FRECCE(RO) NEL CULATELLO - IL DIRETTORE DI RAI4, CHE VERRÀ PENSIONATO A GENNAIO (65 ANNI), SI è Già INVENTATO UN NUOVO BRILLANTISSIMO MESTIERE CHE SPEDISCE IL BLA-BLA DEI GIORNALISTI NEL CESTINO - DIETRO L’ETICHETTA DI ESPERTO DI MASS MEDIA S’AVANZA UN GUASTATORE DI MATRICE SITUAZIONISTA CHE SI FA BEFFA DI QUALSIASI RIMASUGLIO IDEOLOGICO: “RENZI È MOLTO PIÙ LAICO DI BERSANI CHE MI RICORDA DON CAMILLO”…

Carlo Tecce per il "Fatto quotidiano"

Io mi siedo a guardare". Carlo Freccero s'accomoda. Comincia la settimana di Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi in televisione: "Cosa fanno passano il tempo tra uno studio e una telecamera", dice senza stupirsi il direttore di Rai4.

Freccero, il pubblico televisivo aspetta i duelli.
Fossi in Bersani sarei preoccupato.

E perché?
Lui gioca in difesa: difendere troppo stanca. Ho studiato il fenomeno Renzi.

Cosa ha scoperto?
Più appare, più convince. Rafforza autorevolezza, visibilità e ammalia l'elettore di centrodestra.

Mi perdoni, ma Renzi è candidato per le primarie di centrosinistra.
E no, i giornalisti si fermano ai punti più luminosi, andate dentro al problema. L'origine è questa: Un grande futuro dietro di noi di Giuliano da Empoli. Il sentimento anti-casta attira molti berlusconiani senza riferimenti, orfani direi.

Bersani gioca solo a sinistra?
Ancora sbagliato: Renzi ha dato voce ai delusi di sinistra anche se non usa un linguaggio di sinistra. Bersani deve custodire un recinto. Io trovo il sindaco molto più laico del segretario. Anzi, Bersani mi ricorda don Camillo.

Con la carta televisiva il recupero di Renzi è possibile?
Non facile, certo, ma possibile. Le primarie sono un evento mediatico, si sposano benissimo con la televisione commerciale. Proprio quella berlusconiana.

Scusi la divagazione, ma il Cavaliere non le vuole, le primarie.
E grazie: lui è carismatico. Renzi sta imparando, Bersani non ci arriverà mai. Però, tenete presente la rivoluzione del sindaco: non solo ha donato voce a una sinistra afona, ma ha anche dettato l'agenda al centrodestra che cerca di imitarli organizzando una gara interna.

Preferisce parlare molto di Renzi e poco di Bersani.
Il segretario non è molto appassionante, lo confesso. Ho già detto, e lo ripeto, che Renzi è la spia accesa. È il segnale di un potenziale successo di Beppe Grillo.

Bersani, per favore.
E che devo aggiungere? Ah, forse una cosina: ha il coraggio di essere anacronistico. Si richiama a dei valori antichi, addirittura valorizza la memoria. E Renzi non ha memoria: rottama.

Provi a motivare i due concorrenti.
Renzi non ha bisogno di consigli: è molto preparato per il mezzo televisivo, e poi studia Giuliano da Empoli.

E Bersani?
Quanto è lunga questa intervista?

Si può allungare e restringere.
Tento la sintesi: Pier Luigi, motivati di più e motiva di più i tuoi elettori.

Prosegua.
Ammetti gli errori del centrosinistra con Romano Prodi o Massimo D'Alema. Fai sentire la sofferenza di chi si è opposto per vent'anni, in maniera alterna, a Silvio Berlusconi.

Non si fermi.
Mostra i lividi e le botte subìte, ma soprattutto rafforza la tua credibilità e la tua competenza. Ricorda ai telespettatori che hai fatto l'amministratore locale e il ministro per lo Sviluppo. Non sei un viandante, sei il segretario del Pd!

 

 

Carlo Freccero CARLO FRECCERO CARLO FRECCERO CARLO FRECCEROCARLO FRECCERO - copyright Pizzisaluti_RENZI E BERSANIRENZI E BERSANI sagome B jpeg

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI