Benedikt), ma è vero pure che esce proprio nel momento culminante della crisi con la Corea del Nord.

Così la richiesta che fanno i terroristi, cioè che la Settima Flotta lasci il controllo dell'Oceano Pacifico in modo che la Corea del Nord possa inghiottirsi la Corea del Sud, potrebbe anche essere credibile e il tutto fa piuttosto effetto. Certo, poi vedi il faccione di Gerard Butler, deciso a salvare il suo Presidente e il mondo occidentale, e tutto ritorno nel magico mondo dei post-Die Hard.

Pieno di buffe battute che a volte vanno anche a segno, come quando un traditore del vecchio staff del presidente, spiega il suo comportamento, "Adesso capisci perché non ti ho mai votato?", prima di lanciarsi in una inutile digressione sui mali della globalizzazione e del capitalismo, il film funziona perfettamente, grazie alla maestria di Fuqua, come action movie, e tutte le sparatorie sono costruite benissimo. Funziona meno quando si entra nel patriottico, nei dialoghi deliranti e, soprattutto, quando si cerca di far recitare Gerard Butler.

"Cosa giustifica la continua presenza di Gerard Butler sui nostri schermi?" si è chiesto recentemente un critico americano, D. K. Holm di "Cinemonkey". Non sappiamo cosa rispondere, ma certo Butler è una specie di Harrison Ford più giovane e più muscoloso, ma talmente legnoso da rischiare il ridicolo quasi in ogni scena.

Per fortuna ha, accanto a lui, una schiera di buoni e provati attori, da Aaron Eckhardt come Presidente, Melissa Leo come Segretario di Stato, l'eterno Morgan Freeman come il portavoce Trundull che prenderà il comando delle azioni, il vecchio Robert Forster, Angela Bassett, Rhada Mitchell come la sua fidanzata. Di suo, Butler, si veste con gli abiti Brioni come il vecchio 007 e, soprattutto, i vari 077 italiani, mena e spara a tutti, rotea gli occhi e salverà il mondo. Ma questo lo si sapeva da subito. In sala dal 18 aprile.

 

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