andrea chenier

GIU’ DALLA SCALA – ASPESI: OGGI LA PRIMA CON L’“ANDREA CHENIER” DI CHAILLY E MARTONE, AFFEZIONATO ALLA GHIGLIOTTINA, NEL SENSO CHE DOVE È POSSIBILE LA METTE -  I MELOMANI GIÀ RABBRIVIDISCONO D'AMORE IN ATTESA DI ASCOLTARE IL BEL SOPRANO RUSSO ANNA NETREBKO E DI SFIDUCIA VERSO IL TENORE YUSIF EYVAZOV CHE SI ASPETTA I FISCHI DEL LOGGIONE – NON CI SARANNO NE’ MATTARELLA, NE’ GENTILONI. NON PUO' MANCARE LA BOSCHI

andrea chenier

Natalia Aspesi per la Repubblica

 

In una Milano miracolata, ogni giorno più cosmopolita, anche la famosa inaugurazione annuale della stagione scaligera, che nel tempo ne ha viste di tutti i colori - dalle uova marce sui cincillà a, per una sola volta, un premier Berlusconi intrappolato in una noiosissima "Europa rivisitata" - è tumultuosamente attesa questa sera come indimenticabile (almeno così si prefiggono il sovrintendente Alexander Pereira e i suoi augusti collaboratori).

CHAILLY

 

 

Si tratta di un Andrea Chénier, nel centocinquantenario della nascita di Umberto Giordano, talmente magnificata da settimane in ogni possibile luogo, dalla Fondazione Feltrinelli alle vetrine della Rinascente, che pare di averla già vista. La dirige Riccardo Chailly che è anche l' ultimo ad averla portata alla Scala 32 ani fa, la regia è di Mario Martone, geniale regista affezionato per sue passioni fine Settecento alla ghigliottina, nel senso che dove è possibile la mette, come nella Morte di Danton a teatro o in Noi credevamo al cinema e naturalmente qui, alla fine, quando la contessina Maddalena e il poeta Andrea salgono abbracciati sulla ferale carretta cantando lieti "La nostra morte vicino a te s' acqueta!".

mario martone

 

I melomani già rabbrividiscono d' amore in attesa di ascoltare la diva del momento, il bel soprano russo Anna Netrebko (anche Callas e Tebaldi furono celebrate contessine Maddalena) e di sfiducia verso il tenore azero Yusif Eyvazov, il cui torto pare essere soprattutto l' aver sposato quella diva, da lui comunque amatissima (Gigli, Del Monaco e Carreras furono intrepidi Chénier): lui stesso, di buon carattere, si aspetta i fischi del loggione. Il cattivo per amore più che per la rivoluzione Gérard, è l' apprezzato baritono Luca Salsi.

Andrea Chenier-2

 

Umberto Giordano, arrivato da Foggia a Milano, aveva 29 anni quando alla Scala, nel 1896, fu data con fragoroso successo la prima rappresentazione del suo Andrea Chénier, accolto poi con grande favore ovunque; l' aveva dedicato a Olga Spatz, sua futura moglie e figlia del proprietario del Grand Hotel et de Milan, dove abitava l' anziano Giuseppe Verdi. Erano quelli, anni difficili per l' Italia: scioperi, disoccupazione, scandali bancari, e qualche anno prima l' inchiesta del senatore Jacini aveva rivelato lo stato delle campagne, dei contadini schiacciati da miseria, fame, analfabetismo, pellagra. Milano era la capitale del radicalismo italiano e Luigi Illica, socialista, aveva scelto di raccontare la Rivoluzione francese come un dramma eroico con l' immancabile storia d' amore e morte, ispirandosi al poeta e polemista d' epoca André Chénier, rivoluzionario dalla parte sbagliata, quella dei foglianti, portato al patibolo dopo il Re, la Regina, Danton e due giorni prima di Robespierre.

andrea chenier

 

Gradita sorpresa per i melomani più tradizionalisti, il regista Martone, la scenografa Margherita Palli, la costumista Ursula Patzak, hanno composto uno spettacolo oggi d' avanguardia, cioè non trasformando la rivoluzione francese in quella americana, russa, cinese o galattica ma rispettando la creazione di Giordano e Illica. Non si sa se, trovandoci anche adesso in momenti di difficoltà sociale e Un momento dell' opera "Andrea Chénier" di Umberto Giordano con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov stasera alla Scala politica come nel 1896, ci saranno troppi casini attorno al teatro, ma anche il solito antipatico e impenetrabile stato d' assedio.

 

sala pereira chailly

Non ci saranno né il presidente della Repubblica Mattarella né il premier Gentiloni, né il tuttora presidente del Senato Piero Grasso. Ci saranno invece Dario Franceschini, per ora ministro dei Beni culturali poi si vedrà, Pier Carlo Padoan ministro dell' Economia, ma non si sa sin quando, e la botticelliana signora nella tempesta bancaria, Maria Elena Boschi, attualmente sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, che almeno è molto carina e saranno tutti lì a fotografarla, con i cronisti a chiederle del babbo.

 

alexander pereira - moglie

A pochi mesi dall' apocalisse delle prossime elezioni politiche, toccando ferro come fosse l' ultima festa, il teatro punta su un ritorno scintillante del glamour, dell' opulenza, dello sfarzo pre '68: banchieri anche uzbechi, megamagnati russi e giapponesi, amministratrici delegate molto luccicanti, star e starlette accompagnate dai loro stilisti di riferimento, potentissimi influencer della moda e, in declino gli chef, gli hair and make-up stylist diventati ospiti di riguardo: purtroppo un solo intervallo per esibirsi e criticare, tra i cimeli della mostra nel ridotto dei palchi, curata da Franco Pulcini per i cinquant' anni dalla morte di Victor de Sabata, spettegolando i più informati su Valentina Cortese, non presente, che nella sua recente autobiografia, Quanti sono i domani passati, racconta dell' infuocata passione della sua giovinezza per l' anziano direttore d' orchestra.

anna netrebko

 

Era vero amore, il che non contemplava molestie, mentre in questi giorni, tutti i mondi, o i potenti, sono uguali, il Metropolitan Opera House di New York ha sospeso il celebre direttore d' orchestra James Levine, accusato da tre maturi signori di averli assaliti, giovinetti, 50 anni fa. Tra gli invitati d' onore la figlia di De Sabata Eliana e la nipote Isabella, entrambe sposate, per vizio di famiglia, a direttori d' orchestra anche scaligeri, Aldo Ceccato e Sir John Eliot Gardiner.

 

ANNA NETREBKO 3ANNA NETREBKOYusif Eyvazovaspesiandrea chenier al teatro dell’opera di roma

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…