1. CYBERBULLISMO A COLPI DI MOUSE: ‘’MA IL PEDONE POTEVA STARE PIU’ ATTENTO PERO’! AH ATTRAVERSAVA SULLE STRISCE?? BEH MA SE ARRIVA UN VIP HA LA PRECEDENZA!!!’’ – ‘’FOSSI IL VECCHIETTO, GLI SPULCEREI UN PO’ DI SOLDINI AL FIORE NAZIONALE’’ - COME MAI GLI INFLESSIBILI AGENTI DELLA POLIZIA DI ROMA NON HANNO ELEVATO NESSUNA MULTA NÉ’ STRACCIATO COME CORIANDOLI LA PATENTE A FIORELLO?’’ 2. ‘’SONO TANTI, SPESSO - MA NON SEMPRE - NASCOSTI DIETRO L’ANONIMATO. GLI SCALMANATI LOGORROICI, I FARNETICANTI MORALIZZATORI, I VIOLENTI SEMPLIFICATORI E GLI ESIBIZIONISTI CRUDELI. E NON CE L’HANNO CON ROSARIO FIORELLO. CHIUSO NELLA SUA STANZA D’OSPEDALE, LUI È SOLO L’OCCASIONE DI UNO SFOGO. BASTANO UN PROGRAMMA TV, UN POLITICO, UNA CALAMITÀ, UNA VITTORIA O UNA SCONFITTA SPORTIVA: E PARTONO. CON LA STESSA FURIA, LO STESSO LINGUAGGIO, LA STESSA IRRESPONSABILITÀ’’


1. LA MORCHIA ONLINE VA SOLO IGNORATA
Michele Serra per "la Repubblica"

Dice Beppe Fiorello che in rete circolano insolenze assortite sul fratello Rosario, artefice (e a sua volta vittima) di un grave incidente stradale nel quale ha gravemente ferito un pedone. Purtroppo non è una notizia: non c'è evento grande o piccolo che non abbia, sul web, il suo alone di morchia.

Sudicioni e rancorosi dai quattro punti cardinali vi si danno appuntamento, cercando di dare alla loro esclusione sociale (dolorosa) uno sbocco visibile, e doloroso per gli altri. Non vederli e non udirli è - per loro - la peggiore punizione; ma è anche la sola possibile speranza che si stufino e chissà, facciano un miglior uso di se stessi.

Dunque faccio una proposta: a me stesso, a Beppe Fiorello, a tutti. Che non se ne parli mai più, di quell'alone di morchia. Che lo si ignori, non si vada a cliccarci sopra, non lo si commenti, non si dia segno di ricezione. Non lo si consideri testo (anche perché non lo è): solo triste contesto, increscioso ma scontato come le cacche di cane sui marciapiedi. Amici in ansia a volte mi telefonano o scrivono: ma hai letto?! hai sentito!? No: non ho letto e non ho sentito. La vita è breve, sprecarla è un delitto.

2. CYBERBULLISMO A COLPI DI MOUSE
Beppe Severgnini per ‘Il Corriere della Sera'

L'investitore è in terapia intensiva: soffre di cefalee, nausee e amnesie dovute al trauma cranico. L'investito ha riportato le fratture di tibia, perone e bacino e sarà sottoposto ad alcuni interventi chirurgici per ridurre le fratture. Il primo è un nome pubblico: Rosario Fiorello, 54 anni, uomo di spettacolo. Il secondo è un nome privato: Mario Bartolozzi, 73 anni, ex assicuratore.

Un incidente grave, con responsabilità chiare. Il pedone stava attraversando sulle strisce, il motociclista non l'ha visto e l'ha investito. Una vicenda che potrebbe indurre questi sentimenti: sorpresa, dispiacere, preoccupazione. Non sarcasmo, odio e superficialità.
Invece è accaduto, e sta ancora accadendo. Potremmo riempire il giornale con i commenti volgari, offensivi e santimoniosi che si leggono sui social, in particolare su Twitter.

Qualche assaggio, per capire quale sapore sta prendendo, in Italia, la vita pubblica.
@Teresa_Bruno: Fossi il vecchietto, gli spulcerei un po' di soldini al Fiore nazionale. #fiorelloincidente @tommyover: Povero Fiorello, ha fatto solo quello che fa ogni buon scooterista: ha seguito il Codice della Strada degli Scooteristi! #fiorelloincidente
@angelaguerriero6 ma il pedone poteva stare piu' attento pero'! Ah attraversava sulle strisce?? Beh ma se arriva un VIP ha la precedenza!!!

Sadici? Crudeli? Superficiali? Forse rappresentanti di quell'1% di inclassificabili che, secondo il presidente di Google, Eric Schmidt, popola la Rete («Ha vissuto nel seminterrato per anni, e la mamma gli portava ogni giorno da mangiare. Due anni fa la mamma gli ha regalato la connessione a banda larga»)? Non è così. Si tratta, quasi certamente, di persone normali. Semplicemente, non sanno quello che fanno.
Diciamolo, una volta ancora: Internet ha messo nelle mani di tutti strumenti che, fino a pochi anni fa, erano riservati ai professionisti dell'informazione.

Oggi chiunque può esprimere un commento in grado di arrivare dovunque in pochi secondi. Può pubblicare un'immagine, diffondere un video, registrare una protesta. Tutto questo ha un nome antico: progresso. Internet è una magnifica invenzione; ma è anche uno strumento potente che richiede comportamenti responsabili. C'è chi ha deciso di prendersi la potenza e rinunciare alla responsabilità.

E sono tanti, spesso - ma non sempre - nascosti dietro l'anonimato. Gli scalmanati logorroici, i farneticanti moralizzatori, i violenti semplificatori e gli esibizionisti crudeli non ce l'hanno con Rosario Fiorello. Chiuso nella sua stanza d'ospedale, lui è solo l'occasione di uno sfogo. Bastano un programma televisivo, un passaggio politico, un annuncio pubblico, una calamità, una vittoria o una sconfitta sportiva: e partono. Con la stessa furia, lo stesso linguaggio, la stessa irresponsabilità.

Esiste l'utente adulto e l'utente adolescente: è una questione di maturità, in questo caso, non d'età. La banalità di tanti argomenti, lo squallore di certi commenti, l'ironia fuori luogo, la cacofonia delle battute squallide: sono tutte prove della minore età della Rete. Stiamo imparando a usarla, come s'impara a usare un nuovo, fantastico macchinario. C'è chi aspetta di capirne il funzionamento, e chi rischia di fare e farsi male.

Chiudiamo con un sorriso, perché Rosario Fiorello, in materia, è un maestro; e a Mario Bartolozzi non dispiacerà (a tutt'e due auguriamo una pronta guarigione). Sulla Rete minorenne, infatti, si può leggere anche questo: @DJEXTRO: Fiorello ricoverato in via precauzionale. Ora qualche fan starà cercando "Via Precauzionale" a Roma. #fiorelloincidente.

 

 

FIORELLO DOPO L INCIDENTE FOTO GMT IL TEMPO FIORELLO DOPO L INCIDENTE FOTO GMT IL TEMPO VESPA FIORELLO DOPO L INCIDENTE LA VESPA DI FIORELLO DOPO L INCIDENTE LA VESPA DI FIORELLO DOPO L INCIDENTE FIORELLO DOPO L INCIDENTE FOTO GMT IL TEMPO FIORELLO DOPO L INCIDENTE FOTO GMT IL TEMPO FIORELLO DOPO L INCIDENTE FOTO GMT IL TEMPO

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